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Sai perché i collegamenti ipertestuali su Internet sono blu? C’è un motivo preciso

Published by
Elena Arrisico

I collegamenti ipertestuali su Internet, meglio conosciuti come link, sono tendenzialmente di colore blu. Si è giunti a questo colore per una ragione esatta.

Chiunque abbia mai avuto accesso a Internet almeno una volta nella vita sa, perfettamente, che i collegamenti ipertestuali sul Web sono di colore blu. In informatica, ci si riferisce a un collegamento ipertestuale – conosciuto come “hyperlink” o più semplicemente “link”, in inglese – quando avviene un rinvio da un qualunque documento, immagine o simili su un determinato supporto digitale a un’altra unità informativa.

Scelto il colore blu per i link ipertestuali – SOS-WP.it

Un collegamento ipertestuale, quindi, conduce chi clicca ad altre informazioni. Come detto, però, per poter essere visto dagli utenti questo è, generalmente, di colore blu. Quest’ultimo è il colore standard dei link sul Web nonostante, inizialmente, fosse il nero. Ma come mai? Scopriamo il motivo preciso per cui i collegamenti ipertestuali su Internet siano blu.

Come mai i link su Internet sono blu

Come abbiamo detto, il colore blu è utilizzato per i collegamenti ipertestuali sul Web. Inizialmente, però, veniva utilizzato il nero. Come riportato da Commenti Memorabili, nel 1985, guidati da Ben Shneiderman – professore di informatica dell’Università del Maryland – un gruppo di studenti fecero delle ricerche, comprendendo come i link di un colore che non fosse il nero esercitassero un’influenza sugli utenti.

I link su Internet erano neri – sos-wp.it

Tra i diversi colori utilizzati c’era, ovviamente, il blu: quest’ultimo, infatti, era risultato ottimo per comparire su uno sfondo nero e, al tempo stesso, spiccava su uno sfondo bianco. Proprio tra la metà e la fine degli anni Ottanta, alcuni sviluppatori erano impegnati nel cercare di capire – dal punto di vista del design – quale fosse il colore migliore da poter adottare e il blu – così come dimostrato dalla ricerca condotta da Shneiderman e dai suoi studenti – si rivelò il più indicato per i collegamenti ipertestuali.

Come la storia del Web ci insegna, attorno alla metà degli anni Novanta, il colore blu iniziò a comparire in alcuni software e anche – e soprattutto – sul Word Wide Web con la comparsa di Internet Explorer, il browser sviluppato da Microsoft.

World Wide Web, i collegamenti ipertestuali in blu sos-wp.it

Sin dagli inizi, infatti, Internet Explorer – il browser presente in Windows già dal 1995 – era ricorso all’utilizzo di collegamenti ipertestuali blu. Oggi – dal giugno 2022 – Internet Explorer non è più supportato da Microsoft – sostituito da Microsoft Edge – ma è stato, senza alcun dubbio, uno degli strumenti più utilizzati per la navigazione in Internet, insieme ai suoi “rivali” Mozilla Firefox, Google Chrome, Apple Safari, Opera e Netscape Navigator.

Il colore blu, inoltre, è anche particolarmente adatto in quanto più riconoscibile anche da chi soffre di daltonismo e ha una percezione alterata dei colori. Oggi, ad ogni modo, i link sul Web possono essere anche di altri colori, ma il blu resterà per sempre il colore dei link per eccellenza.

Elena Arrisico

Appassionata da sempre di scrittura, lingue, animali, musica, serie TV e film, mi divido tra questi e altri interessi, cercando di fare delle mie passioni un lavoro e continuo oggetto di studio. Lavoro da anni come web writer e web content editor per alcune testate giornalistiche online. Laptop e smartphone racchiudono il mio mondo, mentre scrivo e divoro musica e serie TV in inglese tra una tazza di tè bollente e una fetta di pizza a casa. Colori, foglie che cadono e gocce di pioggia rendono l’autunno la mia stagione preferita, la magia del Natale mi fa sentire ancora bambina e il mare calma i miei pensieri. Vegan per gli animali, amo infinitamente il mio black dog Rocco. Il tempo può anche passare, ma dentro resterò per sempre una teenager che va ai concerti dei suoi cantanti preferiti!

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