Non di rado capita che, nell’aprire una pagina web, si visualizzi l’errore 403 forbidden: ecco perché compare e come risolvere il problema
A volte può capitare che, mentre vogliamo accedere a un sito, ci ritroviamo il codice errore 403 o addirittura il 403 forbidden. Dopo vari tentativi di accesso, ad un certo punto molliamo tutto e lasciamo stare le cose come le abbiamo trovate, rinunciando alla nostra ricerca. Non è certo questo lo spirito giusto, soprattutto se si tratta di qualcosa di importante.
Le cause dietro tale problema possono essere diverse, sia lato sito che lato client, e conviene quindi approfondirle per capire anche come risolverlo in maniera piuttosto semplice. Andiamo a vedere la questione nel dettaglio.
La prima domanda, che sorge spontanea, è: che cosa vuol dire errore 403? Come prima cosa dobbiamo sapere che si tratta di un codice di stato HTTP 4.XX e, come tale, è un errore prodotto dal browser dell’utente. In pratica, il server riceve la nostra richiesta di accesso, ma non la autorizza.
Detto questo, le motivazioni dietro a una simile decisione possono essere davvero di ogni tipo. Ad esempio, si può trattare di un problema dello stesso sito oppure può derivare dal cliente. In questo ultimo caso, l’utente starà visitando l’URL di una pagina web sbagliata, oppure ci sono file e cookie scaduti nelle cache del browser.
Come detto prima, potrebbe trattarsi anche di un’impostazione voluta proprio dai creatori del sito web. Infatti, è possibile che vengano limitati non solo alcuni paesi nella visualizzazione dello stesso, ma anche per alcune reti internet oppure specifici utenti. Se, invece, appare la scritta “403 Forbidden” allora vuol dire che l’errore è proprio del sito.
In quest’ultimo caso il tutto è da ricondurre a restrizioni per il file .htaccess del sito, un conflitto tra pagine e cartello con stessi nomi e permessi sbagliati. Oppure, potrebbe mancare il file index o esserci plugin di WordPress non configurati nel modo giusto.
Per risolvere possiamo fare qualcosa anche se non siamo degli esperti nel settore informatico. In primis, possiamo procedere con qualcosa di semplice, come ricaricare la pagina web in cui ci troviamo. Poi, possiamo passare allo svuotamento delle cache e dei cookie del nostro browser oppure, semplicemente, aprire il sito con un’altra rete.
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