Il posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca di Google è uno dei valori che ogni business deve tenere sotto controllo. Se ultimamente ti sei reso conto che c’è qualcosa che è cambiato, soprattutto nel ranking locale, il motivo potrebbe essere qualcosa successa dentro Google di recente.
Quello cui chi gestisce e popola di contenuti i siti web deve prestare grande attenzione è il modo in cui la grande G percepisce proprio quei contenuti, li valuta e li offre a chi fa ricerche online. Per qualunque business o professionista è importante riuscire a piazzarsi quanto più possibile nei primi risultati per almeno alcune delle parole chiave centrali all’attività che il business offre o per i prodotti in vendita.
Secondo quanto indicato da Google stesso, esistono alcuni principi cardine che dovrebbero, in linea teorica, essere seguiti sempre ogni volta che su un sito web appare un contenuto per favorirne il suo posizionamento ottimale. Si tratta di principi che valgono sempre e che la piattaforma tende comunque a premiare. Ma, periodicamente, l’algoritmo con cui Google organizza ed analizza ciò che c’è in rete per poterlo poi offrire in modo coerente agli utenti viene modificato.
Ed è forse proprio l’ultimo grande aggiornamento Core fatto a marzo 2023 il motivo per cui stai notando delle fluttuazioni più o meno evidenti nel posizionamento del tuo sito web. Come puoi affrontare questa situazione se stai subendo una penalizzazione? E, di contro, come puoi capitalizzare sulla eventuale spinta che sta invece ricevendo?
L’aggiornamento di marzo 2023 che è rientrato tra i Broad Core Update ha avuto conseguenze per tutti i siti web di ogni tipo, dimensione e portata. Ma come ogni volta succede quando vengono rilasciati questi aggiornamenti così importanti e corposi, alcune categorie come alcune tipologie di contenuti sembrano aver subito gli scossoni più forti, nel bene e nel male.
Nello specifico, stando ad alcune analisi e simulazioni, l’aggiornamento del mese di marzo ha avuto conseguenze importanti proprio sul posizionamento di un eventuale sito web nelle ricerche locali. Si tratta questa di una conferma di qualcosa che già un paio di anni fa era stata comunque ribadita anche da Danny Sullivan che, incalzato su Twitter riguardo la questione proprio dei risultati locali e del modo in cui gli update Core li influenzano, aveva utilizzato una espressione molto aperta: “dipende“.
Ma da cosa dipende se il posizionamento locale di un sito web in una ricerca di Google viene o meno influenzato? La possibilità che i ranking locali subiscano fluttuazioni deriva dal fatto che gli update Core vanno a lavorare sul ranking system di base di Google, che coinvolge tutti i contenuti che si trovano indicizzati nel motore di ricerca.
Eppure sembra che l’update rilasciato a marzo abbia avuto conseguenze davvero importanti e sono molti i possessori e gestori di siti web che lamentano come, per esempio, soprattutto chi si trova localizzato in aree poco popolate rischia di venire fagocitato nei risultati dalle realtà più solide che però non si trovano immediatamente nella stessa area ma magari nei centri più grandi. La domanda quindi diventa se è possibile fare qualcosa per affrontare questo aggiornamento come pure tutti gli altri che potrebbero arrivare.
Nonostante sembri a volte che gli aggiornamenti degli algoritmi di Google vengano rilasciati per produrre conseguenze imprevedibili, tutto quello che la società fa ha lo scopo, nella sua ottica almeno, di aiutare gli utenti a trovare contenuti che siano validi e che rispondano al meglio alle necessità dichiarate nel campo di ricerca.
Questo significa che a prescindere dall’impatto dell’aggiornamento, che può portarti anche momentaneamente a delle performance preoccupanti, ci sono alcune cose che puoi comunque fare. Innanzitutto esamina tutto ciò che è presente sul tuo sito web e dove possibile crea nuovi contenuti o aggiorna i contenuti già pubblicati.
Un altro principio è quello di cercare in ogni modo di creare dei contenuti, testi ma non solo, che effettivamente possano rispondere a una domanda di un utente e farlo nella maniera più esaustiva possibile. Il contenuto deve essere poi organizzato in maniera tale da poter essere letto facilmente: meglio evitare quindi i lunghi blocchi di testo e intervallarli con immagini per rendere la lettura più agevole.
Oltre ai contenuti è necessario controllare anche tutto il lato tecnico della SEO e valutare se il sito può essere reso più performante. Interfacciati con il tuo developer e controlla quindi la velocità di caricamento delle pagine, esamina i tag e le descrizioni, assicurati che i motori di ricerca sappiano perfettamente quali sono le parole chiave con cui indicizzare il tuo sito web e ciò che fai.
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