Google ha rilasciato il terzo aggiornamento di seguito per il suo chatbot Bard. Il lavoro della società sulla sua intelligenza artificiale prosegue quindi a ritmo sostenuto.
Nell’ambito dei modelli linguistici e quindi delle intelligenze artificiali, i grandi nomi che circolano più spesso sono ora, accanto a ChatGPT, il modello prodotto da OpenAI, anche Google Bard e BingAI prodotto da Microsoft. I tre nomi fanno riferimento a tre modelli linguistici che se anche sembrano fare la stessa cosa in realtà si stanno specializzando e trasformando in servizi destinati a diverse fasce di pubblico.
In particolare, mentre ChatGPT si sta perfezionando come modello linguistico puro, Bing con i superpoteri dell’intelligenza artificiale sta diventando per Microsoft una sorta di nuovo servizio tuttofare. Con BingAI e l’utilizzo dei modelli di Dall-E infatti per esempio è possibile non soltanto dare vita a testi in base a un prompt ma anche a immagini digitali.
In questo Google con il suo chatbot Bard sta prendendo invece una strada diversa: la strada della integrazione nel lavoro e nello studio. E i nuovi aggiornamenti, che si aggiungono e lavorano a partire da che la società ha rilasciato da inizio mese, lo dimostrano. Ecco cosa è in grado di fare Bard e in che direzione sta andando Google.
Seguire gli aggiornamenti e il modo in cui Google sta portando avanti il progetto di Bard è interessante anche se per ora il servizio del chatbot non è disponibile in nessun Paese europeo e quindi neanche in Italia. Durante il più recente evento Google I/O i responsabili della società hanno però chiarito che la società stessa è al lavoro per superare tutte le eventuali criticità che gli enti di controllo sull’utilizzo dei dati personali hanno riscontrato o potrebbero riscontrare.
In questo ciò che è successo a ChatGPT in Italia ovviamente insegna. E quindi, mentre aspettiamo che Google si espanda anche da noi con il suo Bard possiamo dare uno sguardo ai servizi che si troveranno disponibili. Nel corso degli ultimi 10 giorni, il servizio Bard si è aggiornato tre volte e le novità più recenti sono un segnale evidente proprio di come Google vuole che gli utenti utilizzino il suo chatbot. Nel nuovo log sono segnalati due aggiornamenti.
Uno riguarda la possibilità che adesso Google Bard segnali con una serie di rimandi numerati le fonti da cui prende le informazioni. Si tratta questo di un modo per assicurarsi che il testo affidato all’intelligenza artificiale sia circostanziato e non produca o diffonda fake news. Il secondo aggiornamento riguarda invece il miglioramento al modo in cui Bard crea riassunti a partire dalle richieste degli utenti.
Per questo secondo aggiornamento, nel log si sottolinea che nonostante i miglioramenti Bard potrebbe non sempre creare riassunti affidabili ma che, grazie al feedback degli utenti, continuerà comunque a migliorare. La funzione del riassunto è particolarmente utile per chi ha per esempio bisogno di capire rapidamente di che cosa parla un testo o di avere le informazioni di base relative ad un argomento specifico.
A questi aggiornamenti si aggiungono quelli precedenti con cui i servizi di Bard, disponibili per ora in 180 Paesi nel mondo, sono stati integrati dentro Google Workspace. Risulta chiaro quindi che la volontà della società è quella di creare un assistente per il mondo del lavoro e dello studio più che un compagno di giochi o di chiacchierate.
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