Il sito WordPress che hai costruito per parlare agli utenti di ciò che conosci non deve essere lasciato a se stesso.
Perché, e ormai è un dato di fatto, molti utenti passano la maggior parte del proprio tempo sui social e non fanno vere e proprie ricerche su internet. Devi quindi avere una strategia che ti permetta di convogliare sul tuo sito anche l’eventuale traffico in arrivo dai social e mantenere allo stesso tempo gli utenti sui tuoi profili, perché scoprono tutto ciò che sai e che puoi fare per loro.
La community che ruota intorno a WordPress ha per questo motivo prodotto tutta una serie di plugin e di widget che puoi utilizzare. Vediamo le tipologie che ti possono tornare utili per inserire in maniera più importante l’aspetto social all’interno del tuo sito WordPress.
Uno dei primissimi modi per migliorare la tua presenza sui social e far crescere così la tua community dentro e fuori il tuo sito WordPress è quello di sfruttare i plugin ai servizi di automazione che consentono di trasformare, per esempio, i nuovi post sul tuo blog in altrettanti post sui social e viceversa.
La produzione di contenuti è l’aspetto più importante e, per questo, dovresti organizzare il tempo che dedichi alla creazione per produrre anche i post sui vari social: testi, immagini, video. Ma oltre a quei contenuti pensati appositamente per i social, può risultare interessante e valido anche rilanciare ciò che pubblichi sul tuo blog.
Gli algoritmi dei social media lavorano premiando quelli che sono i profili più attivi, cioè quelli che pubblicano più spesso e che hanno una attenzione maggiore da parte degli utenti. Usando i plugin di automazione puoi trasformare in pochi click un lungo post sul tuo blog in un’immagine per Instagram seguita da una breve descrizione oppure, lavorando in senso inverso, aggiungere gli ultimi video che hai pubblicato su YouTube nella pagina a loro dedicata sul tuo sito WordPress.
Lo scopo dei tool per l’automazione è quello di creare una cassa di risonanza più grande e quindi andare lì dove i tuoi utenti passano la maggior parte del tempo. Con un buon sistema di automazione otterrai almeno due risultati positivi. Da una parte avrai modo di veder crescere la tua community social in termini numerici e dall’altra ti accorgerai che questa community diventa via via sempre più reattiva anche all’interno del tuo sito WordPress.
Per ottenere un risultato ottimale ricorda però che, nel momento in cui punti alla creazione di una community, dovrai anche essere capace di gestire quella community: il tuo sito dovrà contenere uno spazio per i commenti degli utenti e sui social dovrai stare attento a rispondere alle eventuali domande che ti vengono poste e tenere sempre viva la conversazione.
Oltre a fornire contenuti sul tuo sito che possono essere riproposti sotto forma di post social oppure inserire all’interno del tuo sito uno spazio in cui aggregare i tuoi migliori contenuti social, ricordati sempre che una buona strategia è quella che fa fare parte del lavoro agli altri.
Nel tuo caso, tra i consigli social che devi mettere assolutamente in pratica c’è il ricordarti di permettere nella maniera più facile possibile la condivisione online di quello che c’è sul tuo sito. Anche in questo la community di WordPress ha prodotto ottimi plugin, che aggiungono i pulsanti necessari per condividere contenuti, immagini e video al di fuori del sito su cui si trovano.
E non importa se quel contenuto è già stato pubblicato sul tuo account: se per esempio qualcuno decide di ripubblicare un tuo post su quello che una volta chiamavamo Twitter significa che, senza sforzo, raggiungerai non solo quella che è la tua community ma anche la community che segue l’utente che ti ha trovato abbastanza interessante da essere inserito nel proprio feed. Di nuovo, quello che devi fare è mettere gli utenti nelle condizioni di ampliare la tua cassa di risonanza.
Finora quello che abbiamo visto sono sistemi con cui puoi, usando un termine un po’ forte, riciclare in un senso e nell’altro, spostando i tuoi contenuti dal tuo sito WordPress ai social oppure dai social al tuo sito WordPress.
Questa però è solo parte del lavoro che devi fare per costruire una vera community intorno al tuo brand. Perché quello che succede sui social non è la fotocopia esatta di quello che succede quando qualcuno fa una ricerca online e clicca su un link.
Motivo per cui è importante avere, a monte, una strategia di marketing che riguardi espressamente i social. Perché, su Facebook come su quello che una volta chiamavamo Twitter e su YouTube, gli utenti si aspettano di vedere alcune tipologie specifiche di contenuti piuttosto che altre. E in generale, qualcosa che va tenuto a mente, quasi nessuno sui social ha più voglia di leggere.
Prendendo l’esempio di un post su Instagram, se vuoi davvero che la tua community cresca attraverso i social dovrai modificare il modo in cui parli alla community, trasformando la maggior parte di quello che sarebbe testo in immagini o in citazioni facili da ricondividere. Stesso discorso per il social che ora appartiene ad Elon Musk: difficile che qualcuno presti attenzione dopo le prime 5 o 6 righe.
Ma, ed è un dubbio lecito, tante delle personalità che per esempio parlano di digital marketing pubblicano sui social post molto lunghi eppure sono molto letti. In un certo senso, quelle che noi chiamiamo personalità, possono permetterselo: i loro lunghi post hanno infatti già trovato la loro community e sono destinati a raggiungere altri con gli stessi interessi.
Se sei nella fase di crescita della tua community quello che devi fare è mostrare ciò di cui parli e quindi attirare l’attenzione di chi potrebbe essere interessato a post più lunghi ma anche, allo stesso tempo, cercare di incuriosire nuovi soggetti con una varietà di input.
Tra i sistemi per scoprire quello che funziona e quello che non funziona ricordati di utilizzare i test AB e di monitorare, attraverso i tool appositi, come si comporta la tua community social.
Soprattutto assicurati che corrisponda al target audience che ti sei dato per il tuo sito. Se ci sono delle discrepanze significa che ci sono problemi di comunicazione e che quindi non stai raggiungendo effettivamente quello che è il tuo pubblico oppure che quello che pensi essere il tuo pubblico in realtà non lo è.
In entrambe le situazioni è necessario fare un passo indietro e riassestare l’identikit del tuo utente ideale per poter parlare con lui o con lei.
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