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Social media coach, una figura ampiamente sottovalutata: a chi può essere utile

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Valeria Poropat

Tra le molte nuove figure professionali che si affacciano grazie alla presenza dei social media conosci di certo quella del manager ma esiste anche il social media coach. Quali sono le differenze?

Con l’esplosione di internet e con il moltiplicarsi delle piattaforme social aumentano anche le possibilità per le aziende di farsi conoscere e di trovare i propri clienti. Ma per poter riuscire nel loro scopo devono trovare gli strumenti più adatti.

La nuova professione del social media coach: cosa fa? – soswp.it

C’è bisogno quindi di conoscere i punti di forza dei vari social e decidere in base a ciò che si vuole offrire alla clientela qual è quello più adatto. Un lavoro che ha a sua volta bisogno che ci sia all’interno dell’azienda qualcuno in grado di fare questo genere di valutazioni. Molto spesso, per ottenere risultati che siano utili alla propria realtà, le aziende, ma anche i professionisti, si rivolgono a una figura professionale nuova ma ormai consolidata: quella del social media manager. Accanto a questa figura professionale si sta però affacciando anche il social media coach. Entrambe le professioni si occupano di lavorare con i social media e con i clienti ma lo fanno con strumenti diversi.

Ti serve un social media manager o un coach?

Per comprendere la differenza della nuova figura del social media coach e perché potrebbe essere utile averne uno è bene partire da quello che questo professionista fa per le aziende e in che cosa si distingue rispetto a ciò che fa un social media manager. Il social media manager è una figura che viene contattata per gestire i profili social e tutto ciò che intorno ai social ruota. Per avere risultati soddisfacenti di solito ci si rivolge a un professionista che viene contattato per una consulenza e che segue dall’esterno la società oppure si cerca di trovare qualcuno all’interno del proprio organico.

Social media coach o manager? Le differenze tra le professioni – soswp.it

Una prospettiva che però funziona bene solo se la società è composta da un numero di impiegati tali da poter trovare qualcuno cui affidare questo compito. Questa la differenza sostanziale con il social media coach. Se si contatta un coach piuttosto che un manager si contatta qualcuno che non si occuperà direttamente di gestire i profili social ma fornirà tutte le istruzioni per poter mettere in pratica in maniera autonoma le tattiche di marketing più avanzate. Questo significa che le conoscenze di base di un social media manager e di un social media coach sono equivalenti.

Quello che cambia è che per diventare un coach occorre anche essere allenati nell’aspetto del training e non solo in quello della realizzazione di un piano. Occorre quindi conoscere quelle che sono le strategie adatte ai diversi social ma non metterle in pratica per un cliente: il social media coach deve infatti insegnare al cliente come muoversi in autonomia rispettando quelli che sono i propri punti di forza per poter così trovare il proprio target audience e quindi generare il profitto che si sta cercando. Una figura che funziona bene soprattutto con le piccole realtà.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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