Quanto tempo impiega un contenuto ad essere indicizzato su Google? È questa la domanda a cui proveremo a dare una risposta concreta per orientare i vostri contenuti al meglio.
Pubblicate un articolo, viene indicizzato il giorno dopo, ne inserite un altro e richiede sei mesi. Cosa è successo? Dov’è la differenza? Prima di procedere bisogna chiarire che indicizzazione di un sito e posizionamento lavorano in modo differente.
Sicuramente lavorare sulla quantità ma anche sulla qualità offre una marcia in più. Contenuti di un certo tipo che siano efficienti per il lettore e non pubblicati a caso ma anche che offrano continuità permettono di dare rilevanza e popolarità al tempo stesso.
Siti giganteschi talvolta possono avere migliaia di pagine e una pessima indicizzazione, questo spiega perché popolarità e qualità devono viaggiare sullo stesso binario, una non deve essere più veloce dell’altra. Da un lato abbiamo la qualità, che non si deve leggere solo come qualità del contenuto pubblicato ma anche del sito quindi velocità, rapidità di apertura da mobile e da desktop, usabilità, chiarezza, non invasività delle pubblicità. Dall’altra abbiamo la popolarità ovvero quanto quel sito è definito e riconoscibile anche mediante altri fattori che intervengono a supporto come i social.
Gli algoritmi di Google sono vari e lavorano sempre meglio o almeno in modo più stringente. Per determinare la priorità di indicizzazione di un sito valutano in base ad una sorta di test il singolo contenuto e la qualità del sito (web, layout, design, immagini, velocità di caricamento). Questi fattori sono connessi e imprescindibili. Contenuti anche di alta qualità su un sito lento e pasticciato non servono a nulla, viceversa un sito super rapido con prodotti di scarsa qualità non può andare lontano.
Molti sottovalutano però il potere dei social network per accrescere la seconda colonna portante ovvero la fama del sito web. Un sito può indicizzarsi più rapidamente non solo per contenuti e buone prestazioni ma anche quando è oggetto di attenzione sul web. I backlink in questo senso possono dare un’indicizzazione più rapida e un migliore posizionamento nei motori di ricerca quindi è una strategia da considerare sempre. Generano traffico ma aumentano anche prestigio del marchio, ovvero dicono a Google che quel sito è affidabile e genera contenuti di valore.
Per una SEO vincente non va mai dimenticata la parte tecnica, non facile ovviamente perché bisogna intervenire sul codice e sulla struttura, migliorare velocità e lettura dei contenuti ma è sicuramente un elemento da cui non si può prescindere. La struttura del sito, i collegamenti interni ad altre pagine del sito e l’ottimizzazione degli URL sono tre fattori fondamentali. Concludendo, non si può pensare di indicizzare un sito rapidamente senza fare un lavoro capillare di questo tipo, continuando poi sempre ad ottimizzarlo nel tempo in considerazione dei cambiamenti continui di Google e degli algoritmi che potrebbero anche rivoluzionare i parametri da qui a pochi mesi.
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