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Conosci gli errori PICNIC e 18? Storie di strani acronimi informatici

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Valeria Poropat

Abbiamo smesso forse di rendercene conto ma la maggior parte del linguaggio che si utilizza in informatica è composto da acronimi.

E gli acronimi informatici sono diventati talmente tanto la norma in alcuni settori da essersi trasformati a loro volta in un modo con cui comunicare anche ben oltre ciò che è più prettamente tecnico. Abbiamo quindi deciso di mettere insieme alcune sigle che hanno molto poco a che fare con anomalie e bug e molto più a che fare con l’esperienza umana mediata dalla tecnologia.

Preparati a scoprire che significa errore PICNIC, che cos’è un codice id-10T e perché alcune volte si parla di errore 15 o errore 18.

A volte un errore non è la fine del mondo – sos-wp.it

Perché esistono così tanti acronimi informatici?

Forse non è la domanda più corretta da porsi perché, basta fare una rapida ricerca online e si scopre come tutti i settori lavorativi abbiano la propria lista di acronimi, sigle, abbreviazioni varie ed eventuali. Ma quelle del linguaggio informatico sembrano attrarre l’attenzione di tutti. Sarà perché nel bene o nel male abbiamo a che fare con l’informatica anche se non siamo tecnici (oppure abbiamo a che fare con l’informatica anche quando non siamo tecnici).

Abbiamo tutti dovuto imparare per esempio che cos’è il WiFi, che identifica ormai un tipo di comunicazione senza fili e che di per sé è l’abbreviazione di “wireless fidelity”, o dove rintracciare l’eventuale icona BT, per il Bluetooth. Tornando più indietro, c’è stato chi ha dovuto imparare che cos’era il DOS, in particolare MS-DOS, e spostandoci verso il presente c’è chi deve necessariamente entrare in allarme in caso si parli di DDOS, un acronimo che sciolto sta per “Distributed Denial Of Services” ovvero uno dei più pericolosi attacchi informatici che possano colpire una infrastruttura. La lista potrebbe andare avanti all’infinito ed è probabile che anche nella tua attività di tutti i giorni con il tuo sito WordPress ti trovi a dover navigare tra sigle e acronimi.

Il loro scopo è quello di rendere la comunicazione tra tecnici più facile. A volte però, come vedremo tra poco, la comunicazione non è tanto tecnica di per sé quanto più legata all’aspetto umano della tecnologia. Eppure, tra esperti, si fa lo stesso riferimento al sistema degli acronimi. Ma i risultati sono di tutt’altra natura e per scoprirlo basta sciogliere questi acronimi misteriosi.

Ci siamo caduti tutti in un errore PICNIC!

Il picnic è quella attività che si fa con la tovaglia a scacchi, la borsa di vimini e i piatti con le posate in coordinato molto spesso con motivi quadrettati su base bianca. In informatica invece il PICNIC è un tipo di errore molto diffuso e di cui spesso si parla, soprattutto nei reparti di assistenza clienti dei prodotti tecnologici. Perché PICNIC in realtà sta per Problem In Chair, Not In Computer ovvero quei casi in cui il problema è seduto davanti al computer.

Cioè il problema è l’utente.

Problemi con il PC? Forse è un errore PICNIC! – sos-wp.it

Su Reddit è possibile trovare alcune storie molto divertenti che riguardano errori PICNIC, ovvero quei casi in cui gli utenti disperati chiamano l’assistenza e i tecnici si rendono conto che in realtà funziona tutto alla perfezione e che il problema è solo nell’utente. Verrebbe da dire che se fossimo tutti i bravi allo stesso modo non ci sarebbe bisogno dell’assistenza clienti ma essendo capitato a tutti almeno una volta di entrare nel panico perché il PC non si accende, salvo poi scoprire che semplicemente la spina era staccata, facciamo tutti un bel respiro e una sana risata pensando che siamo andati tutti quanti a fare un PICNIC almeno una volta nella vita.

Un altro modo in cui gli esperti di assistenza informatica chiamano questi particolari tipi di errori sono per esempio l’errore livello 8. Di tratta questo di un modo decisamente sottile per indicare che l’errore viene dall’utente finale. Il livello 8, che non esiste, dovrebbe essere l’ultimo livello tra quelli descritti nel modello OSI (Toh! un altro acronimo) reso canonico nel 1984 e che è identificato (usando un altro acronimo, l’avresti mai detto) come sistema ISO 7498.

I livelli del sistema OSI sono però soltanto 7. Da qui il riferimento umoristico al fatto che un errore di livello 8 è un errore di livello umano e non di macchina. Per indicare che l’errore è stato provocato da qualcuno che ha richiesto al livello 8 un’azione che poi non funziona si parla anche in alcuni casi di errore livello 9.

Un po’ più diretto, e anche un po’ più cattivo, e invece l’errore ID-10T. Leggendo i numeri come se fossero delle lettere viene chiaro che questo acronimo in realtà nasconde la parola idiot, ovvero stupido.

Molto meno intellegibile, ma altrettanto divertente è l’errore PEBCAK. Anche per questo acronimo informatico si tratta di un modo per indicare che l’errore è dovuto a un comportamento dell’essere umano: “Problem Exists Between Chair And Keyboard“, ovvero il problema esiste tra la sedia e la tastiera.

Nella nostra divertente carrellata di acronimi informatici per indicare i nostri momenti di amnesia totale concludiamo con quelli che sono informatici e matematici insieme. Indicati in una forma che a volte è errore 18 mentre altre volte è indicato come errore k15 ci si riferisce sempre al fatto che l’utente sta sbagliando qualcosa. Il numero si riferisce alla distanza in pollici che c’è tra l’utente e il computer. Nell’errore k15 la “k” sta per keyboard ovvero la tastiera e chi si trova a 30 cm da essa.

Questo utilizzo dei numeri e della distanza dalla tastiera si ritrova in altre lingue che non sono l’inglese. Per esempio, nella lingua danese si tratta di errore Feji 40, dove 40 indica i centimetri dal dispositivo. In lingua francese invece può capitare di imbattersi in un problema ICC: interface chaise–clavier, un problema di interfaccia tra sedia e tastiera.

Forse però i più furbi sono gli esperti di informatica in Brasile che sono riusciti a trovare un altro utilizzo per un acronimo che esiste già: BIOS nel gergo dell’assistenza tecnica diventa “bicho ignorante operando o sistema” che tradotto in italiano sarebbe l’ignorante che sta utilizzando il sistema.

OMG!

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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