Nel panorama di ciò che può fare l’intelligenza artificiale si moltiplicano le offerte destinate a risolvere problemi specifici o ad accompagnare gli utenti in attività precise.
Per questo è interessante guardare alle novità che si trovano dentro Elementor AI, il nuovo assistente che Elementor mette a disposizione degli utenti che decidono di creare un sito WordPress con i suoi strumenti. Vediamo nel dettaglio come funziona e quello che devi sapere per poterne trarre il beneficio massimo.
Elementor AI può passare inosservato nella dashboard del tuo sito ma lo trovi, per esempio, nella libreria dei media. In alto, accanto al pulsante Aggiungi nuovo file media potresti trovare scritto Generate with Elementor Ai.
Perché l’intelligenza artificiale messa all’interno della struttura di Elementor funziona in realtà su diversi ambiti. I tool messi a disposizione di chi costruisce siti sono vari e vanno dalle immagini ai layout passando per il testo e per brandelli di codice personalizzato, per poter modificare e migliorare l’esperienza degli utenti. Tutto ruota intorno a un AI CoPilot, che abbiamo visto arrivare dentro Elementor 3.1.
Si tratta questo di un aiuto per costruire il layout. Ma c’è anche, come accennavamo prima, il servizio di produzione delle immagini per non dover perdere tempo sui siti di immagini stock. E il servizio consente di lavorare, sempre dentro Elementor, in diversi modi proprio sulle immagini.
Oltre alla generazione di immagini da prompt testuali c’è infatti la possibilità di modificare, eliminando lo sfondo oppure generando elementi nuovi da aggiungere utilizzando delle semplici maschere. Il servizio dedicato al testo si articola in tutta una gamma di tool, che consentono di avere testi in linea con le proprie idee, con un controllo ortografico minuzioso e che possono essere modificati nella lunghezza per adattarsi a spazi diversi.
Trovandosi all’interno di Elementor, quello che risulta più affascinante dell’intelligenza artificiale messa a disposizione dentro il builder è la funzione che è in grado di stabilire su che cosa stai lavorando e quindi offre suggerimenti in base al contesto. Il contesto è fondamentale perché ciò che l’intelligenza artificiale produce sia utile in qualche modo ed è anche il grande limite dei modelli generalisti che si muovono con una quantità di conoscenze parcellizzate che può essere complesso rimettere insieme senza strafalcioni.
Se per esempio ti trovi a lavorare sullo spazio del titolo di un testo, il prompt del suggeritore virtuale cercherà di darti spunti che siano titoli adeguati a ciò che stai progettando. Oltre alla produzione di testi l’intelligenza artificiale è anche in grado di lavorare nella traduzione e nelle FAQ dei servizi Elementor chiarisce che sono supportate 25 tra le lingue più utilizzate nel mondo.
Il servizio è disponibile per tutti coloro i quali utilizzano Elementor per costruire il proprio sito WordPress ma e bene precisare che non è un servizio gratuito. Esiste infatti in abbonamento a partire da 48 euro l’anno nella versione Starter e arriva a 99 euro l’anno nella versione Power. Le differenze tra la versione Starter e la versione Power è nel numero dei crediti che sono utilizzabili.
La versione Starter ha 24.000 crediti mentre la versione Power ne ha 50.000. Per gestire infatti le attività che si possono affidare all’intelligenza artificiale Elementor ha sposato una filosofia che si nota in moltissimi altri servizi equivalenti. Ciascuna operazione ha un costo che si misura in crediti. Per esempio un prompt testuale vale 1 credito mentre un prompt per immagine ne vale 33 e un prompt per un container, quindi per una parte di layout, vale 40 crediti.
I crediti sono calcolati annualmente e si resettano all’inizio dell’anno successivo. Un aspetto positivo è che se gestisci per vari clienti più siti costruiti tutti con Elementor non hai bisogno di creare un account singolo per ciascun sito web. Potrai utilizzare i tuoi crediti su tutti i siti che gestisci.
E un’altra informazione interessante, che ricaviamo sempre dalle FAQ, è il fatto che gli utenti dei siti che gestisci non andranno a consumare i tuoi crediti. Se avrai quindi un cliente che vuole provare i servizi dell’intelligenza artificiale dentro Elementor questo cliente dovrà dotarsi di un proprio account.
L’idea di una intelligenza artificiale che sappia scrivere un testo o generare una immagine a partire da indicazioni stringate è ormai stata sdoganata da un po’. Online esistono molte intelligenze artificiali che promettono di fare grandi cose. La maggior parte di questi servizi offre qualcosa gratuitamente e il resto a pagamento. L’abbonamento di Elementor AI non è quindi una cosa che ci stupisce.
Ma, con la moltiplicazione dei sistemi di intelligenza artificiale generativa è bene iniziare a guardare e scegliere i tool che possono offrire le performance migliori. Perché se è vero che in teoria potresti parlare con ChatGPT oppure con l’intelligenza artificiale di Bing o ancora con Gemini e avere qualche buona idea per post o descrizioni, più difficile sarà ottenere qualcosa di specifico che possa funzionare per esempio come codice all’interno del tuo sito.
Per questo motivo, anziché affidarti a tool esterni, seppur gratuiti, potrebbe tornare utile lavorare con l’intelligenza artificiale fornita dalla stessa piattaforma attraverso cui gestisci i tuoi siti web. Come per altri servizi, l’intelligenza artificiale di Elementor può essere testata prima di essere acquistata. Funziona a partire da Elementor 3.13 e può essere evocata semplicemente cliccando sull’icona a forma di stelline che si trova dentro l’editor.
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