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Varie

L’effetto ‘Google it’: come la ricerca online ha cambiato il nostro modo di pensare

Published by
Elena Arrisico

Il Web ha ridefinito il modo in cui pensiamo e conosciamo il mondo. La curiosità si adatta ai tempi rapidi della rete, mentre la conoscenza scorre in un flusso costante di dati e contenuti.

Al giorno d’oggi, la conoscenza non è più confinata semplicemente a libri e biblioteche, ma è a portata di click. L’avvento di Internet e dei motori di ricerca – come Google – ha cambiato il modo di studiare, imparare e cercare le risposte alle nostre domande. Il nostro rapporto con l’informazione si è trasformato radicalmente. “Google it” – ovvero “cercalo su Google” – non è più un semplice consiglio, ma un gesto istintivo e quotidiano.

È cambiato il nostro modo di risolvere i problemi e di rapportarci alla conoscenza. La facilità con cui possiamo accedere a notizie, dati e opinioni ha avuto un impatto persino nel nostro modo di ragionare. La conoscenza non è più qualcosa da memorizzare, ma è consultabile in qualunque momento e in costante aggiornamento. Scopriamo, quindi, di più sull’effetto “Google it” e come la ricerca online ha cambiato il nostro modo di pensare.

Come è cambiato il nostro modo di vivere, comunicare, pensare e imparare nell’età della rete

Grazie a Internet, l’informazione è diventata onnipresente e istantanea. La comunicazione non richiede il tempo di una volta perché tutto, appunto, avviene in tempo reale attraverso blog, social network o piattaforme come WordPress. Chiunque può condividere informazioni – sebbene non sia raro incorrere, purtroppo, in fake news da imparare a riconoscere – e l’apprendimento è diventato un percorso multidirezionale. È possibile approfondire vari argomenti in modo immediato, con un accesso costante a una quantità enorme di informazioni.

Come è cambiato il nostro modo di vivere, comunicare, pensare e imparare nell’età della rete – SOS-WP.it

Tutto ciò ha reso il nostro cervello più veloce nel reperire i dati e ha anche modificato il modo in cui strutturiamo un pensiero. Purtroppo, tendiamo a sintetizzare e prediligere delle risposte coincise, ad esempio. Da un certo punto di vista, tutto ciò facilita la risoluzione dei problemi e amplia – senza alcun dubbio – le nostre conoscenze, ma ha un impatto negativo sui processi cognitivi, causando una dispersione dell’attenzione e non solo. La nostra memoria, infatti, riesce a immagazzinare meno informazioni.

Siamo in grado di orientarci tra opinioni e dati, ma – come detto prima – dobbiamo riuscire riconoscere ciò che è autentico. La tecnologia ha avuto un enorme impatto nel nostro modo di comunicare e relazionarci. L’effetto “Google it” ha modificato il nostro modo di pensare, alimentando la dipendenza da motori di ricerca, social, smartphone, tablet e computer. La rete ha ridefinito il nostro modo di conoscere, moltiplicando le possibilità e dissolvendone la consistenza. Troppi stimoli e troppe informazioni. Tutto è a portata di mano, sempre e ovunque, per cui il valore dell’attesa e il piacere della scoperta si sono persi. Scopri anche perché Google si chiama così e cosa cercavano le persone su Google vent’anni fa.

Elena Arrisico

Appassionata da sempre di scrittura, lingue, animali, musica, serie TV e film, mi divido tra questi e altri interessi, cercando di fare delle mie passioni un lavoro e continuo oggetto di studio. Lavoro da anni come web writer e web content editor per alcune testate giornalistiche online. Laptop e smartphone racchiudono il mio mondo, mentre scrivo e divoro musica e serie TV in inglese tra una tazza di tè bollente e una fetta di pizza a casa. Colori, foglie che cadono e gocce di pioggia rendono l’autunno la mia stagione preferita, la magia del Natale mi fa sentire ancora bambina e il mare calma i miei pensieri. Vegan per gli animali, amo infinitamente il mio black dog Rocco. Il tempo può anche passare, ma dentro resterò per sempre una teenager che va ai concerti dei suoi cantanti preferiti!

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