Perché un sito disordinato non piace nemmeno a Google - sos-wp.it
Quando si progetta un sito e si vuole fare business in modo serio bisogna stare attenti a molti dettagli partendo dalla struttura, perché un sito disordinato non piace ai motori di ricerca, a cominciare da Google.
La presenza online è data dal modo che hanno i motori di ricerca di analizzare i siti e se Google o altri non fanno apparire il tuo è probabile che ci siano dei problemi tecnici che bisogna risolvere il prima possibile perché se un sito non è indicizzato in parole povere è come se non esistesse.
Lo scopo è sempre ottenere una posizione nei risultati, più in alto si arriva e più si ha l’opportunità di ricevere clic dagli utenti, per raggiungere il risultato occorre creare tutte le opportunità affinché il sito possa essere compreso, analizzato, scansionato e indicizzato con facilità. Vediamo come riuscirci.
Quello di cui devi tenere conto è che un sito male organizzato, con problemi tecnici e contenuti confusi penalizza il posizionamento poiché rende difficile la scansione e l’indicizzazione da parte dei bot. Google non ama il disordine, al contrario se hai un sito ben organizzato, veloce e ottimizzato, con uno schema facile da leggere e da navigare è di certo un valore aggiunto poiché sinonimo di una potenziale esperienza utente soddisfacente.
I problemi relativi alla struttura devono essere i primi che devi risolvere, parliamo di blocchi nel file robots.txt, meta tag noindex o reindirizzamenti troppo complessi che rallentano tutto il sistema a partire dal caricamento stesso delle pagine.
Poi devi curare al massimo i contenuti a partire dalla formattazione delle pagine: titoli, elenchi puntati o numerati, link di approfondimento sono di certo un ottimo inizio per ottenere la fiducia dei motori di ricerca. La scrittura è altresì importante, per questo è utile sapere come considera Google i refusi nei testi.
A volte basta solo affidarsi a personale esperto per fare un restyling del sito web su WordPress in poche mosse per eliminare tutti quei problemi tecnici che di fatto ostacolano i bot di Google che non riescono a effettuare una scansione in modo efficace e di conseguenza si ha come risultato quello di essere ignorati.
L’obiettivo è raggiungere più utenti andando al di là della SEO, che pure è importante perché lavorare sulla qualità dei contenuti e sulle ottimizzazioni paga sempre poiché rende il sito autorevole e favorisce contribuisce a ottenere un miglior ranking nei risultati di ricerca.
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