Google ha annunciato un aggiornamento a quelle che sono le Linee Guida per gli esseri umani che si occupano di valutare i risultati delle ricerche.
Il che in parte risponde, ma solo in parte, a una questione che si era sollevata tempo fa e che riguardava nello specifico la qualità dei risultati che poi vengono offerti agli utenti finali nel momento in cui questi scelgono Google per fare una ricerca online. Parlando dei contenuti specifici che hanno a che fare con il mondo del food e le ricerche qualcuno ha chiesto lumi sul modo in cui l’algoritmo organizza il ranking di questi contenuti e si era sentito rispondere (la discussione si era aperta sul social che una volta chiamavamo Twitter) che alcune questioni erano automatizzate in base a ciò che viene ritenuto generalmente utile.
Ma l’algoritmo funziona e viene affinato anche in base a quelle che sono le valutazioni date da enti esterni che hanno proprio lo scopo di dare i voti. Da qualche parte c’è ancora un po’ di umanità. Anche se questa umanità ha delle Linee Guida da seguire.
L’aggiornamento più grosso nel passato recente riguardo alle Linee Guida di coloro quali hanno come lavoro quello di valutare ciò che gli algoritmi offrono in una serie di ricerche simulate è stato quello del dicembre dell’anno scorso. E in quella occasione c’era stato effettivamente un cambiamento molto importante. Per chi si occupa di navigare seguendo la corrente degli algoritmi di Google esiste infatti un acronimo che è ritenuto stella polare e insieme bussola di tutte le decisioni: EEAT.
Si tratta di un acronimo dietro le cui lettere si nascondono quattro parole chiave: Expertise, Experience, Autoritativeness e Trustworthiness. E ormai siamo tutti abituati all’idea di dover creare contenuti che cerchino di accendere tutte e quattro le lampadine. Ma fino a dicembre dell’anno scorso le lampadine erano tre. Mancava infatti ancora la seconda E, quella relativa all’esperienza. Esperienza che, come spiegato su Search Central Blog, è esattamente quello che si penserebbe: l’esperienza diretta di chi sta costruendo il contenuto che poi viene indicizzato. Questo rientra nella grande idea che i contenuti debbano essere validi per gli utenti nel senso che devono fornire informazioni utili e nella loro forma migliore possibile.
Rispetto al cambiamento che si è verificato l’anno scorso quello di quest’anno è di entità inferiore ma comunque ci permette di andare a spulciare, cosa che andrebbe fatta periodicamente comunque, alcune delle voci che riguardano la valutazione dei contenuti fatta dall’occhio umano. Per abbracciare le novità più recenti, sono stati per esempio cambiati alcuni degli esempi prendendo quelli dalle piattaforme più popolari. Ma forse, anche se viene inserito all’interno dei cambiamenti minori, vale la pena concentrarsi su ciò che è stato fatto per le pagine dei forum. Contenuti che a prima vista forniscono allo stesso tempo informazioni che rispondono in maniera più diretta a quella famosa E che è stata aggiunta ma sono anche luoghi in cui gli utenti, sfuggendo al controllo dei moderatori che non sono onnipresenti, possono cercare di creare inutile allarmismo o spargere notizie false. Eppure vengono inseriti tra i risultati di Google e in qualche modo devono essere valutati. E la sezione 9.3 delle Linee Guida serve proprio a chi valuta i risultati delle ricerche di Google per stabilire se quello che viene proposto è o meno utile.
Ogni volta che l’algoritmo di Google si aggiorna chi gestisce siti web incrocia le dita e spera che l’eventuale tempesta passi il più rapidamente possibile. Non è difficile però immaginare che il lavoro che viene fatto con gli algoritmi è poi soppesato anche alla luce di quello che salta fuori quando i valutatori esterni danno i numeri. E tornando sempre a guardare la sezione relativa alla valutazione dei forum che vengono proposti nei risultati di ricerca, particolarmente interessante è il piccolo paragrafo che riguarda alcune situazioni che vengono definite “sfide“.
Un paragrafo che mostra anche tutti quelli che sono i limiti dell’umano e da ultimo dell’algoritmo. Nel paragrafo si legge infatti “una sfida è dare un voto alle pagine che hanno poca o nulla partecipazione, e / o non ci sono risposte a una domanda aperta”. Ti sarà probabilmente capitato di cercare anche tu risposte sui forum partendo dai suggerimenti di Google e difficilmente sei finito su pagine in cui la domanda non aveva già una qualche forma di risposta. Ma potresti essere finito su pagina in cui la discussione, seppur con qualche buono spunto riguardo quello che ti serviva, è magari in alcuni momenti sembrata finire fuori dai binari.
Quando i valutatori dei risultati controllano gli viene chiesto per esempio di valutare con un Medium le discussioni appena iniziate mentre di abbassare a Low la valutazione di quelle discussioni in cui non vengono date informazioni di valore e anzi ciò che viene scritto può essere potenzialmente dannoso. Questo è un esempio pratico di come i valutatori esterni si trovano a dover navigare in Internet per cercare di fornire feedback che viene utilizzato effettivamente dall’algoritmo. Lo scopo di questi valutatori non è quello di dare un voto ai risultati ma di permettere poi ai sistemi automatizzati di Google di riconoscere quali sono i contenuti che potrebbero risultare utili.
Con la diffusione dei sistemi di intelligenza artificiale generativa che entreranno sempre più nella vita quotidiana, quello che c’è nei forum, paradossalmente rispetto anche ai siti che sono de facto autorevoli, rischia di essere sempre più spesso usato dai sistemi come chatGPT per fornire risposte e qualcuno deve semplificare questi risultati (freschi e frutto dell’Esperienza) perchè anche una macchina possa distinguerli in buoni e non buoni.
Per questo motivo anche se i cambiamenti rispetto a dicembre 2022 non sono molti vanno comunque esaminati soprattutto perché, per quello che riguarda i forum, è la seconda volta che che si occupa di redigere le Linee Guida va a lavorare in queste sezioni specifiche dopo il grande aggiornamento di dicembre 2022. Qualcosa dovrà pur dire.
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