Il tema dell’intelligenza artificiale continua, come è facile immaginare, a tenere banco e con le novità che vengono diffuse dai principali attori del settore tra cui Google ci sono adesso una serie di servizi che puoi utilizzare per migliorare e rendere più efficiente la gestione del tuo business e del tuo sito web.
Quando sono state ufficialmente presentate al mondo, le intelligenze artificiali hanno colto un po’ tutti di sorpresa. Soprattutto quelle che a quanto pare sono in grado di scrivere e produrre immagini. L’utilizzo delle intelligenze artificiali per produrre testi o creare immagini è argomento di dibattito al momento e sono molti quelli che ne vedono il pericolo.
Un pericolo che viene sentito con molta forza soprattutto proprio da chi si occupa degli aspetti creativi delle attività. Un esempio eclatante è lo sciopero che sta proseguendo e che sta coinvolgendo le grandi produzioni americane, nel momento in cui gli sceneggiatori hanno visto rifiutate tutte le loro proposte di tutelare il lavoro degli esseri umani e porre un limite a ciò che gli studi di produzione possono fare con l’intelligenza artificiale generative.
I pericoli dell’intelligenza artificiale non sono però solo ai posti di lavoro ma anche alla qualità delle informazioni che vengono diffuse. Ed è su questo secondo aspetto che deve concentrarsi la tua attenzione. Perché i consigli che vogliamo darti sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale prodotta da Google per il business devono essere sempre uniti a una analisi e ad una conoscenza che non può prescindere dall’umano.
Qualche giorno fa attraverso il social che una volta chiamavamo Twitter e che adesso chiamiamo X qualcuno ha pubblicato uno screenshot che riguarda la descrizione di un business. Niente di strano se non fosse che il testo è frutto di una intelligenza artificiale generativa. Siamo di fronte quindi ad una nuova feature che Google sta mettendo a disposizione di chi ha un profilo business attivo. Il Business Profile è la scheda che Google crea in base alle informazioni relative a una attività o a un nome che si trovano in rete.
Un consiglio generale, che esula dalla implementazione dell’intelligenza artificiale o meno, è controllare che le informazioni sul tuo profilo siano corrette e aggiornate. Anche perché così, nel momento in cui un’altra intelligenza artificiale, quella di un motore di ricerca, cercherà le risposte alle domande degli utenti avrai più possibilità di farti trovare.
Tornando all’implementazione dell’intelligenza artificiale come strumento di lavoro per il tuo business, l’idea che Google possa costruire per te una descrizione in base alle informazioni reperibili online è di certo un modo per avere una prima stesura se non riesci a mettere sotto forma di parole tutto quello che fai e quello che offri. Un altro modo in cui l’intelligenza artificiale può aiutarti è quello di scegliere Google Workspace nella versione a pagamento.
Si tratta di una versione di Google Workspace destinata proprio ai business e che contiene tutti i tool già presenti e attivi per i profili Google ma con in più una serie di accessori interessanti. Quello forse più interessante al momento si trova all’interno di Google Docs. Esattamente come se avessi a disposizione ChatGPT puoi chiedere alla intelligenza artificiale di Google di scrivere per te qualcosa in base al prompt che le fornisci. Queste nuove funzioni sono state annunciate qualche mese fa e sono quindi ora ben rodate, anche se limitate a quanto pare ancora solo a Google Docs e a Gmail.
L’intelligenza artificiale può quindi essere un valido alleato se non hai modo di dedicare parte del tuo budget a un copywriter ma non dimenticare che, e Google lo sottolinea in ogni documento in cui parla di questi servizi, ciò che viene offerto è un suggerimento che poi ha quindi bisogno del controllo umano. Di nuovo, a prescindere dal fatto se decidi di farti aiutare dall’intelligenza artificiale di Google o se magari vuoi parlare con quella offerta da Microsoft dentro Edge o ancora se ti sei affezionato proprio a ChatGPT, ricorda che tutto quello che viene prodotto dall’intelligenza artificiale ha bisogno di essere poi riletto e rivisto da un essere umano, perché trattandosi del frutto del lavoro di una macchina contiene tutti i limiti delle informazioni di partenza che alla macchina sono state fornite.
Da ultimo, una riflessione ulteriore sul perchè dovresti usare sì le intelligenze artificiali ma senza lasciare che abbiano il pilota automatico: nel momento in cui l’uso di questi strumenti diventerà la norma avrai ancora di più bisogno di distinguere te, il tuo business e i tuoi prodotti e servizi nella massa di testi che rischiano di essere tutti uguali perchè prodotti tutti dalle stesse IA e con gli stessi parametri. Ricorda dunque che l’intelligenza artificiale è uno strumento e non un sostituto dell’essere umano (e del rapporto con un essere umano soprattutto) e come tale va utilizzato.
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