Perché l’algoritmo di Google e i suoi piccoli aiutanti bot trovino interessante il tuo sito WordPress devi organizzare il contenuto in maniera chiara sia per gli utenti sia per le macchine ed è quindi importante sapere quanti Header e di quale tipo inserire.
Ogni volta che arriva un nuovo aggiornamento per Google oppure ogni volta che si registrano cambiamenti nel ranking, come per esempio è avvenuto di recente con la volatilità che si va lentamente assestando dopo settimane di altalena per molte pagine, chi gestisce siti web e pagine WordPress rivede ogni singolo elemento che è stato inserito e che è stato modificato in cerca di quello che potrebbe essere di intralcio a una buona posizione.
In linea generale, quello che Google apprezza di più sono i siti web che hanno una struttura chiara con contenuti che, a loro volta, hanno una struttura altrettanto chiara e di facile lettura. Perché la struttura sia leggibile devi quindi sfruttare tutti i vari elementi possibili: i grassetti, i corsivi, i blocchi per immagini ma anche i tag che identificano gli Header.
Potenzialmente una pagina di un sito WordPress può contenere moltissimi Header di vario tipo ma c’è una domanda che tante volte ritorna: quanti H1 fanno bene a un sito WordPress e quanti H1 sono troppi? A quanto pare Google non ha preferenze sulla quantità ma c’è comunque da tenere presente quel famoso principio di logica e organizzazione.
L’organizzazione di qualunque pagina che si trovi su Internet è pensata perché nel momento in cui i bot di Google arrivano per portare a termine il loro lavoro di indicizzazione dei contenuti questo compito venga portato a termine nel più breve tempo possibile e con risultati possibilmente positivi. Perché tra le tante caratteristiche che deve avere il tuo sito WordPress per avere performance che ti generino risultati, oltre ad essere veloce nel caricamento e rispondere effettivamente alle eventuali domande e alle necessità degli utenti, devono esserci anche contenuti possano essere letti con facilità e interpretati da Google.
Il modo in cui i bot guardano il tuo sito è innanzitutto mirato a comprendere la struttura delle informazioni. E il primo modo per organizzare le informazioni è quello di utilizzare i tag H1, H2, H3 e così via. Avendo un numero progressivo è facile immaginare anche l’importanza che i vari tag H hanno. La regola vuole che, in teoria, il tag H1 su un sito WordPress venga lasciato solo per quello che è effettivamente il titolo che informa sul tema principale mentre gli H2 e gli H3 forniscono informazioni di contorno che vanno ad aggiungersi a quelle espresse nella sezione H1.
Ma quindi, viene da chiedersi, sarebbe sbagliato avere più di un H1? La risposta che David e Tim si sono dati in un nuovo episodio del podcast WP Gears potrebbe a tal proposito sorprenderti. I due esperti di WordPress hanno infatti chiarito come se la pagina su cui stai lavorando per il tuo sito WordPress dovesse avere più di un H1, perché magari ti occupi di due argomenti egualmente importanti, questo non porta in automatico Google a penalizzarti. Ovviamente, e lo ricordano anche i due esperti, avere una struttura chiara è importante e quindi ricordati di utilizzare anche i tag H1, H2, H3 e così via con intelligenza.
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