Come chiarito da Google, si è fatto un altro passo avanti per semplificare ulteriormente i risultati delle ricerche e stavolta ad essere rimaneggiati sono i cosiddetti contenuti che riguardano Istruzioni e Domande Frequenti.
Se ti è mai capitato di avere bisogno di un tutorial e hai chiesto a Google è facile che alcuni risultati abbiano attirato subito la tua attenzione. Potrebbe essersi trattato molto facilmente di quei contenuti che hanno ricevuto da Google una veste più accattivante con i cosiddetti Rich Content o contenuti avanzati.
Ma, a quanto pare, questa struttura non è più disponibile se non per un numero estremamente ristretto di contenuti e di siti web. L’esperimento è iniziato nelle versioni mobile di Google ma adesso si sta espandendo anche alla versione desktop. I risultati dei contenuti marcati come Istruzioni o Domande Frequenti non avranno quindi più nessuna veste speciale.
Comunque non per tutti perché, e lo chiarisce sempre l’annuncio ufficiale da parte del blog di Google Search Central, alcuni siti potranno ancora avere risultati avanzati con la vecchia struttura.
Quando si costruisce un sito web può tornare utile aggiungere una serie di dati strutturati e quindi di markup alle cosiddette sezioni Domande Frequenti. Perché queste domande frequenti, che a volte sono legate ad una industria o una realtà mentre altre volte sono magari legate a un argomento, possono essere effettivamente risultati buoni e contenere tutto ciò di cui l’utente ha bisogno.
Ma, probabilmente qualcuno dentro Google deve essersi reso conto di una proliferazione eccessiva di questi markup Domande Frequenti e ha deciso di sfoltire la lista di chi può effettivamente mostrare risultati Google avanzati con questa struttura. Il cambiamento va nella evidente direzione di permettere agli utenti di distinguere fonti ufficiali e fonti che ufficiali non sono.
Ed è proprio per questo che nel post su Google Search Central si chiarisce che “verranno mostrati solo per siti web di autorità sanitarie e governative note e autorevoli“. Di conseguenza tutti gli altri riceveranno il trattamento classico anche in presenza degli specifici markup delle domande frequenti. Lo stesso discorso vale per i markup how to per le istruzioni. Anche in questo caso non sarà più possibile, a meno di non essere una autorità in qualche modo, avere un risultato che appaia come serie di istruzioni.
Nelle prime righe del blog dedicato a questa modifica importante a Istruzioni e Domande Frequenti per i risultati Google avanzati, si legge che lo scopo della modifica e della disattivazione dei markup è “offrire un’esperienza di ricerca più chiara e coerente“.
Visto il lavoro che Google sta facendo anche sul proprio assistente con intelligenza artificiale integrata e sul modo in cui i risultati che le chiacchiere con la sua IA devono apparire, è possibile che questo cambiamento, oltre effettivamente a creare una netta distinzione tra i risultati provenienti da fonti ufficiali e controllate e i risultati da fonti che invece non sono ufficiali, può avere nel futuro a che fare anche con il modo in cui i risultati verranno prodotti e organizzati dall’intelligenza artificiale.
Per ora, nello stesso post, si chiarisce che non va in alcun modo eliminato il markup manualmente e che semplicemente Google, nella ricerca, lo ignora ma non ci stupiremmo se invece un domani venisse chiesto di limitarsi all’uso di alcuni markup proprio perché l’intelligenza artificiale ha bisogno di avere alcune etichette ben chiare. O, come succede, di vedere il ranking dei siti che usano ancora i markup in modo non consono scendere lentamente.
Di certo, se stai pensando di aggiungere una sezione Domande Frequenti o se alcuni dei tuoi contenuti sarebbero potuti ricadere nel markup Istruzioni non c’è necessità adesso di preoccuparti di aggiungere nulla di particolare.
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