Secondo il fondatore Microsoft Bill Gates, l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo chiave nella società, e potrebbe farlo addirittura a partire dal 2025
L’intelligenza artificiale ha già raggiunto picchi spaventosi in termini di implementazione nella vita quotidiana. Il miliardario proprietario di Microsoft è convinto del fatto che, nel prossimo anno, si possa osservare una crescita e un cambio di rotta netto nell’impiego di questa tecnologia. Ecco cosa ne pensa Bill Gates.
Contrariamente a ciò che qualcuno potrebbe pensare, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave nelle nostre vite già da tempo. La novità di Chat GPT è piombata come un fulmine a ciel sereno nel mondo tech, ma già da anni diversi strumenti tecnologici sia hardware che software sfruttano i meccanismi di apprendimento per riprodurre l’intelligenza umana.
Nel futuro, dunque, l’IA dovrebbe essere intesa come uno strumento al supporto del lavoratore per facilitare o snellire quei compiti macchinosi, ovvero mansioni che gli esseri umani faticano a portare a termine. Questo permetterebbe non solo una “convivenza pacifica” con questa tecnologia, ma anche la possibilità di raggiungere parti del mondo in cui mancano lavoratori specializzati.
Dello stesso avviso sembra essere il magnate della tecnologia Bill Gates, che più volte si è espresso in merito. Secondo Gates, gli strumenti che si basano sull’IA sono da intendere come “aiutanti“, che una volta appreso il compito da svolgere possono collaborare – non sostituire – i lavoratori.
Intervenuto ad un evento tenutosi a San Diego, Bill Gates si è espresso sul futuro dell’intelligenza artificiale e del ruolo che avrà nel mondo. Secondo il miliardario di Microsoft, alle IA basteranno solo 18 mesi per cominciare a svolgere mansioni che cambieranno per sempre la società e il mondo del lavoro.
L’Università dell‘Arizona e la Global Silicon Valley organizzano ogni anno il summit ASU+GSV, portando le figure più rilevanti a focalizzarsi sul mutamento del business in ambito sociale, didattico e lavorativo. All’evento è stato, dunque, molto rilevante il dibattito sul presente e il futuro dell’istruzione.
In questo è intervenuto Bill Gates, che ha citato alcuni dei topic più ricorrenti in tale ambito: accesso equo all’istruzione e l’impatto dell’intelligenza artificiale. L’imprenditore ha fatto riferimento ad un lasso di tempo di soli 18 mesi entro i quali l’IA potrebbe facilitare l’apprendimento di lettura e scrittura nei bambini.
Una rivoluzione del genere potrebbe, secondo Gates, non solo fungere da strumento di supporto didattico efficace quanto un insegnante umano: l’implementazione di questa tecnologia permetterebbe anche di raggiungere zone del mondo prive d’istruzione o famiglie che non hanno le risorse per accedervi.
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