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Come l’orario di apertura influisce sui risultati SERP di Google

Published by
Valeria Poropat

Nel momento in cui devi organizzare le informazioni che riguardano la tua attività, non solo all’interno del tuo sito web ma anche nel profilo business che Google crea in base ai dettagli che fornisci, tutto può avere una influenza sul modo in cui vieni poi presentato nella SERP.

Alcuni elementi sono facili da individuare mentre altri a quanto pare sono un po’ più sottili nel modo in cui lavorano. Una discussione che si è aperta sul social che una volta chiamavamo Twitter ha permesso di fare finalmente un po’ di chiarezza su uno di questi dettagli: l’orario di apertura.

Google come la vita reale, gli orari e la SERP dei siti collegati strettamente – sos-wp.it

Per comprendere quello che significa in termini di risultati di ricerca cercheremo di guardare la questione sia dal punto di vista di chi esegue una ricerca in qualità di utente sia dal punto di vista di chi è il possessore dell’eventuale attività che si trova a doversi barcamenare con questo sotterraneo valore che rientra nel suo ranking generale. Perché il modo in cui tu guardi alla rete e quindi anche alla SERP è diverso dal modo in cui la rete viene sperimentata dall’utente. E dovendo tu fare da ultimo i conti con l’utente è un esercizio interessante.

L’orario come metrica per i risultati SERP, dove finiscono tutti?

Se nel momento in cui ci stai leggendo provassi a fare una ricerca in cui comprendere anche il tuo sito web e quindi la tua attività potresti scoprire una di queste due situazioni: la tua attività si trova tra i risultati, e magari anche in una buona posizione nella SERP, oppure la tua attività sembra scomparsa nel nulla. Che cosa può essere successo?

Si tratta solo di una questione di orari. Se la ricerca viene effettuata nella fascia oraria in cui una attività ha segnalato di essere aperta per i clienti questa attività viene inserita nei risultati di ricerca mentre se la ricerca viene effettuata in un orario in cui l’attività risulta chiusa questa attività non viene inserita. Si tratta ovviamente di risultati targettizzati come locali. Se per esempio stai cercando una pizzeria è chiaro (chiaro per Google) che vuoi sapere quali sono quelle aperte nel momento in cui stai effettuando la ricerca o comunque in una fascia oraria vicina al momento in cui stai effettuando la ricerca.

Questa distinzione può sembrare un’ingiustizia ma è frutto di un ragionamento logico, anche se è un ragionamento non privo di problemi. Sul social di Elon Musk la discussione che si è aperta sotto il post pubblicato da Joy Hawkins corredato da alcune immagini che mostrano in azione proprio questa distinzione tra attività chiuse e attività aperte. E non si tratta di qualcosa di empirico o di anomalo.

Chiamati a rispondere nella discussione gli esperti di Google attraverso l’account Google Search Liaison hanno confermato che gli orari di apertura sono diventati un segnale più importante per le “query non navigazionali”. Ma nello stesso messaggio viene chiarito che comunque gli orari di apertura sono da tempo parte del sistema di ranking locale e quindi sono uno dei fattori che vanno a influenzare anche le performance nella SERP.

Puoi fare qualcosa?

L’idea che le ricerche locali mostrino nella SERP le attività aperte in un dato momento può sembrare una buona idea anche se, come accennavamo prima, non è priva di problemi. Come fatto notare anche nei messaggi, e come possiamo facilmente immaginare, non sempre le ricerche servono per rispondere ad un bisogno impellente e quindi non sempre escludere alcuni elementi nella SERP in base all’orario può essere utile per l’utente.

Se la tua attività si svolge online probabilmente non hai inserito nessun tipo di orario ma se hai una sede fisica in cui magari chi ti trova online può incontrarti di persona o se la tua presenza online serve come richiamo per un’attività fisica di vendita di prodotti o fornitura di servizi, avrai anche completato i dettagli relativi agli orari per fornire proprio a quegli utenti che vogliono diventare clienti una indicazione su quando possono trovarti.

Ma se nelle ricerche locali l’orario di apertura influisce sull’eventuale apparizione nella SERP, questo significa che rischi di perdere una parte di utenti. Se stai però pensando che la soluzione sia mentire inserendo orari di apertura che coprono le 24 ore sappi che, sempre nella stessa discussione, Google ha risposto proprio a chi paventava il rischio che le attività possano cercare di migliorare la propria visibilità cambiando gli orari di apertura. Nel messaggio di risposta proveniente di nuovo dall’account Google Search Liaison viene sottolineato come questa preoccupazione è stata condivisa con il team ma che non è consigliabile adottare questa strategia perché “il segnale di ranking potrebbe continuare ad essere modificato“.

Perdere potenziali utenti e clienti perché sono nottambuli rispetto alle tue abitudini di lavoro è frustrante ma l’unica cosa che puoi davvero fare è quella di cercare di offrire contenuti ed esperienze validi che possano consolidare la tua posizione a prescindere da quando vengono effettuate le ricerche e cercare per esempio di ampliare la tipologia di contenuti in cui si parla di te e di ciò che fai sfruttando per esempio i forum e le discussioni così come i siti di recensioni pubbliche.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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