Come+aumentare+il+valore+medio+dell%26%238217%3Bordine+sul+tuo+negozio+online%3A+3+strategie+efficaci
soswpit
/digital-marketing/aumentare-valore-medio-ordine-negozio-online/amp/
Digital Marketing

Come aumentare il valore medio dell’ordine sul tuo negozio online: 3 strategie efficaci

Published by
Valeria Poropat

La tua presenza online si compone di una parte in cui dialoghi con gli utenti e in più hai un negozio online. Per la parte che riguarda la vendita il tuo scopo è quello di vendere il maggior numero possibile dei prodotti o dei servizi che offri.

Ma oltre a cercare di aumentare il numero oggettivo di persone che fanno shopping all’interno del tuo negozio devi anche fare in modo che le persone siano incentivate a spendere un po’ di più ogni volta. Ad aumentare quindi quello che si chiama valore medio dell’ordine, o AOV (Average Order Value).

Esistono diverse strategie già a partire da come è strutturato il tuo e-commerce che ti possono aiutare in questo senso. Quelle che vediamo oggi sono le più facili con cui lavorare e sono quelle che ti daranno anche risultati tangibili più rapidamente.

Guadagna di più con il tuo negozio online – sos-wp.it

Aumentare il valore medio dell’ordine, un carrello più grosso!

Una delle aree su cui lavorare per avere un valore medio dell’ordine più alto per ogni singolo utente è quello di creare delle opportunità per far venire ai clienti voglia di spendere un po’ di più.

Raggruppiamo qui tre tecniche da implementare per avere da subito risultati:

  • la creazione di bundle e pacchetti,
  • la creazione di un programma fedeltà,
  • l’offerta di spese di spedizioni gratuite entro certe soglie.

Cominciamo con i bundle.

Come gestire bundle o pacchetti

Non devi trasformare tutto il tuo negozio in pacchetti di servizi o prodotti ma devi fare in modo che già a partire dalle descrizioni dei singoli prodotti o servizi si venga stuzzicati a cercare quello che può essere il giusto corredo per completare l’esperienza.

È importante però che le offerte che si devono trasformare in pacchetti siano molto chiare sin da subito. Perché se crei dei bundle ma l’utente non è in grado di capire qual è il prezzo finale, che cosa riceve effettivamente e quali sono poi gli obblighi che potrebbe avere nei tuoi confronti è più facile che il carrello venga abbandonato e quindi perdi la possibilità di completare una vendita.

Il bundle può essere costruito come preferisci: puoi lasciare all’utente la libertà di pescare all’interno di una certa categoria, puoi offrire dei servizi aggiuntivi che si attivano in base a quelle che sono le scelte dell’utente, puoi decidere di fare come Amazon che non propone un bundle vero e proprio ma mostra ai clienti che stanno facendo shopping quello che di solito gli altri utenti acquistano insieme all’oggetto che si sta valutando e incentiva all’automatica creazione di un bundle su misura.

Programma fedeltà

Passando invece alla creazione di un programma fedeltà, anche questo è qualcosa che si sperimenta nella vita di tutti i giorni e che quindi puoi implementare facilmente perché i tuoi clienti sanno già come funziona. Non esiste negozio che non abbia una tessera che viene richiesta per raccogliere punti, sconti, promozioni, bollini che poi si trasformano in altro.

Anche nel tuo negozio online puoi creare un sistema di punti fedeltà che, per esempio, sblocca servizi aggiuntivi che altrimenti sarebbero a pagamento. Per mettere in pratica al meglio questa tecnica devi affinare quelle che sono le soglie che puoi creare nel percorso che deve trasformare dei clienti occasionali in clienti fedeli in tutti i sensi.

Imposta soglie per la spedizione gratuita

La terza strategia di cui abbiamo parlato è quella delle soglie per la spedizione gratuita. Anche questo è qualcosa cui tutti, a livello inconscio probabilmente, siamo abituati. Riprendendo Amazon come nostro esempio, esiste una soglia sotto la quale le spese di spedizione sono a carico degli utenti mentre superata una certa soglia diventano gratuite.

Tu non sei Amazon ma non significa che tu non possa rubare un’idea.

Con una premessa: in alcune situazioni l’utente potrebbe decidere di non acquistare quello che offri perché non ha intenzione di spendere più del necessario. E questo sembra un fallimento ma potrebbe non esserlo. Qualcosa che capita molto spesso se il tuo negozio ha fatto una buona impressione e che l’utente potrebbe decidere di sommare diversi bisogni e tornare in un secondo momento per creare un ordine che raggiunga la soglia della spedizione gratuita.

L’importante in questo caso è cercare di mantenere un contatto con l’utente e, meglio ribadirlo, creare da subito un’ottima impressione. Se per esempio incentivi a creare una wishlist o assicuri che il carrello è salvo se ci iscrive avrai modo di inviare mail reminder all’utente e non sparire nel mare di internet.

Fai crescere il valore medio degli ordini per guadagnare di più – sos-wp.it

Come il tuo sito influenza il valore medio dell’ordine

Abbiamo visto le tre tattiche principali che puoi mettere in pratica per cercare di convincere i clienti a spendere un po’ di più e quindi ad aumentare il valore medio del carrello. Ma oltre a creare per esempio un sistema di raccolta punti, soglie per le spedizioni gratuite o altro è importante anche che l’esperienza che gli utenti hanno sul tuo sito sia positiva.

E questo significa innanzitutto che le pagine dedicate ai prodotti devono essere accattivanti, scegliendo un bel tema, ma insieme molto chiare. Se ci sono delle opzioni di personalizzazione queste devono essere elencate nel dettaglio.

Se il prodotto è un prodotto fisico è necessario che ci sia il maggior numero possibile di immagini e anche almeno un video per far sì che l’utente si trasformi in un cliente mentre immagina quell’oggetto all’interno della propria casa e della propria vita.

Tutto questo però deve avvenire con velocità. Il tuo sito deve quindi caricarsi rapidamente e devi perciò mettere in atto tutte le strategie che conosci già per far sì che il tuo negozio online si carichi molto rapidamente e non lasci un utente potenziale cliente ad aspettare troppo a lungo. A partire dall’hosting.

Un utente che non riceve immediatamente il feedback dopo aver cliccato su un link è un utente che potrebbe rapidamente decidere di cambiare sito. E addio carrello.

Oltre ad avere delle pagine prodotto che funzionano, devi anche fare in modo che l’esperienza del checkout sia immacolata. Ogni passaggio deve essere chiaro, non ci devono essere frasi che potrebbero portare a fraintendimenti e tutto deve essere alla luce del sole. Non nasconderti dietro gergo tecnico e asterischi a fondo pagina.

I clienti sono non solo ormai bene addestrati a cambiare idea ma anche a riconoscere quando qualcosa non ha l’aria di essere seria. E in questa pratica del sospetto anche siti legittimi, come il tuo negozio online, rischiano di essere classificati come truffe e di perdere clienti.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

Recent Posts

Strategie SEO sbagliate, questi 2 errori li hai fatti anche tu

Quali sono le tue tecniche per crescere nella SERP? E se fossi caduto vittima di…

11 ore ago

PHP 8.4 è arrivato: quali sono le novità

La nuova versione di PHP 8.4 è stata rilasciata ufficialmente il 21 novembre 2024 con…

1 settimana ago

Come Ottimizzare le Immagini su WordPress Senza Perdere Qualità

Avere delle belle immagini in alta risoluzione sul tuo sito WordPress è uno dei biglietti…

1 settimana ago

Come Proteggere la Tua Area di Login WordPress in 3 Passi

II tuo sito costruito con WordPress potrebbe inavvertitamente essere oggetto di attenzioni spiacevoli da parte…

2 settimane ago

Login WordPress: 3 modi per entrare in WordPress e accedere alla Bacheca

Se vuoi creare un sito WordPress o devi occuparti di un sito esistente, probabilmente ti…

2 settimane ago

Favicon generator: i migliori servizi per creare l’icona del sito

L'immagine del tuo sito web è curata nei dettagli ma non dimenticare che hai bisogno…

3 settimane ago