Il percorso con cui Google ha deciso di far abbandonare a tutti lo standard Universal Analytics, conosciuto anche come UA, sta entrando in una fase estremamente critica con un passaggio obbligato a GA4. Ma c’è qualcosa che non quadra.
Riuscire a gestire le informazioni che riguardano il traffico verso il proprio sito web è di fondamentale importanza. Prima del 2020 è molto facile che la gestione dell’analitico, e quindi del traffico sul tuo sito web, fosse affidato a Universal Analytics, un prodotto di Google che però adesso è sulla strada della dismissione completa e definitiva a favore di GA4. Il nuovo sistema che dovrebbe essere migliore sotto tutti i punti di vista.
Per evitare di creare situazioni complicate, Google ha da tempo annunciato che il passaggio da uno all’altro sistema sarebbe stato assolutamente indolore e che addirittura sarebbe stato automatico. Nella pagina della sezione Aiuto di Google è presente proprio una parte dedicata alla creazione automatica delle proprietà Google Analytics 4.
Ma a quanto pare la grande G non manca di ironia o forse questo è l’unico modo per vedere la situazione senza lasciarsi prendere dall’ansia e dalla frustrazione. Perché non può che essere una forma di ironia dare un titolo a una sezione per poi aggiungere una postilla, nera su fondo grigio con addirittura una prima riga scritta in rosso, in cui si sconfessa il titolo e tutto quello che c’è sotto.
Un po’ di tempo fa ci è capitato di assistere a quella che, a seconda del punto di vista, può essere considerata una piccola debacle informatica, una ammissione aperta di colpa e quindi una mano tesa nei confronti degli utenti o una via di mezzo. Perché John Mueller, mister Google in persona, si è trovato a dover spiegare a qualcuno che lo chiedeva il come e il perché i siti web creati con l’apposito strumento presente in Google Workspace non siano performanti come per esempio quelli costruiti con WordPress.
E non è una battuta di spirito, anche perché aprile è molto lontano in un verso e nell’altro del calendario. Ci saremmo tutti quanti aspettati di sapere che se una società vive dicendo agli altri come devono costruire siti web sia essa stessa in grado di costruirne di solidi. E invece no. Nonostante questa pubblica ammissione di mancanza di performance, ovviamente tutti quelli che si occupano di siti web, e in particolare quelli che sono deputati a controllare le performance di un sito web, fanno tuttora affidamento sui servizi di Google per calcolare e verificare se le strategie di marketing adottate funzionano e su che pubblico.
Per avere il polso della situazione tanti stanno ora passando, volenti o nolenti, al nuovo formato di Google Analytics 4 o GA4 . Un sistema che promette dati ancora più precisi, performance migliorata in tempo reale e tutta un’altra serie di fiocchetti e campanelli che dovrebbero farci amare il formato e il servizio. E probabilmente sarà così. Ma solo a patto di smettere di ridere in maniera isterica perché niente dentro GA4 sta funzionando a dovere. Il problema è che il formato precedente, Universal Analytics, sta per essere totalmente dimesso e chi lo utilizzava ancora deve ora passare necessariamente a GA4 ma i due sistemi non sono compatibili.
Per rendere tutto più agevole Google aveva approntato un sistema di migrazione automatica. Un sistema di migrazione automatica che però non funziona. Perché, ed è un’altra ammissione pubblica fatta da Google, ci sono alcune caratteristiche diverse tra Universal e GA4 che rendono la migrazione automatica impossibile. E di nuovo noi qui a chiederci com’è possibile che qualcuno che si occupa, a questo punto, neanche di costruirli i siti ma solo di analizzarli abbia deciso di creare due strumenti che non si assomigliano quel tanto che basta per permettere agli utenti di passare da uno all’altro in maniera veloce.
Le soluzioni sono sostanzialmente due, a seconda se i tuoi dati dell’analitico sono ancora su Universal e non sei ancora stato toccato dal passaggio automatico a GA4 o meno. Il primo passaggio è quello di fare opt out dalla migrazione automatica in modo da poterla effettuare in maniera manuale. Così facendo le configurazioni di Universal Analytics potranno essere analizzate una per una per ritrovare dentro GA4 quello di cui hai bisogno. Si tratta di certo di un processo che dovrai portare avanti con calma. Ma avrai almeno la certezza di non dover inseguire dati anomali dopo. Ma se hai già effettuato il passaggio automatico, perché non sei arrivato in tempo, che puoi fare? La soluzione è quella di aprire il pannello admin e disconnettere le proprietà nell’assistente al setup di GA4. E poi comunque fare la migrazione manuale.
Data la preponderanza nel mercato di Google, che qualcuno potrebbe mormorare possa essere afferente a una posizione dominante, siamo tutti portati a pensare che in certi campi i sistemi di Google siano gli unici o quantomeno i migliori in assoluto. Ma anche nell’analisi delle performance di un sito esistono delle alternative. Una delle alternative che per esempio piace molto proprio a chi già rimpiangere Universal è Matomo: si tratta di un analitico open source e gratuito molto gettonato proprio da noi in Europa e per questo già perfettamente in linea con tutte le policy legate alla gestione della privacy e dei dati personali.
E se l’idea di qualcosa che assomiglia a Universal ti fa un po’ sudare freddo perché per te era già fin troppo complicato, puoi invece passare a qualcosa di molto più asciutto come Fathom Analytics, facile da usare e composto in pratica da un report che entra in un’unica pagina da cui guardare tutto quello di cui hai bisogno. Da ultimo ti segnaliamo che anche Adobe ha un sistema con cui tenere traccia di quello che succede sul tuo sito. Si chiama Experience Cloud. Ma attenzione perché mentre i tool di cui ti abbiamo parlato finora assomigliano molto a Universal e a GA4 passare a Adobe Experience Cloud necessita di un po’ più di training.
La posta elettronica è uno strumento ormai imprescindibile in qualunque strategia di marketing ma configurare…
Su internet si trova di tutto e tu stai cercando idee per i tuoi contenuti.…
Qualunque sito viene pubblicato non vive nel vuoto pneumatico del suo server. La rete è…
I servizi per accorciare link sono molto diffusi. Tanti siti web fanno affidamento su plugin…
Come costruire credibilità, incrementare la visibilità e far crescere i profitti attraverso un sito web.…
Hai un errore nella tua Bacheca WordPress relativo alla versione PHP? Non ti preoccupare, lo…