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Digital Marketing

Come sapere la difficoltà di una keyword?

Published by
Valeria Poropat

All’interno di una buona strategia per la SEO è importante scegliere le keyword giuste. Ma non tutte le keyword nascono uguali.

Esiste un grado variabile di difficoltà che non è altro che un valore che esprime la difficoltà che potresti incontrare se cercassi di costruire un ranking con una keyword piuttosto che un’altra.

Alcune realtà molto grandi e molto famose possono lavorare, in effetti succede, anche con keyword dai punteggi elevatissimi ma per chi è all’inizio del proprio percorso nella SEO sarebbe bene invece cercare keyword con una difficoltà inferiore. Vediamo quindi come calcolare la difficoltà di una keyword per costruire così la tua presenza online in un modo che ti rappresenti e che non si trasformi in inutili perdite di tempo e di denaro.

Che cosa c’è dietro la difficoltà di una keyword?

La difficoltà di una keyword è disponibile anche solo semplicemente all’interno del Google Keyword Planner. Prima però di passare a vedere da vicino come valutare i numeri che rischiano di diventare solo cifre senza senso occorre fare una premessa.

Tra le molte voci che si trovano quando si cercano dati relativi al traffico generato da una keyword, e di nuovo anche semplicemente all’interno degli strumenti offerti da Google, si può incappare sia nella difficoltà sia nella competitività.

Questi due valori non sono equivalenti e non sono intercambiabili, anche perché vanno a guardare alla stessa keyword ma da punti di vista diversi. La difficoltà è la possibilità più o meno evidente di apparire in una ricerca fatta da un utente utilizzando una keyword. La competitività è invece il livello di competizione che c’è per gli spazi a pagamento relativi a quella keyword.

Se vuoi conoscere quanto è complicato potenzialmente avere un ranking che cresce in maniera organica con determinate keyword devi guardare alla difficoltà. Se stai componendo una strategia di ads a pagamento guarderai la competitività.

La difficoltà serve a ottimizzare le strategie per il ranking organico. Una buona strategia è concentrarsi su quelle che ti riguardano e che sembrano essere un po’ abbandonate. Non devi per forza utilizzare solo keyword a bassa difficoltà, anche perché la bassa difficoltà è un segnale molto preciso, ma puoi mescolare keyword più facili con keyword più difficili cercando di dare agli utenti e all’algoritmo una buona idea di quello che vuoi siano in un certo senso le tue etichette globali. L’importante è avere una strategia solida che costruisca contenuti di qualità, proprio a partire dalle keyword con una difficoltà un po’ più bassa.

Se dimostri all’algoritmo di Google e agli utenti che puoi essere una autorità e un punto di riferimento, lentamente salirai nel ranking anche per quelle keyword che all’inizio ritenevi molto difficili da utilizzare.

Le tue keyword devono essere difficili o facili? – sos-wp.it

Come si misura la difficoltà di una keyword?

I fattori che consentono agli strumenti che per esempio si trovano dentro Google, oppure dentro SEMRush o SEOZoom, di darti un valore sulla difficoltà sono diversi. I primi due sono forse quelli più facili da capire: il volume di ricerca e l’intento di ricerca.

Il volume di ricerca è il numero che ti dice quante persone effettivamente compiono delle ricerche che rimandano alla keyword che vorresti usare mentre l’intento ti dice quali sono le domande che ruotano intorno a quella keyword e che gli utenti si pongono.

Ci sono poi altre metriche che ti aiutano a capire quanto ci vuole, non solo in termini di tempo ma magari anche in termini economici, per avere un buon posizionamento. Tra questi il costo per click, per valutare l’impatto economico della tua possibile strategia SEO. Non devi poi sottovalutare quello che fanno i competitor.

Può essere un buon esercizio controllare se per esempio ci sono delle keyword che gli altri non stanno usando ma che potrebbero essere ottime. Da ultimo devi controllare le tipologie di contenuti che vengono proposti agli utenti in base alla keyword che stai esaminando nella prima pagina dei risultati di Google.

Questo è il modo in cui va affrontata la ricerca delle keyword e come si può iniziare a valutare la difficoltà. Molti strumenti offrono un valore di sintesi che tiene conto di tutte le variabili. Anche se, come abbiamo ricordato in altre occasioni, gli strumenti automatizzati per quanto affidabili non vanno presi come unica fonte di informazione.

Fatta questa premessa proviamo a suddividere i punteggi che potresti ottenere, per sapere quali sono le keyword più basse. Il punteggio di una keyword a bassa difficoltà è di solito tra 0 e 30 mentre la difficoltà media è tra 30 e 60. Keyword che hanno una difficoltà superiore a 60 sono quelle con un volume di ricerca molto alto ma che hanno già una serie di siti web che sono punti di riferimento nel settore relativo alle keyword stesse.

Come accennavamo prima, questi valori devono essere però utilizzati solo come punto di partenza per una tua eventuale strategia e non devono diventare una ossessione. Occorre avere quindi un buon bouquet di keyword con difficoltà variabile.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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