La piattaforma di WordPress ha visto, soprattutto nell’ultimo periodo, un cambiamento importante con la introduzione massiccia del nuovo editor denominato Gutenberg.
Ma il percorso della piattaforma è ancora lungo per raggiungere quella semplicità di utilizzo che è stata una delle parole d’ordine nell’ultimo evento tenutosi a Torino proprio di recente.
Una semplicità di utilizzo che deve ovviamente essere non solo quella di chi poi i siti web di sperimenta ma anche di chi li deve costruire, avendo a disposizione strumenti che si adattano bene alle realtà semplici e complesse senza risultare per le une eccessive e limitate per le altre.
In questa ottica arriva l’aggiornamento alle cosiddette Data View. Un termine che, come spiegato nella pagina del sito di WordPress che di questo aggiornamento si occupa, identifica le schermate della UI che possono essere riutilizzate per gestire le collezioni.
Collezioni che possono essere, prosegue la spiegazione, composte da template, da post, da tipologia di contenuti multimediali. Basandoci su quello che è il video che accompagna questo post cerchiamo allora di capire quello che ci aspetta e soprattutto quali problemi nascosti la novità delle Data View cerca di risolvere.
Per capire come è stato affrontato il lavoro sulle Data View e soprattutto per immaginare che cosa potremmo avere per le mani quando l’aggiornamento diventerà stabile è interessante cominciare dai principi che stanno animando il lavoro che il team di WordPress sta portando avanti su questa funzione.
Ci sono, e lo ricorda sempre la pagina ufficiale del sito di WordPress, sei principi che animano l’attività. Innanzitutto la presa di coscienza che ogni cambiamento che si fa debba apportare “miglioramenti significativi”.
Quindi non solo una interfaccia utenti più bella ma anche una interfaccia che aiuta a navigare i siti web dietro le quinte, riducendo le perdite di tempo. Il secondo principio è quello di affidarsi al feedback della community più ampia. E questo è un aspetto interessante che è stato anche ribadito da Matt Mullenweg proprio nel suo lungo intervento durante la chiusura della due giorni di Torino.
Altro aspetto con cui si sta lavorando è la retrocompatibilità. Perché di certo è inutile avere uno strumento che funziona solo se si fa tutti l’aggiornamento all’ultimissima versione della piattaforma. È necessario tenere in considerazione che non tutti hanno già fatto l’aggiornamento. E poi c’è l’aspetto della accessibilità.
Ovvero costruire la funzione perché possa essere implementare ed utilizzata anche da quegli utenti che hanno difficoltà o forme di handicap. Gli ultimi due punti con cui si sta lavorando riguardano una esperienza utente che sia la migliore possibile e poi l’idea che anche nella loro prima uscita pubblica le nuove Data View siano utilizzabili all’interno di diverse configurazioni e quindi in diversi editor.
Il nuovo aggiornamento 6.6 di WordPress è previsto a luglio e ci saranno molti cambiamenti nel site editor. E tra gli aggiornamenti c’è proprio la nuova versione delle Data View. Ma in che cosa dovrebbe essere diversa, più accessibile o più facile rispetto al modo in cui adesso si gestiscono i contenuti all’interno di un sito web?
Per rispondere a questa domanda esaminiamo il video che mette nella maniera più fluida possibile a confronto quella che è adesso la dashboard di un sito WordPress è quella che sarà la nuova dashboard con la novità all’interno dell’esperienza delle Data View.
Se utilizzi WordPress ti sarai probabilmente molto spesso trovato a lavorare sul tuo sito proprio dalla dashboard. Il video inizia quindi in una sezione tra le più viste dagli utenti: quella dedicata alle pagine. Quello che è ora visibile nella dashboard è una struttura che sembra facile da usare (del resto ricorda un gestore di file di un qualunque sistema operativo) ma che, per esempio, nella voce Data inserisce anche lo status. È sempre possibile filtrare i contenuti ma averli tutti sotto mano a volte è più comodo.
Il primo cambiamento che si nota con le nuove Data View è per esempio il fatto che il menu si apre senza occupare tutto lo spazio, per lasciare posto alla anteprima della pagina su cui si vuole operare. Cliccando le pagine, l’anteprima si adegua rapidamente. Un esempio interessante è ciò che succede quando qualcosa finisce nel cestino.
Con la struttura della dashboard attuale, se si decide di eliminare qualcosa permanentemente dal sito non si ha modo di vedere nei fatti quale pagina si sta cancellando ma solo il suo titolo. Il cambiamento più grande, però, è quello che riguarda il layout che può assumere una qualunque sezione della dashboard.
Si può infatti avere una struttura simile a quella che è adesso disponibile aggiungendo però, per esempio l’immagine in evidenza, una colonna dedicata allo status del contenuto e la data. Ma si può anche decidere di avere una preview più grande, che si concentra proprio sulle immagini in evidenza, inserendo le informazioni principali a mo’ di didascalia.
In questa conformazione della sezione la struttura delle Data View consente di selezionare il contenuto mettendo una spunta su un apposito campo che appare accanto al titolo. I cambiamenti porteranno, ed è facile intuirlo già da questo breve video, una gestione più facile soprattutto di quei siti web che sono particolarmente complessi.
La comodità di avere sotto mano le immagini in evidenza, per esempio, permetterà di ritrovare i contenuti anche senza dover per forza ricordare il titolo della pagina o del post. E una immagine più in basso nel post mostra il lavoro nella sezione dedicata ai media. Una sezione che consente di avere tutte le informazioni sui file caricati sul sito in un attimo oppure di navigare aggiungendo filtri per tipologia.
Il passo successivo, chiarito in un paragrafo del post dedicato alle Data View, ci permette anche di guardare a quello che è il futuro immaginato da WordPress: “in futuro, potete immaginare una interfaccia più personalizzabile tutta all’interno della stessa attuale struttura di navigazione piuttosto che un’interfaccia simile a wp-admin“.
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