Non è la prima volta che parliamo degli eventi che si svolgono all’interno della community che tiene insieme WordPress. E questa volta fa particolarmente piacere parlare di ciò che è avvenuto in occasione del WordCamp Torino tenutosi nell’aprile 2023.
Gli eventi WordCamp sono un modo per riunirsi e parlare non solo di WordPress in termini più strettamente tecnici ma anche di tutto ciò che ruota intorno all’informazione, uno dei campi in cui ciò che WordPress produce viene utilizzato più spesso, intorno ai comportamenti degli utenti, intorno alla sicurezza di questi stessi utenti che ogni giorno passano un numero altissimo di ore online navigando tra un sito e l’altro senza neanche magari accorgersi che quel sito è costruito proprio con WordPress.
Nell’evento che si è svolto a Torino c’è stato molto spazio per parlare di molte cose. Alcuni contenuti ci hanno particolarmente colpito.
Il programma della due giorni che si è svolta all’ombra della Mole Antonelliana è stato molto ricco sia per quello che riguarda il lato dello sviluppo di siti attraverso WordPress sia per quello che riguarda la community nel suo senso più largo. A tal proposito, parlando proprio di community, c’è stato un intervento molto interessante cui hanno partecipato Isotta Peira e Francesco di Candia per creare un focus su come la creazione di un ambiente di lavoro diversificato, in termini di risorse umane che hanno background e caratteristiche diverse, può permettere anche uno sviluppo di aziende e business che riescono a guardare al futuro da una prospettiva più solida rispetto a chi si arrocca nel difendere chissà quale propria posizione.
Un altro intervento molto interessante è quello che si è svolto con Sonia Carosella, che si occupa di assistenza clienti e che ha voluto affrontare un tema molto spesso poco presente nei dibattiti: quella sindrome dell’impostore che porta a dubitare delle proprie capacità e, nel caso specifico di Carosella, a sentirsi inadeguati nell’aiutare un cliente che cerca una qualche soluzione ad un problema. Ma, questo è quello che lascia Carosella come idea, tante volte non è avere tutte le soluzioni e tutte le risposte quello che conta quanto riuscire a porsi nei confronti del cliente in un modo che possa tranquillizzarlo e poi aiutarlo.
Terzo intervento molto interessante tra quelli non più prettamente tecnici è quello che ha coinvolto Marco Narzisi e che sia invece concentrato sul problema delle informazioni e delle fake news. Con WordPress che permette a chiunque di aprire un proprio blog, di creare una testata e quindi di spargere ciò che pensa online è chiaro che occorre essere sempre vigili soprattutto per individuare non quelli che attraverso WordPress fanno informazioni indipendente, salutare e necessaria, ma quelli che attraversano WordPress creano invece notizie che hanno il solo scopo di generare profitto e allo stesso tempo portare panico o attirare utenti fin troppo facilmente impressionabili e che rischiano di perdere la bussola della realtà.
Dopo questa rapida carrellata dei contenuti che hanno una valenza più generica, vogliamo segnalarti anche tre dei molti interventi, tutti assolutamente da guardare in realtà, che vanno a lavorare più da vicino su quelli che sono gli aspetti tecnici. È stato per esempio molto interessante l’intervento di Andrea Guarneri che si è concentrato sull’ottimizzazione dei siti web con una serie di consigli per creare quello che lui stesso ha definito “un sito WordPress che spacca il secondo“. SPOILER ALERT: I trucchi si concentrano sulla sezione head.
Altrettanto interessante, soprattutto per chi ha deciso di abbracciare la nuova filosofia di Gutenberg come editor a blocchi, è l’intervento di Stefano Minoia che riguarda la tipografia fluida, ovvero quel sistema che consente al testo di adattarsi più facilmente alle dimensioni dello schermo su cui viene riprodotto. Di particolare interesse è proprio il caveat iniziale da cui parte l’intervento: la tipografia fluida va saputa utilizzare, come qualunque altro strumento, soprattutto quando si pensa alla accessibilità, per esempio, delle persone ipovedenti che hanno bisogno di poter lavorare sulla dimensione del carattere per adattarlo alle proprie necessità.
Se hai sempre pensato di avere qualcosa da dire riguardo la costruzione dei temi l’intervento che fa per te è quello presentato da Maurizio Pellizzone che riguarda proprio la creazione di un tema da zero utilizzando il supporto FSE su WordPress 6.2. L’intervento è pensato per una fascia molto ampia di utenti dato che parte si concentra sullo spiegare come funziona il file theme.json.
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