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Sito e-commerce, cosa sapere per aprire la partita Iva: regime e codice Ateco

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Valeria Poropat

Se hai intenzione di aprire un sito di e-commerce devi ovviamente registrare la tua attività aprendo una partita Iva andando a scegliere anche il cosiddetto codice Ateco, che è quello che identifica l’attività svolta.

Con il moltiplicarsi delle ore che tutti trascorrono su internet, sui social o semplicemente passando il tempo a leggere notizie, aprire un sito di e-commerce può essere un buon modo per far conoscere i propri prodotti o i propri servizi ad un pubblico che è già in rete.

E-commerce e partita Iva, cosa fare per non sbagliare – SOS-WP.it

Ma se da una parte per avere una attività di e-commerce di successo devi conoscere almeno i principali rudimenti del marketing, o affidarti a qualcuno che possa lavorare a questo aspetto per te, dall’altra devi anche fare in modo che la tua attività sia totalmente in regola.

Una attività in regola, che sia fatta online o che sia fatta di persona, prevede in molti casi proprio l’apertura di una partita Iva con un codice Ateco specifico. Quello che devi tenere presente è che cosa vuoi fare con il tuo sito di e-commerce: vendere ciò che produci tu o vendere per conto di altri? Da questa risposta vengono tutte le altre.

E-commerce, dal sito alla partita Iva come muoversi

Se hai deciso di lavorare in proprio e quindi vuoi aprire un tuo sito di e-commerce perché per esempio sei un artigiano e hai deciso che vuoi espandere la tua clientela anche a chi naviga sul web, devi fare in modo che questa tua attività sia in regola. Nel caso in cui tu abbia già una attività fisica non hai bisogno di fare nulla dato che la tua partita Iva è già stata attivata.

Sito e-commerce in regola solo con la partita Iva – SOS-WP.it

Ma se decidi di partire da zero il primo passo è proprio quello di metterti in regola dal punto di vista fiscale. Oltre a decidere il regime tra ordinario, forfettario o semplificato, devi anche trovare un codice Ateco adeguato a ciò che fai. Le due grandi attività che si possono fare con i siti di e-commerce online sono infatti il dropshipping, quando si vende per conto di altri, e l’e-commerce vero cioè quando si vende un prodotto proprio.

Nel caso del dropshipping il tuo codice Ateco sarà 73.11.02 mentre nel caso dello e-commerce puro il codice da inserire è il 47.91.10. Deciso il tuo codice Ateco hai quindi anche deciso come ti muoverai online. Il passo successivo è quello di mettere su effettivamente il tuo sito di e-commerce e in questo caso altre scelte che devi fare sono per esempio la struttura: un sito web one page oppure un sito web classico con home page e sezioni separate?

Anche in questo caso, come per la partita Iva, la risposta viene da quello che ha intenzione di vendere sul tuo sito . I siti one page sono infatti ottimi per chi ha un prodotto da mostrare alla possibile clientela mentre i siti classici con più sezioni sono più comodi se, per esempio facendo dropshipping, si offre una vasta gamma di prodotti diversi alla clientela.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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