Probabilmente sai già per che cosa sta la sigla HTML ma non ti ancora mai capitato di sentire qualcuno parlare di HTML semantico. Si tratta di un elemento che non lavora direttamente sulla SEO di una pagina ma che ha comunque una serie di benefici che aiutano indirettamente anche proprio la SEO.
A trattare l’argomento in uno dei video periodici pubblicati sul canale YouTube Google Search Central John Mueller in persona. Come spesso succede con i video pubblicati da Mueller sul canale Google Search Central si tratta di un video che risponde a una domanda che gli è stata rivolta attraverso Twitter.
Una occasione per parlare di un aspetto della scrittura del codice e della organizzazione dei contenuti dei siti web lato codice che a volte viene ancora non affrontato con la giusta attenzione. Ma che cosa si intende per HTML semantico? Si tratta di una serie di elementi di codice HTML, stabiliti e quindi non a discrezione del programmatore, che aiutano a leggere il contenuto di una pagina guardando il codice.
Verrebbe da pensare che si tratta quindi di una cosa da bot ma è in effetti un aspetto che tanti non curano a sufficienza mentre, e lo sottolinea Mueller, è un modo per migliorare enormemente l’esperienza degli utenti e quindi, di riflesso, aiuta anche la SEO del tuo sito web perché, se hai più utenti hai più traffico e se hai più traffico diventi agli occhi di Google una realtà da premiare. Non è espresso chiaramente ma non è del tutto fuori di luogo pensare che l’utilizzo dell’HTML semantico possa aiutare anche nel futuro presente in cui i motori di ricerca lavoreranno sempre più attraverso le intelligenze artificiali.
Se hai mai guardato una pagina del tuo sito web non per come appare, o per come può essere strutturata utilizzando WordPress ma dal lato codice, andando a guardare quella che è effettivamente la struttura che tiene in piedi i tuoi contenuti ti sarai reso conto che a volte navigare tra le varie stringhe di codice, se non sai cosa stai cercando, può essere problematico.
Un aiuto a navigare meglio ciò che c’è nel codice HTML di una pagina di un sito è proprio quello di ricordarsi di aggiungere elementi di HTML semantico. Gli elementi di HTML semantico sono per esempio quegli elementi che indicano che sta per arrivare un blocco di testo, oppure una immagine, oppure dei link. E potrebbe sembrarti un lavoro inutile, del resto chi è che va a guardare il codice HTML di una pagina in cerca degli elementi quando si può guardare la pagina come è stata caricata dal browser?
Ma è qui che entra in scena l’esperienza degli utenti. Perché non esistono solo utenti che potremmo definire normodotati e tutti coloro i quali fanno per esempio affidamento su sistemi di lettura o trasformazione di testo in audio possono trovare molto beneficio dall’incontrare pagine in cui, all’HTML classico, viene aggiunto qualche elemento di HTML semantico. Per esempio i software text to speech funzionano molto meglio se gli elementi del sito web sono etichettati.
Allo stesso modo gli ipovedenti possono navigare meglio i siti web se è presente qualche pezzo di codice HTML semantico che aiuti i software per la lettura dello schermo a convertire ciò che c’è in audio, per esempio la descrizione di un’immagine. L’HTML semantico permette poi anche di navigare le pagine utilizzando la tastiera, qualcosa che sembra obsoleto ma che invece è utile nel caso di soggetti con ridotte capacità motorie.
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