La velocità sul web è fondamentale. E quando sei WordPress e più del 40% dei siti internet si affidano alla tua struttura, essere veloce e offrire velocità è ancora più importante.
Per questo motivo oggi andiamo a vedere nel dettaglio come nelle ultime versioni della piattaforma sia stata curata proprio la velocità.
Velocità che, come vedremo, si declina in vari aspetti. Perché dietro un sito che appare in un attimo c’è in realtà un lavoro di ottimizzazione a più livelli. Interessante è poi anche guardare ciò che c’è nella roadmap proprio riguardo la velocità.
Quando un sito web è veloce gli utenti sono più rilassati e più ben disposti nei confronti del proprietario. Tu, in qualità di gestore, puoi fare tutta una serie di scelte, di cui parleremo, ma ci sono alcuni elementi su cui non puoi avere voce in capitolo.
Si tratta di tutto ciò che l’infrastruttura che scegli fa al proprio interno, dietro le quinte. Tra i traguardi più di recente raggiunti da WordPress ci sono per esempio quelli nella versione 6.3 e ciò che si è visto nella versione 6.5. Come ricordato sul sito ufficiale, con la versione WordPress 6.3 si è raggiunto un miglioramento pari al 21% nei tempi di caricamento in cui è presente una cosiddetta immagine Hero.
Le immagini Hero o Hero image sono quelle immagini molto grandi e che quindi occupano molto spazio nel sito in cui si trovano e di solito hanno anche un peso ragguardevole rispetto ad altri elementi visivi.
Se per esempio hai scelto per il tuo sito WordPress un tema che si apre con una gigantesca immagine di sfondo su cui campeggia il nome della tua attività, l’immagine di sfondo è una hero image. E dato proprio che si tratta di un elemento molto spesso utilizzato in tanti siti web è un bene che i tempi di caricamento siano stati ridotti.
Un’altra forma di velocizzazione è arrivata invece con WordPress 6.5, che ha reso più veloce il motore che si occupa della traduzione. Una traduzione che arriva più rapidamente e che quindi rende un sito WordPress più veloce agli occhi degli utenti è una traduzione che offre un duplice servizio positivo. Da una parte mostra che chi gestisce il sito è consapevole che non tutto il mondo gira intorno alla sua lingua e dall’altra mostra anche quella che può essere una ambizione internazionale.
Se crei un sito multilingua in cui l’utente ha la facoltà di passare da una lingua ad un’altra, la velocità con cui il sito si ricarica con la traduzione che è stata richiesta diventa importante. Sempre all’interno di WordPress 6.5 è stato migliorato anche il block editor. In questo caso la velocità di WordPress non è una velocità collegata all’esperienza dell’utente in modo diretto. Ma l’influenza.
La velocità in questione è quella di scrittura e caricamento dei blocchi. Si tratta quindi della velocità con cui chi produce e gestisce il sito può lavorare al suo interno. Se il sito può essere aggiornato e modificato più rapidamente risponde meglio anche in caso di piccoli intoppi segnalati dagli utenti finali.
Verrebbe da chiedersi per quale motivo WordPress e il team che lo gestisce si ossessionino a rendere tutto più veloce. Del resto, volendo fare i bastian contrari, c’è già tanta roba che va troppo veloce. Ma nel mondo di internet la velocità è un valore positivo.
Non la velocità con cui magari si passa da un contenuto all’altro sui social senza rendersi conto se quei contenuti sono veri oppure generati da un’intelligenza artificiale o se semplicemente sono delle bugie belle e buone.
La velocità che permette di chiudere in un attimo la distanza tra te e quello che può essere un utente che da ciò che offri può trarre beneficio. Per questo motivo, la velocità di caricamento è tra i parametri SEO che vengono sempre ricordati e messi in cima alle necessità di ogni sito web. Come dicevamo all’inizio, parte del lavoro viene svolto da chi ti fornisce la struttura di partenza ma parte del lavoro devi farlo tu.
Oltre a scegliere la versione più aggiornata di WordPress per poter godere delle novità che riguardano la velocità di reazione dei siti, devi per esempio assicurarti di avere un ottimo servizio di hosting che garantisca al tuo sito la velocità necessaria per rispondere agli utenti. Perché questa velocità influenza direttamente il tuo ranking nella SERP.
Se un utente decide di cliccare su un link che rimanda a un tuo contenuto ma la pagina fatica a caricarsi, quell’utente molto probabilmente non aspetterà di vedere tutti gli elementi comparire sullo schermo ma chiuderà la pagina e passerà ad altro. Questo comportamento segnala a Google che quel contenuto non è buono. Potresti essere, paradossalmente, un vero e proprio punto di riferimento innovativo nel settore in cui ti muovi ma se i tuoi contenuti non si caricano rapidamente rimarrai indietro.
Per questo esistono alcuni trucchi che puoi mettere in campo per dare un po’ più di sprint alla tua presenza online. Tra questi consigliamo di provare il lazy loading. Si tratta di un modo per organizzare il caricamento dei contenuti che si trovano in una pagina.
Dato che quello che gli utenti vedono per prima cosa è la parte alta del sito web, con il lazy loading la parte superiore del sito viene caricata più rapidamente mentre ciò che c’è più in basso viene in un certo senso messo in coda e richiamato a mano a mano che si libera banda. In questo modo il tuo sito si carica comunque nel suo complesso ma rendi l’esperienza degli utenti più veloce.
Oltre a quello che finora è stato fatto per migliorare i tempi di caricamento e la reattività di WordPress come piattaforma e dei siti che ad esso si affidano ci sono altri cambiamenti in arrivo nel futuro. Tra quelli più interessanti c’è per esempio il supporto alle immagini in formato AVIF.
Questo formato è oggettivamente più utile rispetto al formato JPEG. Il formato AVIF infatti è un formato che lavora più rapidamente, generando immagini più leggere. Tutti i principali browser hanno poi già dall’inizio di quest’anno deciso di abbracciare il supporto a questo formato.
Accanto all’allargamento della tipologia di immagini che si possono caricare, nella roadmap per WordPress riguardo la velocità c’è anche una nuova funzione per la compressione e la generazione dei thumbnail, che promette di migliorare l’esperienza degli utenti in caso di server non troppo performanti.
Terzo punto interessante riguarda le performance di caricamento dei temi a blocchi e di quelli classici con un miglioramento, tra le altre cose, del parsing del file theme.json. Da ultimo vale la pena segnalare che il team di WordPress sta lavorando anche per migliorare le fasi di caching delle pagine, in modo da rendere anche queste più scattanti.
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