Cosa+puoi+fare+con+un+motore+di+ricerca+programmabile+Google+sul+tuo+sito+WordPress
soswpit
/news/cosa-motore-ricerca-programmabile-google/amp/
News

Cosa puoi fare con un motore di ricerca programmabile Google sul tuo sito WordPress

Published by
Valeria Poropat

Il tuo sito WordPress deve contenere tutte le funzioni e i servizi che possono aiutare gli utenti che ci capitano per caso a preferire ciò che offri rispetto alla concorrenza.

Tra i molti servizi accessori che possono trovarsi sul tuo sito c’è anche un motore di ricerca programmabile. La base puoi costruirla attraverso Google, che offre un servizio gratuito. Ma perché potrebbe servire a chi naviga sul tuo sito un motore di ricerca personalizzato? Cerchiamo di rispondere a questa domanda per valutare l’utilità del servizio.

Sul tuo sito WordPress puoi mettere tutto Internet con Google – sos-wp.it

Cosa è un motore di ricerca programmabile

Per capire se può o meno essere utile seguire la procedura guidata che si trova sul sito di Google Help cerchiamo di capire che cos’è. La definizione più semplice è quella che arriva da Google stesso: “il motore di ricerca programmabile ti consente di includere un motore di ricerca sul tuo sito web per aiutare i visitatori a trovare le informazioni che stanno cercando”.

In questo quindi non è diverso dal motore di ricerca tradizionale. Le differenze sono però importanti. Perché sempre nella pagina in cui ci viene data la definizione, vengono anche indicate le differenze con la ricerca di Google tradizionale. innanzitutto, anche se copre tutto il web, la ricerca personalizzata farà in modo di mettere in risalto i risultati all’interno del sito che viene utilizzato per lanciare la ricerca.

La seconda differenza è che non ci sono i risultati personalizzati rispetto all’utente e, aspetto forse più interessante, può essere ridotto ad una parte molto ristretta di tutto l’Internet. Questo significa che teoricamente potresti anche utilizzare la ricerca di Google come servizio di ricerca interno solo al tuo sito web. In realtà l’idea generale che Google ha in mente con il motore di ricerca programmabile è quello di permettere agli utenti, anche nel momento in cui si trovano all’interno di un sito, di fare comunque ricerche su tutto Internet.

Perché potresti attivare il tuo motore di ricerca personalizzato

Se lo scopo principale del servizio offerto da Google è quello di portare la ricerca all’interno di un sito web, perché dovresti dare agli utenti modo di trovare altrove quello per cui potrebbero essere venuti sul tuo sito? Una domanda assolutamente lecita ma la cui risposta non deve essere preda del panico. L’idea che un utente possa aver bisogno di fare una ricerca esterna a quello che sta leggendo non deve infatti essere vista come una sconfitta dei contenuti che offri.

Sul tuo sito WordPress puoi mettere tutto l’Internet con Google – sos-wp.it

Potresti semplicemente aver fatto venire in mente un’idea e l’utente ha sentito il bisogno di controllare altrove. Mettere a sua disposizione uno spazio di ricerca che copra tutto l’Internet è solo un modo per mantenere l’utente all’interno del tuo sito, anche se sta meditando di lasciarlo. Perché, cambiando di poco la prospettiva della nostra riflessione, se quell’utente ha in mente di cercare qualcosa fuori dal tuo sito, lo farà a prescindere dalla presenza di quello spazio di ricerca che gli offri. Meglio allora che la ricerca si compia all’interno del tuo sito.

Perché puoi per esempio utilizzare i dati riguardo queste ricerche attraverso Google Analytics. Incrociando i dati su ciò che gli utenti trovano sul tuo sito con quello che invece cercano altrove puoi scoprire se ci sono contenuti che mancano, informazioni poco chiare, spazi di marketing in cui ancora non ti sei inserito a dovere. Un utente che ha bisogno di fare una ricerca è un utente comunque attento a ciò che legge, il tipo di utente che devi coccolare.

Se ciò che cerca non è immediatamente disponibile andrà da un’altra parte e devi sapere dove andrà per poter poi creare tu un contenuto che lo mantenga all’interno del tuo sito e aumenti il suo grado di soddisfazione.

Come costruire il tuo motore di ricerca

Google mette a disposizione dei proprietari di siti web quattro offerte diverse, due sono gratuite e due sono a pagamento. Esiste per esempio una versione pensata appositamente per il no profit, che è gratuita e non presenta annunci, ed esiste anche una versione standard gratuita che contiene annunci e che è disponibile per tutti i siti web.

Le versioni a pagamento hanno la caratteristica comune di non avere annunci al loro interno. Ma per essere implementate, al costo di 5 dollari ogni 1000 query, è necessario che il sito sia composto in un determinato modo. Innanzitutto è necessario avere una chiave API da inserire nel pannello di controllo. A prescindere da questi elementi da attivare preventivamente. L’inserimento del motore di ricerca personalizzato da qui è facile come fare copia e incolla.

È infatti sufficiente incollare il codice HTML all’interno del codice sorgente del sito nella posizione in cui vuoi che la ricerca appaia, scegliendo all’interno dei tag <body>. Da ricordare che nel caso tu abbia scelto il layout a due colonne dovrai copiare e incollare in una colonna il codice per attivare il riquadro di ricerca e nell’altra colonna quello per far apparire i risultati. Discorso simile se vuoi un layout che mostri solo i risultati: dovrai incollare lo snippet di codice nella pagina in cui vuoi che poi vengano pubblicati i risultati. Se il motore di ricerca programmabile deve apparire su più pagine ricordati di incollare gli stessi codici all’interno di tutte le pagine in cui vuoi che sia visualizzato.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

Recent Posts

Envato Elements: foto, video, musica e risorse creative per il tuo sito WordPress

Quando si tratta di costruire un sito web ci sono due aspetti che devono lavorare…

17 ore ago

Plugin da aggiornare subito: vulnerabilità pericolosa

Torniamo a parlare di plugin da aggiornare. Stavolta la situazione coinvolge quattro milioni di siti…

18 ore ago

Errore 400: che cos’è e come risolverlo

L'Errore 400, conosciuto anche come "Bad Request", è un codice di stato HTTP che indica…

2 giorni ago

Aggiornamento algoritmo di Google: come si concluderà novembre?

Nel mese di novembre che ormai si avvia a conclusione è stato rilasciato da parte…

2 giorni ago

Pop3 e IMAP: come configurare la posta elettronica col tuo dominio

La posta elettronica è uno strumento ormai imprescindibile in qualunque strategia di marketing ma configurare…

3 giorni ago

Perché siti peggiori del mio si posizionano meglio? Ecco la spiegazione

Su internet si trova di tutto e tu stai cercando idee per i tuoi contenuti.…

4 giorni ago