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Come far comparire la tua pagina di login nei sitelink

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Valeria Poropat

Una parte delle ricerche che si fanno in qualità di utenti con i motori di ricerca non è per avere risposte alle proprie domande o per trovare qualcosa da fare.

Alle volte la ricerca ha il solo scopo di permettere a un utente di fare login in un’area riservata. Si possono aggiungere segnalibri per evitare di eseguire ogni volta la ricerca ma può capitare di non trovarsi con il proprio computer a disposizione e quindi si fa, diciamo così, alla vecchia maniera: chiedendo a Google.

Se però, nel momento in cui si fa la ricerca e si trova il portale in cui fare login, per trovare la sezione clienti si è costretti a navigare nel sito, inconsciamente l’esperienza con quel portale diventa fastidiosa. Moltissimi siti, e ti basta cercare i principali provider di posta elettronica per vederlo, mostrano nel sitelink anche il link alla zona riservata agli utenti con nome e password. Come si crea questa condizione? La risposta viene da mister Google in persona.

La pagina di login nel sitelink, tutto più facile

Nel più recente intervento di Mueller su YouTube della serie SEO Office Hours c’è stato spazio per rispondere a molte domande. Per esempio, come risolvere i problemi relativi alla valuta e come convincere Google a indicizzare tutti i contenuti di un sito in tutte le lingue in cui questo sito è stato realizzato e c’è anche stato un intervento in cui ha risposto a un utente che chiedeva come le società che si occupano di Software As A Service possono assicurarsi di avere le pagine di login nei sitelink.

Una domanda legittima che, come abbiamo visto nella nostra premessa, ha lo scopo ultimo di fornire agli utenti una esperienza migliore con il software. La risposta di Mueller è circostanziata e consente di avere già qualche elemento da mettere in pratica.

Con però una opportuna premessa: “non hai controllo diretto su quello che viene mostrato nei sitelink. Si tratta essenzialmente di normali risultati web“. Non c’è quindi una richiesta da fare a Google perché permetta alla pagina di login di apparire sotto forma di risultato di ricerca nel sitelink. Ci sono però alcune cose che si possono controllare per convincere Google a far apparire nel sitelink anche la pagina di login, per migliorare il proprio rapporto con gli utenti.

Il primo consiglio è chiaramente quello di fare in modo che la pagina di login possa essere indicizzata. Occorre quindi assicurarsi che non ci siano eccezioni del tipo no index. In più occorre controllare anche che il famoso file robots.txt non contenga altre eccezioni. Un altro dettaglio da controllare è se c’è del contenuto di contorno al login.

In questo caso gli utenti che fanno logout possono essere reindirizzati alla pagina di login e farlo in una maniera tale che il motore di ricerca sappia quello che stava avvenendo. In questo modo si segnala la presenza del contenuto e puoi convincere Google a mostrare il link nel sitelink generale del tuo sito. Ma cosa devono trovarsi di fronte gli utenti nel momento in cui riesci a indirizzarli sulla pagina di login?

Come costruire una buona pagina di login

Il login fa parte della esperienza che un utente farà nel momento in cui entra in una zona riservata del tuo sito. Come qualunque altra sezione, deve essere utile e allo stesso tempo piacevole da utilizzare. Non c’è niente di peggio di una pagina di login con molti menu ed elementi che distraggono e, da ultimo, aggiungono insicurezza.

La prima linea guida di un buon login è quindi mantenere il tutto il più semplice possibile ma ovviamente corrispondente allo stile generale che hai scelto. Mantenere lo stile non è solo una questione estetica: se la pagina di login risulta visivamente troppo diversa rispetto al resto del tuo sito, un utente potrebbe pensare di essere inavvertitamente incappato in un sito truffa e quindi smettere di utilizzare il servizio che offri.

In generale, la sicurezza deve essere sempre mantenuta altissima proprio perché si tratta del momento in cui gli utenti entrano all’interno del sito e non ne rimangono più sulla superficie. Devi fare in modo che i database in cui sono contenuti i dati personali siano per quanto possibile immuni da attacchi di qualunque tipo.

Un modo per dare agli utenti una buona esperienza con le pagine di login è poi anche quello di garantire diverse opzioni. Non tutti sono in grado di ricordare l’ennesimo nome utente e l’ennesima password sicura composta da caratteri buttati a casaccio. Potrebbe essere quindi una valida alternativa quella di fornire anche la possibilità di entrare attraverso i propri profili social.

Un dettaglio che non va mai sottovalutato è da ultimo la gestione di quelle volte in cui, per quanto si possa essere di buona memoria, non si ricordano i dati di accesso: anche la procedura di reset della password o di recupero dei dati di accesso deve essere facile e cristallina.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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