Se hai intenzione di aprire uno shop online devi sapere come costruire al meglio questo particolarissimo tipo di sito web. Uno degli elementi che vanno assolutamente curati è il checkout.
Con un buon checkout, come vedremo, puoi guadagnare tantissimo perché gli utenti saranno più invogliati a fare shopping. Di contro, commettendo tutta una serie di errori rischi di vanificare gli sforzi fatti per un buon posizionamento nella SERP e quindi di perdere denaro. Cominciamo però, per chiarire cosa è bene fare e cosa evitare, dalle definizioni.
All’interno di uno shop online ci sono molte cose che gli utenti, che stanno lentamente per trasformarsi in clienti paganti, devono poter fare.
Devono per esempio essere messi nelle condizioni di poter ricercare un oggetto o un servizio specifico utilizzando le parole chiave di cui hanno bisogno.
Devono poi anche sapere come viene gestita la spedizione, chi se ne occupa, quanto costa, quanto tempo ci vuole perché il pacco arrivi.
Devono, in più, essere informati di quali sono i loro diritti in caso vogliano effettuare un reso e in generale anche come vengono trattati i loro dati personali.
Perché l’esperienza all’interno di uno shop online sia la migliore possibile, l’acquisto deve avvenire con una serie di passaggi limpidi e semplici. Il checkout di uno shop online è tutta la serie di azioni che l’utente deve compiere per avere l’oggetto o il servizio che desidera e pagarti quello che ti deve.
Il checkout comincia quindi nel momento in cui l’utente clicca sul pulsante acquista dopo aver, per esempio, scelto una taglia, un colore, una variazione, e si conclude nel momento in cui l’utente riceve il messaggio per email o come sms che il suo acquisto è stato correttamente finalizzato e che il pacco sarà spedito entro un certo numero di giorni all’indirizzo che è stato indicato.
Ciascuno dei passaggi intermedi che si trovano tra il momento che l’utente decide di acquistare quello che offri e il momento in cui riceve questa email sono tutti passaggi del checkout. Perché il checkout funzioni deve essere ottimizzato: il rischio è il famoso abbandono del carrello.
Cominciamo con il guardare alle due principali tipologie di checkout che puoi mettere sul tuo sito: un checkout con un’unica pagina oppure un checkout con diverse sezioni. Per avere un’idea di come funziona un checkout con diverse sezioni quello che puoi fare è simulare un qualunque acquisto per esempio su Amazon.
Molti shop online utilizzano il checkout multipagina ma ce ne sono altrettanti che invece preferiscono fare in modo che l’utente possa avere tutto all’interno di un’unica schermata, senza dover saltare magari avanti e indietro.
I checkout a pagina unica possono risultare più user friendly nell’esperienza da mobile ma anche un’esperienza multipagina, se bene strutturata e logica, non preclude all’acquisto e non genera problemi. Le regole per la costruzione di un buon checkout non cambiano. Così come non cambiano le informazioni che devi mettere a disposizione dell’utente e quello che invece chiedi con il completamento dei vari campi.
Un checkout deve avere per prima cosa il riepilogo di quello che c’è nel carrello. In questa sezione, o in questa parte della pagina, deve esserci un elenco con tutto quello che l’utente sta per acquistare anche se si tratta di un singolo prodotto. Per una esperienza ottimale deve esserci la possibilità di cambiare idea, nel bene e nel male, aggiungendo prodotti o eliminandoli senza dover saltare all’interno di cerchi di fuoco. Ciascuno prodotto deve essere accompagnato dall’indicazione del prezzo, dalle eventuali tasse, i dazi doganali se possibile, le spese di spedizione.
Dopo aver controllato che il carrello contenga quello che serve, l’utente deve essere messo nelle condizioni di inserire i propri dati personali. Nel caso di piattaforme su cui gli acquisti avvengono solo se si è utenti registrati, questa sezione va comunque inserita per un controllo dei propri dati. In particolare devi lasciare uno spazio per un indirizzo email e un numero di telefono, senza rendere obbligatori entrambi ma cercando di convincere gli utenti a lasciarti questi dati.
Nel momento in cui si chiede di inserire un’email va anche specificato che cosa si potrebbe ricevere, oltre alle informazioni relative al proprio ordine. Il campo email nel checkout potrebbe essere un modo per aggiungere un utente alla propria mailing list.
Terzo elemento: i dettagli relativi alla spedizione e le informazioni di pagamento. Per la spedizione devi poter permettere all’utente di inserire un indirizzo diverso da quello con cui si è registrato. Nella sezione relativa alle informazioni di pagamento è necessario che sia chiaro quale sistema di sicurezza adoperi, a quali piattaforme ti appoggi, quali sono i sistemi di terze parti che gli utenti possono usare per pagare.
Soprattutto nella sezione delle informazioni relative al pagamento è importante che non ci siano ambiguità: nessuno vuole sentirsi preso in giro e, anche se finora l’utente può aver dimostrato fiducia nei tuoi confronti, una sezione con i dati di pagamento che non sia chiara e facilmente navigabile può far desistere.
Inserite le informazioni relative al pagamento nel checkout di uno shop online è necessario che ci sia un’ultima verifica di quello che è stato ordinato. Questa pagina o questa sezione può assomigliare al carrello ma con una minor possibilità di modifica. E non è un passaggio superfluo.
Gli acquisti, online come nella vita reale, tante volte si fanno spinti sull’onda di una sensazione momentanea e di una necessità che poi può cambiare anche nel giro di pochi minuti. Devi quindi lasciare all’utente uno spazio per riflettere se effettivamente l’acquisto che sta per compiere è necessario e voluto. Sembra un controsenso ma un acquisto consapevole e calmo ti dà meno resi, meno lamentele e meno grattacapi.
Una volta che l’utente ha accettato l’ordine così come l’ha costruito, l’ultimo passaggio è quello della conferma. La conferma può trasformarsi in un messaggio a schermo che in cui informi che tutto procederà nei tempi stabiliti ma dovrebbe sempre contemplare anche una email con un altro resoconto dell’ordine, quello che è stato pagato, il metodo di pagamento che è stato utilizzato, i dettagli relativi alla spedizione e ai tempi di consegna.
Se possibile, dovresti anche inserire da subito il numero della spedizione, per permettere all’utente di seguire il suo pacco nel percorso dal tuo magazzino alla soglia della sua casa. Un countdown che tutti amano poter fare.
Come mettere in pratica tutte queste buone azioni? Il plugin WooCommerce ti aiuterà a strutturare una pagina checkout a prova di abbandono.
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