Il tuo sito WordPress sembra continuare a ballare la tarantella e a sparire dalle prime posizioni nei risultati di Google Search. Per te c’è forse uno spiraglio di buone notizie.
Per le ultime settimane gestire un sito attraverso gli strumenti di Google, e soprattutto cercare di avere un buon posizionamento, è diventato un po’ come giocare al casinò. Perché, a causa degli ultimi aggiornamenti, alcuni non confermati, all’algoritmo di Google Search la posizione delle pagine e dei siti indicizzati dalla grande G è cambiata con un ritmo pressoché costante. Il che crea parecchio scompiglio soprattutto tra chi si occupa di SEO.
Perché, se per esempio hai adottato una nuova strategia e vuoi vedere i risultati, con la volatilità registrata da tutti gli indicatori dentro Google Search risulta impossibile comprendere davvero se quello che hai fatto ha o meno in qualche modo influenzato la tua posizione. L’ultimo picco è quello che è stato registrato alla fine del mese di giugno, soprattutto per quello che riguarda i siti web con base negli Stati Uniti, ma andando a guardare gli stessi indicatori per il mercato italiano risulta ora che la volatilità è fortunatamente scesa anche se, ed è questo che ti ha fatto fare le montagne russe, c’è stato comunque un movimento molto altalenante alla metà del mese di luglio. Che cosa puoi però ora aspettarti dalle performance del tuo sito WordPress?
Quando il tuo lavoro è quello di costruirti una presenza solida online e cercare in tutti i modi di compiacere l’algoritmo di Google per poter risultare in alto tra i risultati di Google Search di certo gli aggiornamenti che arrivano periodici, di solito tre l’anno, sono sempre momenti molto delicati. Moltissimi siti web, per esempio, stanno solo ora riprendendosi dal famigerato aggiornamento di aprile.
Andando a guardare gli indicatori, per esempio quelli di SEMRush, se si controlla il livello di volatilità dei siti posizionati nel nostro paese si nota che, dopo un paio di picchi preoccupanti intorno al 20 di luglio ora la situazione è tornata nel verde anche se si registra un andamento in salita. La piattaforma lo identifica come cambiamento in atto per moltissimi siti, anche se non si arriva a quello che invece, per il mercato americano soprattutto è stato ribattezzato un Google quake con un livello di volatilità che rimane sopra il nove.
Facendo un confronto con la volatilità di Google Search nei paesi europei il valore sembra costante e si mantiene sotto il sei. Dall’altra parte del mondo, in Australia per esempio addirittura siamo intorno al cinque. La volatilità di per sé può non essere un brutto segnale, se per esempio ti permette di salire, ma è di certo un momento in cui non è possibile valutare obiettivamente se le strategie di SEO stanno o meno funzionando.
Riguardo poi a Google Search e all’algoritmo, da Twitter arriva una sorta di conferma che nel corso di questa estate arriverà anche un altro aggiornamento. A dirlo John Mueller rispondendo ad un utente che gli ha chiesto senza mezzi termini se ci sarà o meno un aggiornamento in estate e l’uomo Google in persona ha risposto: “Sono sicuro che ce ne sarà qualcuno. Musica di countdown“.
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