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Twitter, mossa in favore degli editori: potranno far pagare agli utenti un singolo articolo

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Valentina Giungati

Continua il grande cambiamento di Twitter che ora avanza una novità a favore degli editori, i quali potranno vendere gli articoli.

Twitter ha deciso, nell’ambito di una rimodulazione definitiva dell’uso del social network, di introdurre una vera e propria bomba, forse non troppo vantaggiosa per gli utenti ma di sicuro interesse per il mondo dell’editoria che spesso deve fare i conti con qualche difficoltà.

Gli articoli su Twitter diventano a pagamento (soswp)

Tutti vogliono le notizie, commentarle, condividerle ma nessuno vuole pagare. Questa è una realtà da cui non si sfugge. Nonostante tutte le critiche, gli utenti vogliono informazione ma nessuno sforzo economico per ottenerla.

Twitter cambia per sempre: gli articoli diventano a pagamento

Così Twitter ha deciso e l’annuncio è arrivato proprio dal patron Elon Musk che ha definito questa decisione una vittoria per il pubblico ma anche per i media. In questo modo le persone, pagando, saranno molto più responsabili sul tipo di informazione che desiderano ricevere.

Twitter, rivoluzione in corso (soswp)

Gli utenti non saranno più costretti ad abbonarsi ma dovranno comunque sottoscrivere un singolo pagamento se vogliono consultare delle informazioni. La funzione verrà implementata nel pacchetto generale questo mese e sarà un vero cambiamento di rotta, più forte di quello attuato da Facebook e da ogni altro social network in questo senso. Gli utenti potranno evitare di avere abbonamenti mensili che ora sono proposti da moltissimi giornali a patto di pagare per la lettura di quell’articolo che gli interessa.

Un’idea anche per i lettori occasionali, per chi vuole fare zapping tra le testate senza per questo doversi legare a nessuno ed anche più fluido dal punto di vista economico perché è di sicuro interesse per tutti. Proprio nei giorni scorsi la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, aveva parlato nel corso di un’intervista della libertà di stampa, criticando proprio Twitter e l’operato di Elon Musk.

“Noi difendiamo la libertà di parola” aveva detto, appellandosi alla grande disinformazione che c’è in giro e pronto detto, è arrivato il messaggio di Twitter che con concretezza ha scelto di cambiare un parametro importante. Far pagare l’informazione è il giusto riconoscimento per chi lavora, sempre, ed è anche il modo per tagliare fuori tutte le fake news che ormai abbondano online.

Con la legge sui servizi digitali che ora pone sotto i riflettori tutte le aziende, dai social network a quelle che si occupano di vendita, i colossi del digitale tremano perché non potranno più mascherarsi o evitare di fare determinate azioni a sicurezza degli utenti. Ora per loro è solo il momento di agire altrimenti il Digital Service Act avrà pesanti ripercussioni in caso di non conformità.   

Valentina Giungati

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