Performance+Max+introduce+importanti+novit%C3%A0%3A+ecco+come+interpretare+i+nuovi+report
soswpit
/digital-marketing/performance-max-novita-come-interpretare-report/amp/
Digital Marketing

Performance Max introduce importanti novità: ecco come interpretare i nuovi report

Published by
Erica Scala

Google Performance Max introduce novità interessanti che possono aiutarti a scoprire dettagli più precisi basati sulle prestazioni dei singoli asset e canali.

Se hai mai impostato delle Google Ads, sicuramente hai notato la possibilità di utilizzare Performance Max. È un tipo di campagna che si affida all’intelligenza artificiale per mostrare gli annunci su tutti i canali Google (ricerca, YouTube, Display, ecc.), in grado di interpretare automaticamente i dati e quindi di far apparire i tuoi annunci nei luoghi che potrebbero generare più conversioni.

Nuovi report dettagliati con Performance Max – sos-wp.it

Ora Google sta migliorando i report di Performance Max per farti scoprire maggiori dettagli sulle prestazioni. Gli asset, ovvero gli elementi che compongono l’annuncio (testo, immagini, video, titolo, descrizioni), possono essere segmentati in base a:

  • Dispositivo utilizzato;
  • Periodo;
  • Tipo di conversione;
  • Rete.

Il report sui canali (ricerca, YouTube, Display…), invece, ti permetterà di:

  • Conoscere nel dettaglio costi e ROI (ritorno sull’investimento);
  • Scaricare in blocco i dati relativi alla distribuzione del budget tra i vari canali.

Le novità di Performance Max viste da vicino

Le novità di Google Performance Max sono attualmente in fase Beta, quindi ancora non disponibili per tutti gli inserzionisti Google Ads. Per accedere a queste nuove funzionalità dovrai andare su Campagne > Approfondimenti e report > Prestazioni dei canali.

Con Performance Max il calcolo del ROAS è molto più dettagliato – sos-wp.it

Ecco cosa troverai in questa schermata. Abbiamo visto che il report degli asset mostrerà dati precisi in base a dispositivo, periodo, conversione e rete.  Per quanto riguarda invece i gruppi di asset, cioè il “pacchetto” di elementi che sono utilizzati all’interno di una campagna, è stata introdotta anche una nuova voce: Rete (con partner di ricerca). Questa sezione ti permetterà di comprendere qual è il rendimento di ogni singolo asset su ogni singolo canale. Per esempio, potrai scoprire che il titolo XYZ rende bene su YouTube, ma non su Discover, e che l’immagine ABC è un disastro nella Ricerca ma una bomba su Display.

Spostandoci invece sui dati relativi ai Canali, avrai ora una traccia precisa dei costi per ciascun canale, accompagnati dai relativi ROI, così saprai sempre se ciò che spendi (e dove lo spendi) effettivamente ti sta portando risultati concreti. Questi risultati possono anche essere segmentati in base al tipo di conversione, aiutandoti così a migliorare sempre di più le tue campagne.

Performance Max, infine, ora include anche una sezione Diagnostica, che ti informerà su eventuali problemi che limitano l’efficacia o la copertura dei tuoi annunci, spiegandoti esattamente di che problema si tratta e permettendoti quindi di agire tempestivamente per risolverlo.

Errori comuni su Performance Max

Google stesso ci mette in guardia: attenzione a non commettere questi errori!

Innanzitutto, potresti confonderti nel confronto dei risultati tra i singoli asset e gli annunci. Ogni asset (ripetiamo: titolo, descrizione, immagine ecc.) avrà il suo report specifico, ma gli annunci veri e propri (e quindi le varie combinazioni di asset) avranno come risultato volumi più bassi. Esempio pratico: Crei una campagna con due titoli e due descrizioni, Titolo A – Titolo B – Descrizione A – Descrizione B. La loro combinazione genererà 4 annunci:

  1. Titolo A + Descrizione A
  2. Titolo B + Descrizione B
  3. Titolo A + Descrizione B
  4. Titolo B + Descrizione A

Se l’annuncio viene visto 1000 volte, il report segnerà 1000 impressioni per il titolo e 1000 per la descrizione. Se sommi tutti i dati degli asset, otterrai quindi un numero molto maggiore rispetto a quello riportato nel report degli annunci. Non farti ingannare da questa discrepanza!

Google mette in guardia anche sull’interpretazione dei dati relativi alle “proporzioni” (CTR – percentuale di clic, CPC – costo per clic, CPA – costo per acquisizione, ROAS – rendimento dell’investimento pubblicitario) sono solo approssimative. Questo significa che Google non sa esattamente quale asset abbia determinato il clic o la conversione, perché gli annunci sono sempre combinazioni tra asset.

Il clic, dunque, non può essere attribuito al titolo, alla descrizione o all’immagine, ad esempio. Per questo motivo, è bene controllare le performance a livello di gruppi di asset o campagna, e non di singolo asset.

Infine, occhio alla differenza fra Risultati e Conversioni:

  • I Risultati sono le conversioni principali legate all’obiettivo specifico della campagna (per esempio, l’acquisto del prodotto);
  • Le Conversioni sono tutte le azioni che vengono tracciate, anche quelle secondarie (per esempio, la visita a una pagina specifica o il clic sul pulsante Chiama).

Di conseguenza, potresti avere un numero di Conversioni maggiore rispetto al numero dei Risultati.

Conclusione

Le novità di Performance Max ti permettono di monitorare con maggiori dettagli l’andamento delle tue campagne, in modo da poter intervenire sui canali o gli asset meno performanti. Comincia il prima possibile a verificare quali canali portano maggiori risultati e tieni sotto controllo il budget delle campagne.

In sintesi: scopri dove va a finire il tuo budget e quali canali portano più risultati!

Erica Scala

Copywriter, appassionata di scrittura e di WordPress, ama scrivere con precisione e chiarezza per trasmettere informazioni utili e comprensibili a tutti.

Recent Posts

Quanto costa Internet nel resto d’Europa? Il confronto con l’Italia non passa inosservato

I dati sul costo di Internet mostrano come l’Italia rimanga indietro rispetto all’Europa, tra tariffe…

4 ore ago

I segreti dei titoli che Google ama (ma che non sembrano clickbait)

Ci sono idee e strategie per creare titoli chiari e pertinenti, capaci di farsi notare…

17 ore ago

Reputazione online: come monitorarla e gestirla nel tempo

La reputazione online è una delle risorse più preziose per qualsiasi brand o professionista. Non…

21 ore ago

Si può costruire un nuovo sito su un dominio scaduto?

Se possiedi un sito significa che hai acquistato un dominio ma il modo in cui…

1 giorno ago

L’effetto ‘Google it’: come la ricerca online ha cambiato il nostro modo di pensare

Il Web ha ridefinito il modo in cui pensiamo e conosciamo il mondo. La curiosità…

1 giorno ago

Come l’AI sta riscrivendo la SEO (e cosa resta all’intuizione umana)

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la SEO, rendendo più rapida la produzione e l’ottimizzazione dei contenuti,…

2 giorni ago