Quando si costruisce un contenuto quello cui si sta particolarmente attenti sono le regole della SEO. Ma esistono alcune regole che riguardano altri aspetti dei contenuti in maniera indiretta: quelle che influenzano il successo o meno di un sito e quindi del contenitore.
Una domanda apparsa di recente nella community reddit in cui si parla amabilmente di SEO, e in cui ogni tanto si trovano perle di saggezza di Mr. Google in persona, ci permette di fare una riflessione non soltanto sul fatto se il trattino serva o meno e abbia o meno una influenza a livelli di SEO e di performance ma anche su tutti quei miti che riguardano la SEO in cui, volente o nolenti, sembriamo ancora credere.
Fa bene credere in qualcosa. Avere delle regole, sapere che quello che fai è giusto e quello che fanno gli altri no. Ma la realtà, e la spiegazione che John Mueller dà del trattino lo dimostra, è allo stesso tempo molto più semplice e molto più complicata di quello che si vorrebbe credere.
Se ti è capitato di guardare nella barra degli indirizzi quando leggi i contenuti che offriamo ti sarai accorto che il nostro dominio contiene un trattino tra le parole SOS e WP. Come ci vede Google? Una domanda che chiunque decida di aprire un proprio sito web si fa, perché una volta scelto il nome del dominio è complicatissimo modificarlo senza perdere il lavoro fatto, il traffico che si genera, la trazione sugli utenti e il proprio piccolo spazio nella SERP.
Ma scegliere il nome del dominio dovrebbe o non dovrebbe tenere conto del fatto che vuoi metterci un trattino? Google ha in generale più volte ribadito che il trattino viene percepito come separatore di diverse parole. Se quindi per esempio il nome della tua attività, che vuoi sia poi il nome del tuo sito web, è composto da più parole potrebbe essere più comodo aggiungere un trattino tra le varie parole che non produrre uno sproloquiosenzasoluzionedicontinuità.
Un altro di quelli che potremmo definire pro per l’utilizzo del trattino in un dominio è il fatto che si può declinare lo stesso dominio se c’è bisogno di geolocalizzare l’attività. Immagina per esempio di avere intenzione di aprire punti vendita fisici per la tua attività online e di voler dare agli utenti che ti cercano un punto di riferimento localizzato, mantenendo il nome della tua attività ma aggiungendo il luogo in cui si trova il punto vendita. In questo genere di casi potrai per esempio avere il nome della tua attività, che a sua volta potrà o non potrà avere il trattino, con un trattino e la città in cui il punto vendita si trova. Ma, e arriviamo adesso alla domanda che è apparsa sul gruppo reddito in cui si parla di SEO, c’è qualcosa di sbagliato nell’utilizzo dei domini con il trattino?
“Perché le persone non utilizzano tanti domini con i trattini?” Evocato come il nume tutelare della SEO e della logica, John Mueller ha deciso di prendere la parola e rispondere a questa domanda su reddit. La sua risposta inizia con una considerazione che da subito mette in chiaro come si fanno questi ragionamenti: “Prima si pensava che i nomi dei domini con molti trattini fossero considerati (dagli utenti? Oppure da chi fa SEO pensando che gli utenti avrebbero fatto ciò? È passato un po’ di tempo) essere meno seri dato che potevano lasciare intendere che non eri riuscito a prendere un dominio con meno trattini”.
Già da queste prime battute si capisce come, in realtà, tutta la storia del mettere il trattino o non mettere il trattino sia più un fatto di percezione che non un fatto di SEO di per sé. (Anche se la SEO in fin dei conti in parte, ma solo in parte, è percezione). Mueller però elabora ulteriormente il concetto: “adesso ci sono molti domini top-level e quindi ci si fa meno caso.” E in effetti anche questo è un dato di fatto. La raccomandazione di John Mueller è quella di “scegliere qualcosa guardando a lungo periodo … e non essere troppo concentrato sulle keyword”.
Perché le keyword, e quando si parla di SEO sembra si parli solo di loro, sono importanti quando si costruisce la propria strategia ma non sono di certo l’unica cosa su cui ci si deve concentrare. Ed è per questo che Mueller conclude il suo commento in questo modo: “crea qualcosa di realmente fantastico che le persone vorranno cercare per nome. Se c’è bisogno di un trattino nel nome, fallo“. La logica è quindi quella di pensare a ciò che si sta offrendo agli utenti.
L’idea che non si possa fare un dominio utilizzando i trattini è un mito. Ma ci sono altri miti che riguardano la SEO e abbiamo deciso di metterne insieme qualcuno per avere un quadro più generale di tutte quelle baggianate cui tante volte ci aggrappiamo.
Il mito forse è più duro a morire è proprio l’idea che le keyword siano tutto quello su cui occorre concentrarsi, che devono essere ovunque, che tutto deve essere oliato perché queste parole chiave brillino. Ma in realtà è tutto l’opposto. L’algoritmo e il pubblico ormai percepiscono da un chilometro quando i contenuti sono pensati solo per fare buona impressione ai bot e per questo li penalizzano. Un altro mito riguarda il contenuto: vanno costruiti contenuti che hanno senso o solo tanti contenuti?
I contenuti sono importanti, ed è ovvio, ma non devono essere né prodotti in maniera randomica nè essere tutti estremamente lunghi e complessi. Bisogna dare agli utenti quello che gli utenti chiedono e quello che si aspettano, anche nel format, in base a ciò che cercano.
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