Nella organizzazione degli spazi all’interno del tuo sito costruito con WordPress devi valutare e inserire anche la cosiddetta Pagina Autore.
Si tratta di uno spazio in cui puoi raccontare te stesso e comunicare chi sei e che cosa ti distingue dagli altri, avvalorando anche la sensazione che tu sia un esperto in materia. Perché però la Pagina Autore funzioni e funzioni bene ci sono alcuni elementi da rispettare. Ma prima di vedere quelle che sono le possibili best practice per costruire una Pagina Autore ottimale, vediamo il motivo per cui questo piccolo spazio online è di fondamentale importanza e soprattutto perché lo diventerà ancora di più in futuro.
Una prima riflessione è facilmente mutuabile da quelli che sono i famosi principi che Google utilizza per valutare i contenuti online: i principi E-E-A-T. Ne abbiamo già parlato diverse volte ma è bene ricordare cosa c’è nascosto sotto quelle lettere. Secondo l’ultimo aggiornamento arrivato ormai un paio di anni fa, Google valuta la qualità di quello che c’è online in base a esperienza, competenza autorevolezza e affidabilità. Uno dei modi per dimostrare che sai quello di cui stai parlando è raccontare chi sei in modo tale che si instauri con l’utente un rapporto di maggiore fiducia.
Non c’è niente di peggio che trovarsi con un sito in cui non si ha chiara l’idea di chi sta scrivendo. Ed è questo per esempio qualcosa da ricordare non solo se sei l’unico ad occuparti dei contenuti del tuo sito ma anche se hai qualcuno che ti aiuta. Abbiamo però accennato al fatto che l’importanza di una Pagina Autore costruita bene non potrà che aumentare in futuro. Quando l’intelligenza artificiale diventerà di uso comune e verrà quindi implementata realmente e totalmente nell’esperienza di ricerca di Google verranno valutati i siti anche in base alle informazioni reperibili sugli autori dei contenuti. Per questo motivo devi riuscire a spiccare, in un certo senso, sulla concorrenza.
A riprova dell’importanza di una Pagina Autore sull’argomento è intervenuto tempo fa anche John Mueller di Google Search Advocate con un video su YouTube che ti consigliamo di vedere, anche se potrebbe sembrarti un po’ datato: i principi, per quanti aggiornamenti si possano fare all’algoritmo, sono rimasti immutati. Chiarito quindi i principi per cui è importante raccontare chi sei al pubblico cerchiamo anche di vedere come si può lavorare sulla Pagina Autore, anche se pensi di non avere nulla da dire.
Anche se la pagina in cui racconti chi sei è un luogo particolare all’interno del tuo sito web costruito con WordPress, tieni presente che alcune regole fondamentali non cambiano. Essendo un contenuto pubblicato online dovrai quindi valutarne l’impatto in termini di SEO oltre che di prestigio agli occhi dell’algoritmo e non può essere per questo un contenuto improvvisato o messo insieme senza riflettere.
La prima cosa a cui pensare è quello che vuoi che gli utenti imparino su di te attraverso questo contenuto specifico. Dovrai perciò raccontare un po’ di background, parlando di come sei arrivato a ricoprire la posizione che attualmente occupi senza esagerare con le iperboli ma senza neanche cadere nel tranello mentale di non poterti fare qualche complimento da solo. Per questo motivo è bene mantenersi su un tono piano, che risponda però comunque al tono generale del tuo sito e del tuo brand. Immagina che la tua Pagina Autore sia come il tuo biglietto da visita.
Lo abbiamo detto anche in altre occasioni, ma in realtà questo è quello che devi sempre tenere a mente: non potendo sapere attraverso quale pagina i tuoi futuri utenti e clienti arriveranno sul tuo sito, ciascuna deve essere costruita perché sia la migliore immagine di te. La struttura del contenuto deve poi essere in linea con i contenuti che si trovano altrove e lavorare intorno a qualche keyword.
Uno dei trucchi per scegliere le keyword è quello di metterle in relazione con quello che offri in termini di prodotti o servizi. E del resto sarebbe anche difficile che tu non parli di quello che offri nella Pagina Autore che ti rappresenta. Altri due aspetti da tenere presente sono gli eventuali link interni e l’indicizzazione. Essendo un contenuto che comunque ti rappresenta è sciocco utilizzare il noindex, per esempio. Per quello che riguarda i link interni, puoi decidere di aiutare gli utenti a rientrare in altre sezioni del tuo sito web oppure aiutarli a scoprire chi collabora con te, aggiungendo dei rimandi alle loro pagine o alla sezione in cui racconti il tuo team.
Costruire la tua Pagina Autore è importante e lo abbiamo ribadito ed è per questo che oltre a darti alcuni consigli cerchiamo anche di vedere quelli che possono essere gli errori più comuni e come evitarli prima che si verifichino. In cima alla lista ci sono i titoli fantasiosi e i nomi non reali: la pagina in cui racconti chi sei dovrebbe chiamarsi semplicemente “Informazioni su …” sostituendo ai “…” il tuo nome e cognome. Un nome e cognome che devono essere quelli reali perché sono quelli che gli utenti devono conoscere.
Utilizzare fantasiosi nickname non funziona. Un altro errore che spesso si commette riguarda il testo in sé: hai riletto ciò che hai scritto in modo da individuare ed eliminare gli eventuali errori di battitura, di grammatica o di costruzione del periodo? Una biografia che non è scritta con attenzione trasmette il messaggio errato che non ti interessa ciò che pensa il lettore. Un terzo errore è quello che riguarda gli aggiornamenti. Tutto il tuo sito può invecchiare e quindi anche la tua Pagina Autore può non essere più rispondente a chi sei e a quello che fai.
Soprattutto se aumenti il tuo bagaglio di esperienza e quindi per esempio partecipi a workshop, tieni conferenze, sei coautore di testi o altro, tutti questi nuovi elementi vanno inseriti nella Pagina Autore, non fosse altro che per segnalare a Google che è comunque un contenuto in evoluzione. Quarto errore la mancanza di una qualunque CTA. Il tuo sito deve stuzzicare gli utenti al punto tale da rispondere all’eventuale Call To Action, che può trasformarsi nelle iscrizioni a una newsletter, in un acquisto, nella partecipazione ad un evento organizzato da te. Nella tua biografia non puoi ovviamente aggiungere pagine che riguardano gli acquisti ma puoi per esempio inserire dei link per invogliare i lettori ad esplorare il tuo sito e magari scoprire la guida gratuita che hai pensato per loro oppure instradarli verso i tuoi profili social. Anche se in questa seconda opzione tecnicamente mandi gli utenti fuori dal tuo sito, in realtà li stai comunque tenendo informati e puoi convincerli ad entrare all’interno della tua community.
Ultimo errore molto ricorrente è l’essere troppo concisi o troppo prolissi. Google non guarda con favore i testi troppo brevi ed è per questo che devi trovare il giusto mezzo. 50 parole potrebbero sembrarti sufficienti ma per Google non lo sono. Di contro 800 parole per raccontare chi sei in tutti i dettagli potrebbero essere buoni per Google ma non per un potenziale lettore, che non ha bisogno che tu sali in cattedra. Trova per questo una misura di parole che ti permetta di raccontarti nella maniera più autentica e completa possibile ma senza strafare. Se hai bisogno di aggiungere elementi ma non sai che cosa raccontare di te sfrutta le Call To Action.
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