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I segreti nascosti nel logo di Google che quasi nessuno conosce

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Elena Arrisico

Colori, forme e simboli: il logo di Google nasconde dettagli curiosi e decisioni creative che raccontano la filosofia del brand.

Tutti lo conosciamo, perché lo vediamo ogni giorno e più volte al giorno. Si tratta del logo di Google che fa parte, ormai, delle nostre vite. È una delle immagini più riconoscibili al mondo, eppure pochi sono a conoscenza del fatto che si nasconde un’affascinante storia dietro quei colori semplici e quelle sei lettere.

Si tratta di dettagli studiati con cura. Nato negli anni Novanta, il logo si è trasformato fino a diventare quello che è oggi. Scopriamo, quindi, alcuni segreti nascosti nel logo di Google che quasi nessuno conosce.

Tutto quello che non sai sul logo di Google

Come ogni simbolo entrato nella storia, anche quello di Google nasconde curiosità e piccoli segreti di cui pochi sono a conoscenza. Sebbene negli anni sia stato modificato più volte, il suo spirito è rimasto invariato: deve trasmettere semplicità, allegria e un tocco di leggerezza. Ecco, quindi, tutto quello che non sai sul logo di Google e i suoi segreti.

Tutto quello che non sai sul logo di Google – SOS-WP.it
  1. La G non è affatto perfetta: la lettera G non è un cerchio, geometricamente, perfetto, ma presenta delle imperfezioni. Dal design semplice e minimale, la lettera G è, quindi, imperfetta e – secondo quanto rivelato – volutamente per rendere il logo più amichevole e giocoso.
  2. Product Sans è il nome del font: si tratta di un carattere tondeggiante, che è stato progettato per essere leggibile in qualunque dimensione e su qualunque schermo. Quindi, sia da computer che da smartphone.
  3. È stato creato su GIMP: il primo logo di Google venne creato nel 1998 da Sergey Brin, uno dei fondatori dell’azienda e fu creato utilizzando il programma open-source GIMP. Il risultato fu semplice, ma perfetto. Ancora oggi, il logo trasmette apertura e giocosità.
  4. I colori scelti non sono casuali: rosso, blu, giallo e verde trasmettono ottimismo, audacia, sicurezza, chiarezza e affidabilità. Le due G sono blu, la prima O è rossa, mentre la seconda è gialla, la L è verde e la E è, invece, rossa.
  5. I Doodle sono variazioni del logo utilizzate per celebrare eventi o ricorrenze: ne esistono molte versioni diverse per festeggiare ricorrenze, anniversari o festività come il Natale, Halloween, la Giornata della Terra, personaggi come artisti o scienziati o invenzioni e scoperte scientifiche.

Google è una lezione di Branding che continua a evolversi insieme al Web, un po’ accade con WordPress: sempre aggiornato, ma altrettanto fedele alla sua vera essenza. Scopri anche perché Google cambia logo e perché il colore blu domina il Web.

Elena Arrisico

Appassionata da sempre di scrittura, lingue, animali, musica, serie TV e film, mi divido tra questi e altri interessi, cercando di fare delle mie passioni un lavoro e continuo oggetto di studio. Lavoro da anni come web writer e web content editor per alcune testate giornalistiche online. Laptop e smartphone racchiudono il mio mondo, mentre scrivo e divoro musica e serie TV in inglese tra una tazza di tè bollente e una fetta di pizza a casa. Colori, foglie che cadono e gocce di pioggia rendono l’autunno la mia stagione preferita, la magia del Natale mi fa sentire ancora bambina e il mare calma i miei pensieri. Vegan per gli animali, amo infinitamente il mio black dog Rocco. Il tempo può anche passare, ma dentro resterò per sempre una teenager che va ai concerti dei suoi cantanti preferiti!

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