Google+Core+Update%3A+5+errori+da+evitare+per+non+perdere+di+vista+la+tua+strategia+SEO
soswpit
/tutorial/google-core-update-errori-da-evitare/amp/

Google Core Update: 5 errori da evitare per non perdere di vista la tua strategia SEO

Published by
Marco Caccia

Durante un Google Core Update le fluttuazioni nel traffico organico possono spingere a interventi impulsivi che, anziché risolvere, rischiano di danneggiare ulteriormente la strategia SEO.

@pexels

In questo articolo ti mostriamo i 5 errori più comuni da non commettere durante un aggiornamento dell’algoritmo. L’obiettivo è affrontare un Google Core Update con lucidità e metodo, evitando scelte affrettate e mantenendo la direzione strategica nel lungo periodo.

1. Non ignorare i dati reali e gli strumenti di monitoraggio

Dopo il rilascio di un Google Core Update, la prima cosa da fare è guardare i dati reali. Troppo spesso si leggono sul web commenti allarmati basati solao su percezioni personali o ipotesi.

Accedi a Google Search Console e Google Analytics per analizzare impression, clic, variazioni di posizione e pagine più colpite. Solo attraverso i numeri puoi capire se (e quanto) l’update dell’algoritmo ha realmente impattato il tuo sito.

2. Non attribuire ogni variazione al Google Core Update

Un calo di traffico organico può avere molte cause, non solo l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo di Google. Potrebbero esserci problemi tecnici, link rotti, contenuti obsoleti o semplici flessioni stagionali.

Prima di pensare che un Core Update sia il colpevole, effettua una diagnosi completa del sito. Evita di fare cambiamenti drastici sulla base di ipotesi o di eliminarne contenuti in modo impulsivo: è una delle reazioni più dannose a un update.

@pexels

3. Non intervenire con modifiche superficiali o affrettate

Durante un Google Core UpdTE, molti si affrettano a modificare meta tag, titoli o keyword, sperando in un rapido recupero. Ma le “quick fixes” raramente portano risultati duraturi.

Google premia contenuti di valore, pertinenti e ben strutturati. Intervenire solo “in superficie” non basta. L’obiettivo non è ingannare l’algoritmo, ma offrire contenuti realmente utili per l’utente.

Sperimenta modifiche mirate, monitora i risultati e scala solo ciò che funziona. Evita rivoluzioni totali senza una base solida di analisi.

4. Non farti guidare da voci di corridoio

Ogni aggiornamento dell’algoritmo di Google genera un’ondata di commenti, consigli e teorie – spesso prive di fondamento. Non lasciarti influenzare da forum, social o guru improvvisati.

Affidati a fonti ufficiali, come Google Search Central, e a blog SEO affidabili (come questo!). Cerca di comprendere lo scopo dell’aggiornamento, ovvero quali segnali di qualità o aspetti dell’esperienza utente Google vuole valorizzare.

Questo ti permetterà di pianificare interventi coerenti con le reali intenzioni dell’algoritmo, non solo con le sue conseguenze.

5. Non perdere la visione strategica di lungo periodo

Il rischio maggiore nei giorni successivi a un Core Update di Google è dimenticare la strategia complessiva. Troppo spesso si reagisce inseguendo il posizionamento a breve termine, perdendo di vista ciò che conta davvero: contenuti di qualità, fiducia degli utenti, autorevolezza.

Agire in modo misurato e progressivo è la chiave. Analizza i dati, correggi ciò che è debole, ma continua a investire in contenuti evergreen, architettura solida e miglioramento dell’esperienza utente. Sono questi gli elementi che Google continua a premiare nel tempo.

Conclusione

I Google Core Update non devono essere visti come pericoli, ma come opportunità per migliorare. Evitare reazioni impulsive, analizzare con metodo e mantenere il focus sugli obiettivi a lungo termine è la strategia più solida per affrontare ogni aggiornamento.

Ricorda: chi lavora bene e pensa in prospettiva, attraversa gli update senza paura. Google cambia, ma la qualità e la coerenza premiano sempre. Se hai bisogno di assistenza per il tuo blog WordPress, siamo qui per aiutarti: visita la nostra pagina dei Servizi e scopri come possiamo supportarti

Marco Caccia

Recent Posts

Lead nurturing: la guida per trasformare contatti in clienti

Una percentuale alta dei contatti generati non è immediatamente pronta a convertire. Questi potenziali clienti…

9 ore ago

Come sarà davvero il domani dei creatori di contenuti?

Quando si parla di creatori di contenuti online, si pensa soprattutto a quelli che scrivono…

1 giorno ago

Quali canali di marketing usi e quali dovresti provare?

Per riuscire a farti trovare, devi usare tutti i canali di marketing possibili e fare…

2 giorni ago

Uno studio di SemRush ci mostra come “pensano” gli LLM

Gli LLM stanno diventando un nuovo filtro tra utente e contenuti ed è quindi interessante…

3 giorni ago

Dove vanno i tuoi utenti? Il nuovo strumento di Moz che prova a dare un senso alle AIO

Nel panorama delle ricerche che gli utenti fanno ogni giorno, ora si sono inserite in…

4 giorni ago

Cosa ci insegna il blackout di Google che ha mandato la rete nel panico

Sarebbe dovuto essere un giovedì come tutti gli altri, con la prospettiva di un fine…

4 giorni ago