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Un ponte spento accende la polemica nella community di WordPress

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Valeria Poropat

Il social che una volta chiamavamo Twitter si è molto di recente animato a causa di un messaggio apparso sul profilo X ufficiale di WordPress che lo scorso 11 gennaio ha festeggiato il compleanno di Matt Mullenweg, il fondatore.

Il messaggio a quanto pare ha aperto una polemica proprio all’interno della stessa community. Non abbiamo qui nessuna intenzione di prendere posizione ma solo di riportare quello che sta accadendo e come si sta evolvendo la discussione sul social, anche perché lo stesso Mullenweg ha risposto ai quesiti lasciati da alcuni membri della community piuttosto irritati.

La community di WordPress e il ponte, perché X si è animato di commenti – (foto Illuminate.org) – sos-wp.it

La polemica potrebbe sembrare infatti del tutto inutile ma per chi ha deciso di dire la sua sul social di Elon Musk tanto inutile non è. La questione riguarda quello che dall’account ufficiale WordPress è stato chiesto ai membri: partecipale al crowdfunding per il restauro delle luci della scultura Bay Light, posizionata sul famoso Bay Bridge di San Francisco, e che da un po’ di tempo è al buio. Una richiesta molto particolare, questo è un dato di fatto, e che ha acceso gli animi. Quali sono le rimostranze degli utenti WordPress che hanno deciso di prendere la parola e come sta rispondendo Mullenweg?

Che ci fa la community di WordPress con un ponte?

Per riassumere la sorpresa di tanti utenti che hanno trovato quantomeno strano che l’account ufficiale di WordPress si aprisse in questo modo a un crowdfunding che riguarda un’opera d’arte in un punto specifico del pianeta, la domanda che molti hanno posto è: che c’entra la comunità di WordPress nel suo complesso con un ponte a San Francisco? C’è poi ovviamente chi chiede perché le luci di un ponte costano 11 milioni di dollari ma questa seconda domanda è una domanda più facile.

Gli 11 milioni di dollari servono a creare un nuovo sistema di LED, per sostituire quelli che ormai, a distanza di oltre 10 anni, si sono rovinati e non illuminano più il Bay Bridge. Calcolando le misure del ponte, 11 milioni di dollari sono una cifra ragionevole per questa opera di restauro, che non è l’equivalente in grande scala del salire su una sedia e svitare la lampadina della cucina. Rispondere invece alla domanda su che cosa possa venirne alla community se si dona al crowdfunding per restaurare un ponte a San Francisco risulta forse più complesso. Ed è per questo che tanti dei commenti di chi si è sentito preso alla sprovvista sottolineano proprio che forse sarebbe stato meglio creare un crowdfunding apposito per dare un contributo ai membri dello stessa community di WordPress. Una delle parole che ritorna più spesso è “inappropriato“. E c’è anche chi sottolinea che forse il messaggio andrebbe cancellato.

Che ci fa la community di WordPress con un ponte

Mullenweg ha deciso di rispondere ad almeno alcuni dei messaggi per chiarire il motivo per cui questo ponte in particolare gli sta a cuore e avrebbe voluto condividere il crowdfunding con altri membri di WordPress. Rispondendo per esempio a un utente che chiedeva “come può essere rilevante in occasione del compleanno di Matt accendere un ponte soprattutto perché l’utente medio WP si trova a migliaia di miglia da San Francisco?”, Mullenweg ha ribattuto sottolineando innanzitutto che di solito non chiede nulla e che si tratta “di un’opera d’arte disponibile al pubblico, visitata ogni anno da milioni di persone che dà un po’ di luce a una città che ha tanti problemi. Sono aperto a idee su come collegarlo meglio!”.

La risposta chiarisce quindi che si tratta del desiderio di qualcuno che ha a cuore un’opera d’arte nella propria città. Un membro di una community che parla ad altri membri. Avrebbe forse dovuto mantenere il messaggio sul proprio profilo e dare istruzioni affinché non venisse fatto riverberare sul profilo ufficiale di WordPress? Forse sì, ma c’è almeno da apprezzare che nessuno nella community si è nascosto e ha poi cancellato il messaggio nel momento in cui hanno iniziato ad arrivare le risposte polemiche.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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