Imparare come si può gestire l’intelligenza artificiale, quello che può fare e soprattutto tutto quello che ancora non può fare che probabilmente non riuscirà mai a fare è di certo un modo per guardare alle novità che ci stanno travolgendo in questi ultimi mesi riducendo il più possibile il panico e provando ad avere un punto di vista quanto più possibile obiettivo.
Un modo per accrescere le proprie conoscenze è quello di esporsi alle conoscenze. Ed è per questo che ti segnaliamo la presenza del corso AI Essentials costruito da Google sulla popolarissima piattaforma di studio online Coursera, che raccoglie al proprio interno interi corsi di laurea che si possono seguire senza spostarsi da casa.
Il corso AI Essentials è un corso erogato a partire da un livello considerato principiante e non è molto lungo: in totale si tratta di nove ore per arrivare in fondo alle attività e ai video delle varie lezioni. Vediamo nello specifico quali sono gli argomenti.
L’intelligenza artificiale è diventata un argomento molto importante per tutta una serie di questioni che sono ancora tutte da scrivere. Prima fra tutte la questione che riguarda il copyright e poi l’etica del materiale di partenza con cui i modelli sono stati addestrati e il modo in cui molti artisti stanno facendo sentire la propria voce contro i sistemi che le grandi società hanno messo in piedi.
Se vuoi saperne di più su questo strumento il corso AI Essentials di Google dà una buona infarinatura su come funziona. Di certo si tratta di un corso che guarda all’intelligenza artificiale solo per tutto il bene che in teoria (vedremo poi in pratica) lo strumento può fare ma è comunque un modo anche per capire come funziona.
Il corso è composto in totale da cinque moduli, che possono essere eseguiti con il proprio ritmo. Lo scopo è quello di mettere gli studenti che seguono il corso nelle condizioni di utilizzare l’intelligenza artificiale nel mondo reale.
I possibili campi di utilizzo, si legge per esempio nella descrizione del corso, sono la generazione di idee e di contenuti, la ricerca e l’organizzazione delle informazioni, l’automazione di alcune attività ripetitive.
C’è poi un modulo dedicato specificatamente a come strutturare al meglio i prompt per ricevere risultati apprezzabili e poi un altro modulo che riguarda l’utilizzo responsabile di uno strumento che ovviamente, e lo abbiamo visto più volte, va spesso incontro a errori nella costruzione delle risposte. Il primo modulo è un modulo introduttivo ed è forse quello più interessante, dato che spiega per esempio alcuni dei concetti fondamentali che sono legati all’intelligenza artificiale.
Per esempio che cos’è il machine learning, che troviamo spesso abbreviato con ML. Il modulo parla poi anche della intelligenza artificiale generativa e evidenzia ciò che questo strumento è in grado di fare e quelli che sono ancora i suoi limiti. Sempre nel modulo ci sono anche due attività, per un totale di 45 minuti di lavoro pratico.
Il secondo modulo si concentra invece su come si può aumentare la produttività attraverso i tool di intelligenza artificiale. Questo modulo del corso offerto da Google attraversa per esempio il campo della intelligenza generativa e c’è un focus proprio su Gemini. In questo secondo modulo forse quello più interessante è il video in cui è possibile imparare a valutare se uno strumento di intelligenza artificiale e generativa può essere o meno utile per il compito che devi affrontare.
Tra le letture che fanno parte del modulo ce n’è una che parla del modo in cui vengono addestrati i modelli di intelligenza artificiale e poi due che si concentrano ancora una volta su Gemini all’interno della attività lavorativa. Questo secondo modulo si conclude con tre attività pratiche.
Nel terzo modulo il cuore della questione è la scrittura di prompt efficaci e su quanto l’iterazione sia in realtà importante per avere il risultato che ci si aspetta dall’intelligenza artificiale, che molto spesso non arriva con il primo tentativo.
Come accennavamo, c’è un modulo dedicato all’utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale. È il modulo numero 4 che tratta per esempio i bias che si trovano nelle risposte prodotte dall’intelligenza artificiale e poi c’è un altro modulo in cui si parla di sicurezza e privacy e dei rischi legati a questi argomenti. Il modulo 4 si conclude con due letture, tra cui uno è una interessante checklist, e un compito per un totale di 15 minuti di lavoro.
L’ultimo modulo è quello che sembra guardare un po’ di più non al presente ma al futuro dell’intelligenza artificiale e a come gli esseri umani possono continuare a esplorare i nuovi tool di questo tipo che arriveranno, sempre mantenendo ovviamente salda la bussola dell’utilizzo responsabile. Il modulo si conclude con quattro letture e tre attività per un totale di 75 minuti di pratica. L’attività di quest’ultimo modulo che è forse quella più interessante è proprio quella che addestra a valutare un tool di intelligenza artificiale.
Se vuoi espandere ulteriormente le tue conoscenze, sempre su Coursera ci sono un corso di introduzione alla intelligenza artificiale responsabile e un altro che parla di generazione di immagini, offerti da Google Cloud.
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