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Come sarà WordPress nel 2024? Cambiamenti in arrivo e trend da guardare

Published by
Valeria Poropat

WordPress non è adesso la stessa piattaforma che era quando tutto è cominciato. Ma è chiaro che in questo 2024 ci sono diversi cambiamenti che potrebbero arrivare.

A tal proposito sono molto interessanti da una parte le tre previsioni che Matt Medeiros fa dalle pagine di The WP Minute e dall’altra i trend che invece Tuhin Bhatt vede attraverso il suo pezzo su Intelivita. Abbiamo per questo deciso di guardare a quello che gli esperti pensano sarà, o dovrebbe essere, il futuro della piattaforma su cui sono costruiti la maggior parte dei siti web che si incontrano online.

Il tuo sito di domani sarà diverso, nella filosofia e nel design? – sos-wp.it

Qualunque piccola o grande modifica avrà ripercussioni enormi su tutta la rete e sull’esperienza di moltissimi utenti, non soltanto nella cerchia di chi i siti li progetta e li lancia online. E trattandosi sempre di una piattaforma molto utilizzata, è probabile anche che i cambiamenti che verranno introdotti nel corso dei prossimi mesi saranno guardati da vicino anche dalle altre piattaforme che offrono gli stessi servizi. Cominciamo quindi la nostra rassegna con le previsioni di Matt Medeiros.

Community, intelligenza artificiale e il pannello admin

Nel suo post su The WP Minute, Medeiros riduce a tre le previsioni per il 2024 riguardo WordPress. C’è spazio per l’intelligenza artificiale, non sarebbe potuto essere altrimenti, ma c’è spazio anche per altre considerazioni. Cominciamo però da quello che si potrebbe definire l’elefante nella stanza: il rapporto con l’intelligenza artificiale. Un rapporto però visto con il parametro che contraddistingue proprio WordPress: open source o proprietario?

Finora, questo il punto di partenza del ragionamento di Medeiros, sembra mancare anche dentro Automattic la spinta verso soluzioni di intelligenza artificiale open source. La giustificazione data da alcuni esperti che Medeiros ha intervistato è che il closed source è più veloce e, in sostanza, migliore. WordPress.com utilizza delle funzioni di intelligenza artificiale ma sono soluzioni mutuate da colossi come OpenAI.

Una situazione che entra in contrasto con quell’idea dell’informazione aperta e accessibile e del web pensato per tutti di cui invece Matt Mullenweg è primo sostenitore. La previsione a tal proposito di Medeiros è più una speranza in questo frangente (ma una speranza a cui sentiamo di affiancarci): vedere WordPress abbracciare anche per l’intelligenza artificiale l’idea dell’open source.

Attento a ciò che chiedi però! (foto YouTube/FathomEvents) – sos-wp.it

Un altro aspetto riguarda la community. Una community che dovrebbe entrare nell’ottica che non tutti quelli che costruiscono un sito utilizzando WordPress.org sono contenti di far parte della community ma utilizzano lo strumento per quello che è. Sarebbe di certo positivo se tutti quelli che utilizzano la piattaforma partecipassero poi anche al suo sviluppo e al suo miglioramento ma è importante anche “comprendere che loro (gli utenti non interessanti ndr) potrebbero non essere interessati di lanciarsi nell’aspetto della community”.

Anche perché, ed è qualcosa che non va sottovalutato, come accennato stiamo parlando di una piattaforma che tiene in piedi quasi metà di tutta la rete internet. La terza previsione riguarda una modifica al pannello admin che, questa è l’idea di Medeiros, potrebbe abbracciare la stessa vena creativa del Site Editor e “senza il bisogno dei plugin“. Tutti coloro i quali lavorano ad uno stesso sito costruito su WordPress nel pannello admin vedono le stesse cose. Ma non tutti quelli che lavorano sullo stesso sito WordPress hanno bisogno di tutti i pannelli. Creare una esperienza customizzata per i vari ruoli aiuterebbe a rendere anche l’esperienza dei creatori di contenuti più lineare.

I trend di WordPress per il 2024

Tuhin Bhatt nel blog di intelivita non ci dà delle previsioni su quelli che potrebbero essere i cambiamenti più strettamente realizzati nel futuro su WordPress ma ci dà invece una disamina di quello che vedremo succedere a chi utilizza WordPress e i suoi vari servizi accessori. Un’altra interessante finestra sul futuro da cui vale la pena dare una sbirciata. Tra tutti i trend nominati da Bhatt abbiamo però deciso di sceglierne alcuni che ci sembrano quelli più interessanti nella costruzione di siti web.

Innanzitutto l’integrazione dei chatbot. Mentre Medeiros guarda all’intelligenza artificiale per quello che può fare dentro WordPress, Bhatt guarda all’integrazione dei chatbot con intelligenza artificiale per gli utenti finali. Si tratta di sistemi che vedremo moltiplicarsi, data la loro utilità, e il progresso delle intelligenze artificiali che li gestiscono li renderanno uno strumento sempre più diffuso e sempre più affidabile.

Come costruire un sito WordPress a prova di 2024? – sos-wp.it

Altri due trend riguardano invece il modo in cui i siti web vengono sperimentati visivamente: la parallasse e la modalità scura. La parallasse esiste da sempre ed è quell’effetto ottico per cui, su uno schermo bidimensionale, sembra essere ricreata un’esperienza tridimensionale con elementi posti su diversi livelli che si muovono a velocità diverse e danno quindi l’impressione di trovarsi più o meno lontani da chi guarda. Una feature che può avere effetti dirompenti se accoppiata a una navigazione attraverso i visori VR, per esempio.

Ma se la parallasse può risultare solo un vezzo, diverso è il discorso per quello che riguarda la modalità scura. Molti produttori di device consentono ora di cambiare le impostazioni delle app e dei sistemi operativi riducendo il consumo di energia con le cosiddette modalità scure. Per mostrare di avere a cuore l’ambiente e gli occhi degli utenti sarebbe il caso quindi di cominciare a pensare a inserire anche una interfaccia utente con modalità scura.

Da ultimo vogliamo parlare della ricerca vocale. Oltre a far sì che il sito WordPress che costruisci o costruirai sia accogliente e accessibile al maggior numero possibile di utenti potenziali della rete, potrebbe essere interessante aggiungere un plugin per la ricerca vocale dei contenuti che si trovano all’interno del tuo sito: sempre più utenti, questo è il ragionamento di Bhatt, utilizzano gli assistenti vocali dei loro smartphone e si aspettano (anche solo inconsciamente) di poter avere la stessa funzionalità quando navigano sul web.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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