Essere ben posizionati su Google è il sogno di ogni proprietario di sito web: bisogna però trovare le strategie giuste.
Raggiungere il risultato di un buon posizionamento sul motore di ricerca Google non è assolutamente semplice, ma è quello a cui aspira chiunque prova a portare un proprio prodotto nel web: per riuscirci, ci sono diverse strategie che giocano un ruolo fondamentale e ogni elemento del sito, dalla struttura tecnica ai contenuti, ha un impatto diretto sulla visibilità nei motori di ricerca. La SEO (Search Engine Optimization) è fondamentale in questo processo.
Ci sono, come già accennato, delle strategie chiave per migliorare le prestazioni del sito web e aumentare le possibilità di raggiungere le prime posizioni su Google. Si parte dalla ricerca della parola chiave più adeguata, si passa per la SEO tecnica e si arriva fino ai contenuti e ai backlink, che devono essere di qualità.
La prima e più scontata domanda è come la ricerca di parole chiave possa migliorare il nostro posizionamento su Google: si tratta del punto di partenza col quale ci si confronta ogni volta che si voglia attuare una strategia di ottimizzazione. Bisogna, in buona sostanza, individuare i termini che i nostri utenti potenziali utilizzano per cercare i prodotti o servizi che offriamo. Strumenti come Google Keyword Planner o SEMrush diventano dunque davvero molto utili per capire quali siano le parole più ricercate nel nostro settore di interesse e quali abbiano meno concorrenza. Solo così possiamo essere certi di creare contenuti mirati ad attrarre un traffico qualificato, vale a dire gli utenti che davvero ci interessano.
Nel momento in cui identifichiamo le parole chiave, bisogna saperle integrarle in modo naturale all’interno dei testi del sito. Facciamo dunque attenzione da questo punto di vista alle forzature, alle ripetizioni e a come in generale inseriamo nel testo le nostre parole chiave. Il testo deve essere fluido e leggibile, mentre in passato si tendeva ad abusare del keyword stuffing, ovvero la pratica “malsana” di ripetere fino all’esasperazione le parole chiave.
Se le parole chiave sono ben evidenti nel testo, abbiamo invece aspetti del sito che sono nascosti o non immediatamente comprensibili, ma che contribuiscono al suo posizionamento. Google valuta positivamente i siti che si caricano velocemente e che sono strutturati correttamente. Un sito che si carica velocemente ha più possibilità di posizionarsi, quindi facciamo attenzione a immagini pesanti, ma non solo: un codice non ottimizzato o tempi di risposta lenti possono compromettere le prestazioni.
Inoltre, un sito ben organizzato non solo migliora l’esperienza degli utenti, ma contribuisce al lavoro dei motori di ricerca in crawling e indicizzazione delle pagine. Strutturare correttamente il sito, utilizzando URL chiari e ordinati, tag HTML corretti e intestazioni gerarchiche (H1, H2, ecc.), aiuta Google a comprendere meglio i tuoi contenuti.
Importantissima è anche l’ottimizzazione per i dispositivi mobili: sempre più utenti navigano da smartphone o tablet, per cui Google da tempo ha deciso di dare priorità a quei siti che offrono un’esperienza utente ottimale su mobile. Assicuriamoci dunque che il nostro sito sia completamente responsive e funzioni bene su qualsiasi dispositivo. Tutti questi aspetti “nascosti” rientrano nella cosiddetta SEO tecnica, dove SEO sta per Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione dei motori di ricerca.
Collegate direttamente alla SEO tecnica sono la qualità di contenuti e backlink: in particolare i contenuti vengono ritenuti la spina dorsale di un buon posizionamento. Google premia i siti che offrono informazioni utili e pertinenti per gli utenti: il focus deve essere dunque su testi ben scritti, chiari e aggiornati e che spingano poi il lettore a navigare il sito e a non scappare via, ovvero a tornare sullo stesso sito se necessita di ulteriori informazioni su un tema che ha trovano ben esplicato. Sono tutti segnali che Google interpreta come positivi.
Una pagina non aggiornata diventa non rilevante, per tale ragione è importante aggiornare i contenuti periodicamente: lo faremo aggiungendo dati nuovi e migliorando la struttura dell’articolo, rivedendo i contenuti perché siano sempre attuali e freschi e continuando a dare risposte a quello che l’utente sta chiedendo.
L’esperienza utente (UX) è assolutamente di fondamentale importanza per il successo di un sito web, in quanto Google analizza una serie di indicatori come il tempo di permanenza e la frequenza di rimbalzo: in particolare, questi due indicatori evidenziano quanto un utente trovi utile e piacevole il tuo sito. Le parole d’ordine per non far scappare gli utenti dal nostro sito sono in primo luogo design intuitivo e immediatamente dopo navigazione semplice. Se gli utenti non riescono a trovare facilmente ciò che cercano, abbandoneranno il sito velocemente, influenzando negativamente il ranking: basta davvero poco per fare la differenza.
Ma chiaramente anche la sicurezza del sito è un ulteriore elemento essenziale: da questo punto di vista, implementare un certificato SSL non è più solo una buona pratica, è una necessità. Sembra quasi banale dirlo, ma i siti con connessione sicura HTTPS sono preferiti da Google, oltre a trasmettere fiducia agli utenti.
Lo avevamo accennato poco più sopra, ma occorre ribadirlo che i backlink sono un fattore determinante nel posizionamento su Google. Se altri siti web autorevoli inseriscono link verso il nostro sito, Google interpreta questo come un segnale di fiducia. Non basta dunque solo scegliere noi backlink di qualità, ma dobbiamo anche essere in grado di ottenerli.
Per tale ragione, creare contenuti originali e utili è il primo passo per ottenere backlink naturali: esclusive, interviste, opinioni di esperti, tutti questi elementi potrebbero spingere un altro sito a darci fiducia e a inserire sul proprio portale un backlink che rimandi al nostro. I modi per riuscire in questo sono tanti: più i tuoi contenuti sono informativi, unici e interessanti, maggiori sono le probabilità che altri siti li vogliano condividere. Un’altra strategia efficace è quella di stabilire delle collaborazioni con altri siti del tuo settore, e lo otteniamo partecipando a guest post o fornendo risorse preziose che altri potrebbero voler linkare.
Sebbene i social media non influiscano direttamente sul posizionamento su Google, questi hanno comunque un effetto indiretto significativo: nella sostanza, avviene che la condivisione dei contenuti del nostro sito sui social network contribuisce ad aumentarne la visibilità e questo vuol dire attirare traffico. Se ci sono molti più utenti che leggono i nostri articoli, visitando le nostre pagine, tanto maggiori saranno le possibilità che il nostro sito cresca, ricevendo link da altre fonti.
Va inoltre considerato che di norma un forte coinvolgimento sui social dovrebbe migliorare la reputazione del nostro brand. Il meccanismo è semplice e intuitivo: gli utenti che interagiscono con noi su Facebook, Twitter o Instagram potrebbero diventare visitatori abituali del nostro sito, aumentando il traffico organico e segnalando a Google che quello stesso sito è di valore.
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