WordPress è una delle piattaforme più conosciute tra quelle che permettono di costruire siti web ed è completamente gratuita. Per potersi sostenere a partire dal 2014 è stato lanciato il progetto Five for the Future.
Una piattaforma libera e gratuita che può essere utilizzata per costruire portfolio artistici, siti di notizie, blog personali, e-commerce globali. Questo negli anni è diventato WordPress che, con una facilità di utilizzo difficile da rintracciare in altre piattaforme, sta permettendo e ha permesso che internet si popolasse di voci diverse. Ma trattandosi di un prodotto che nella sua forma base è gratuito, importante è per la società che lo sviluppa reperire fondi e sostegno.
Un primo modo in cui WordPress si sostiene è quello del lavoro volontario dei contributor che non lavorano solo nel campo dello sviluppo del codice che tiene in piedi WordPress. Per essere infatti una piattaforma aperta e democratica, c’è bisogno che sia disponibile nel maggior numero possibile di lingue ed è per questo che tra i volontari si trovano, tra gli altri, anche molti traduttori che si occupano proprio della localizzazione dei menu e degli elementi della dashboard. A partire dal 2014 il cofondatore di WordPress Matt Mullenweg ha però dato vita a un nuovo progetto che si chiama Five for the Future, rivolto principalmente alle aziende, ma non solo a loro, e con uno scopo molto alto.
L’idea è stata presentata nel lontano 2014 nel corso di un WordCamp e ruota tutta intorno ad un numero: 5. O meglio 5%. In un post sul proprio blog dedicato a questa idea, Mullenweg sottolinea come se quelle organizzazioni e quelle società che vogliono contribuire a WordPress in generale potessero contribuire con il 5% della propria forza lavoro a uno qualunque dei settori necessari per sviluppare la piattaforma il numero di persone che verrebbero attivamente coinvolte nel progetto crescerebbe in maniera esponenziale.
In quello stesso post sul blog il cofondatore di WordPress chiarisce che, soprattutto per le società più piccole come era la sua Automattic nel 2014, privarsi del 5% della propria forza lavoro potrebbe risultare enorme ma è una percentuale ideale per permettere lo sviluppo armonico in generale dei progetti open source. Il poter contribuire, in qualità di azienda o in qualità di singolo, ad un progetto che porta beneficio a tutti è anche un modo per dare una immagine positiva di sé facendo però realmente qualcosa di buono.
E non è da sottovalutare neanche l’esperienza che nel lavoro fatto con WordPress i contributor accumulano. Una esperienza che, sia nel caso di lavoro all’interno di una organizzazione sia nel caso in cui si decida di contribuire come professionista individuale, può essere sfruttata anche in altri ambiti mentre, potendo toccare con mano il presente ma soprattutto il futuro della piattaforma, si finiscono con il vedere quelli che saranno i passaggi successivi e ci si può quindi preparare in anticipo dando anche un contributo che può modificare il futuro stesso della piattaforma con un sostegno al web nella sua versione più libera e democratica.
Per poter manifestare la volontà di aderire al progetto WordPress Five for the Future esiste una sezione apposita nel sito WordPress.org con le indicazioni specifiche sia per le aziende sia per i singoli contributor.
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