Nuove leggi italiane mirano a colpire con estrema durezza chi utilizza i siti pirata. Ecco le nuove multe salatissime.
Una volta si parla del mondo dell’online come una realtà che mirasse a rendere estremamente più facile la vita di chi volesse consumare contenuti. Mentre enti privati, tv di Stato e piattaforme satellitari facevano la lotta per riempire i propri palinsesti, con programmazioni confuse e pay-tv molto esose per chi volesse “vedere tutto”, l’online sembrava una soluzione rivoluzionaria.
E pian piano, partendo da Netflix, la rete sembrava poter finalmente rispondere alla richiesta di avere un solo e unico abbonamento quasi-omnicomprensivo, per avere tutto a portata di click. Ma spostatisi i soldi e gli spettatori, si sono spostati anche i grandi gruppi dell’intrattenimento, ne sono nati nuovi, e ora c’è semplicemente il caos. Servono 5-6 abbonamenti per poter accontentare tutti in famiglia, seguire la seconda stagione di una vecchia serie, guardare la partita e non perdersi quel film di cui tutti parlano. Il caos è ritornato, e così anche i costi esosi. E in tanti si sono rifugiati, di nuovo, nella pirateria.
Un tipo di attività, assolutamente criminale, che non solo danneggia reti, piattaforme in streaming e TV. Ma anche chi i contenuti che andiamo a guardare in modo illegale li produce. Attori, registi, calciatori, fotografi, scrittori, presentatori, sviluppatori, grafici ecc.
Anche per questo l’Italia si sta muovendo per cambiare la legge. La Camera ha approvato all’unanimità una proposta per inasprire e anche in maniera molto netta le pene per chi distribuisce e chi usufruisce del materiale piratato. Al momento i documenti sono nelle mani del Senato, che dovrebbe comunque approvare il testo. Tra i cambiamenti si parla di garantire all’AGCOM, l’ente che si occupa di queste cose, poteri straordinari per andare a colpire i criminali.
Si legge di un periodo di reclusione fino a tre anni per coloro che vengono colti a distribuire illegalmente materiale piratato. Ma anche chi di questo materiale ne usufruisce verrà colpito in maniera più severa. Chi verrà individuato a guardare contenuti piratati rischia infatti fino ad una multa di 5000 euro. Si prevede anche un cambiamento importante per quanto concerne l’individuazione di chi consuma contenuti illegali. Dovrebbe esserci infatti un passaggio dal modello tramite DNS al tracciamento dell’IP, un codice che identifica esattamente il luogo e la persona che sta consumando la trasmissione in modo illegale. Con questo tipo di approccio sfuggire alla legge sarà quasi impossibile.
Viene discusso addirittura la possibilità dell’invio di una notifica push mentre si sta guardando una partita o un film piratato, con l’utente che viene informato del tracciamento in corso da parte delle autorità. Insomma, è consigliabile abbonarsi ad una piattaforma alla volta e fare qualche sacrificio, piuttosto che cadere nell’illegalità.
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