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Il motivo per cui il tuo monitor ti distrugge la vista anche con la modalità scura

Published by
Elena Arrisico

Ci sono molte ragioni per cui la modalità scura del monitor aiuta la vista, ma non abbastanza se non si tengono in considerazione anche altri fattori.

La modalità scura è diventata una delle funzioni più apprezzate negli ultimi anni. Promette, infatti, meno affaticamento visivo, un minor consumo energetico e anche un aspetto più elegante. Eppure, nonostante le aspettative, ci sono persone che continuano a lamentare bruciore agli occhi, occhi stanchi e difficoltà di concentrazione.

Sia che tu stia lavorando su WordPress o leggendo dei documenti, il problema non è la modalità scura ma, più che altro, come il nostro sistema visivo reagisce a luminosità sbilanciate, contrasti e non solo. Scopriamo insieme il motivo per cui il tuo monitor ti distrugge la vista anche con la modalità scura.

Il motivo per cui la modalità scura non ti salva gli occhi: i veri fattori che causano affaticamento visivo

Il monitor può diventare un nemico silenzioso, motivo per cui è necessario sapere cosa succede davvero ai tuoi occhi. Non basta la modalità scura a proteggere la vista, ma ci sono dei fattori che contribuiscono a peggiorare l’affaticamento. Senza alcun dubbio, la dark mode è utile, ma da sola non è abbastanza. Ecco, quindi, il motivo per cui la modalità scura non ti salva gli occhi e i veri fattori che causano affaticamento visivo.

Il motivo per cui la modalità scura non ti salva gli occhi – SOS-WP.it
  1. Contrasto eccessivo tra sfondo scuro e testo chiaro: il testo bianco su sfondo nero potrebbe sembrare riposante, ma genera un effetto per cui la luce chiara si espande e rende, di conseguenza, i bordi del testo meno nitidi. Gli occhi, per questo motivo, devono lavorare di più per mettere a fuoco, soprattutto se si usa un monitor di qualità media. Questo, ovviamente, può portare a lacrimazione e bruciore.
  2. Luminosità del monitor troppo bassa o troppo alta: ci sono utenti che regolano la luminosità in modo scorretto, anche quando attivano la modalità scura. Se la luminosità è troppo elevata, il contrasto aumenta. Se la luminosità è troppo bassa, invece, gli occhi si sforzano. La luminosità deve essere coerente con la luce dell’ambiente.
  3. Poca illuminazione nell’ambiente circostante: lavorare al buio con lo schermo scuro a poco serve, anzi peggiora l’affaticamento visivo. L’ideale è un ambiente moderatamente illuminato.
  4. Frequenza di aggiornamento non adeguata: i monitor con refresh rate bassi – 60 Hz o meno, ad esempio – possono provocare micro-sfarfallii impercettibili, ma costanti. Questi sforzano la vista. Meglio optare, quindi, per monitor più moderni con frequenze più alte.
  5. Distanza, postura e uso scorretto: la dark mode non sarà mai abbastanza se non si è abbastanza distanti dal monitor, se la postura non è corretta e se usiamo il computer senza pause, troppo a lungo. Gli occhi sono costretti a compensare, provocando mal di testa. La distanza ideale è di circa 50-70 centimetri e il bordo superiore del monitor all’altezza degli occhi. Oltre a questo, è importante fare delle piccole pause.

La modalità scura nei monitor è, quindi, molto importante, ma occorre pensare anche ad altri fattori che possono fare la differenza. Scopri anche come usare la modalità scura sul tuo sito WordPress e di più su accessibilità Web e daltonismo.

Elena Arrisico

Appassionata da sempre di scrittura, lingue, animali, musica, serie TV e film, mi divido tra questi e altri interessi, cercando di fare delle mie passioni un lavoro e continuo oggetto di studio. Lavoro da anni come web writer e web content editor per alcune testate giornalistiche online. Laptop e smartphone racchiudono il mio mondo, mentre scrivo e divoro musica e serie TV in inglese tra una tazza di tè bollente e una fetta di pizza a casa. Colori, foglie che cadono e gocce di pioggia rendono l’autunno la mia stagione preferita, la magia del Natale mi fa sentire ancora bambina e il mare calma i miei pensieri. Vegan per gli animali, amo infinitamente il mio black dog Rocco. Il tempo può anche passare, ma dentro resterò per sempre una teenager che va ai concerti dei suoi cantanti preferiti!

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