La stanchezza digitale spiegata senza allarmismi - SOS-WP.it
Lavorare nel Web oggi significa gestire strumenti, dati e decisioni costanti, ma la stanchezza digitale è dietro l’angolo.
Si sente spesso parlare di stanchezza digitale, talvolta con toni allarmistici che non aiutano chi lavora ogni giorno con il Web. Esistono professionisti che progettano siti in WordPress, curano strategie SEO, gestiscono e-commerce o creano contenuti. Il digitale non è un problema da evitare ma è, ormai, uno strumento di lavoro indispensabile.
Parlare di stanchezza digitale in modo equilibrato, quindi, vuol dire riconoscere che esiste l’affaticamento, ma che può essere gestito e compreso senza demonizzare piattaforme, tecnologia o strumenti. Quindi, cos’è la stanchezza digitale e perché colpisce chi lavora online? Scopriamo di più sulla stanchezza digitale, spiegata senza allarmismi.
Cos’è la stanchezza digitale per chi lavora nel Web? È utile chiarire cosa si intende per stanchezza digitale in un contesto professionale. Per chi utilizza quotidianamente WordPress, piattaforme di advertising, strumenti di analisi SEO o CMS per e-commerce, la stanchezza digitale non è soltanto qualcosa che accade perché si sta “troppe ore davanti a uno schermo”. Troppe notifiche, troppe decisioni e troppi compiti che richiedono attenzione continua, causando affaticamento cognitivo e burnout digitale. In poche parole, si tratta di una risposta naturale dell’organismo a un’esposizione prolungata a strumenti digitali. I sintomi sono i seguenti:
Le cause sono diverse e combinano diversi elementi.
Si tratta di caratteristiche del lavoro online. Un professionista che si occupa di ottimizzare pagine per la SEO, costruire siti o gestire un e-commerce deve prendere molte decisioni e tutte queste consumano energia cognitiva. La stanchezza digitale, quindi, invita semplicemente a rallentare i flussi di lavoro, definendo le proprie priorità. Ogni venti minuti circa, prova a guardare un oggetto a circa sei metri di distanza per venti secondi, così da riposare gli occhi. Non dimenticare, inoltre, di disattivare gli avvisi non essenziali e di migliorare l’illuminazione e la posizione del monitor per diminuire l’affaticamento posturale. Scopri anche come evitare il burnout quando lavori da casa e i segnali che stai lavorando troppo al computer.
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