Se la nuova campagna marketing online che hai messo in piedi non decolla, se per quanta attenzione tu abbia messo nei contenuti e nelle immagini delle schede prodotto del tuo sito di e-commerce ancora non ci sono acquisti o semplicemente la tua newsletter non ha il tasso di conversione che vorresti quello che forse ti manca è un po’ di storytelling marketing.
Storytelling è un termine che viene molto utilizzato nel cinema e nella letteratura. Ma storytelling è anche qualcosa che deve rientrare nel marketing e nel modo in cui ti poni nei confronti del tuo pubblico. Marketing può sembrare una brutta parola, perché viene collegata al fatto che si debba per forza vendere qualcosa a qualcuno e farlo cercando di sfruttare tutti i trucchi possibili per convincere l’utente, nel caso del digital marketing, che quello che vede sullo schermo dello smartphone è assolutamente indispensabile.
Ma le storie che devi raccontare non hanno nessun bisogno di iperbole, di parole emotive, di titoli clickbait o altro: c’è solo bisogno che tu racconti chi sei. Questa è l’essenza dello storytelling marketing. Raccontare una storia di cui, di volta in volta, il protagonista è l’utente o sei tu, con il tuo brand. Tutto si riduce ad una questione di fiducia e di creazione di un rapporto autentico (o quantomeno di qualcosa che assomigli ad un rapporto autentico).
Il tuo scopo finale rimane lo stesso, ovvero vendere quello che offri, ma organizzando il tuo marketing intorno allo storytelling, quindi intorno al raccontare chi sei e quello che fai, avrai la serenità mentale di avere attirato utenti che sono effettivamente interessati a quello che sei, quello che fai e quello che vendi e avrai in buona sostanza creato un rapporto più vero con qualcuno che sarà poi più disposto a parlare di te.
Perché non va dimenticato che nel futuro, quando saranno le intelligenze artificiali a rispondere a tante domande, non ci sarà più la lotta per la prima posizione nella SERP ma la lotta per essere una fonte affidabile. E l’unico modo per essere affidabili sarà essere riconoscibili.
Ma questa è un’altra storia.
Torniamo al nostro discorso sullo storytelling marketing e come puoi mettere a frutto le tecniche utilizzate anche dagli scrittori per una comunicazione efficace.
Uno degli ultimi interventi in ordine di tempo che è stato pubblicato su WordPress.TV è stato in realtà registrato a marzo dell’anno scorso durante il WordCamp Entebbe 2023. L’incontro ruotava intorno alla potenza dello storytelling nella comunicazione e a parlare di storytelling e comunicazione è stata Maria Natukunda, esperta del settore. Una delle citazioni che Natukunda ha utilizzato per introdurre il modo in cui dovremmo pensare allo storytelling viene da Michael Margolis: “Le storie che raccontiamo letteralmente costruiscono il mondo . se vuoi cambiare il mondo devi cambiare le storie“.
L’idea quindi è ovviamente quella che la storia che tu racconti ai tuoi utenti è la storia che quegli utenti avranno di te e che racconteranno ad altri. È necessario che sia vera. L’influenza che quello che ci raccontiamo e quello che raccontiamo agli altri si genera su noi stessi e sul prossimo è stata oggetto di moltissimi studi ed è stato scientificamente dimostrato che quelle persone che hanno un’attitudine positiva nei confronti della propria vita, e anziché raccontarsi di tutto quello che non va si concentrano su quello che funziona, hanno una vita migliore.
Ma oltre ad avere una vita migliore raccontano anche una realtà migliore agli altri, che a loro volta ne restano contagiati positivamente. Questo significa che lo storytelling nel marketing, e nella comunicazione in generale, ha un impatto che non va preso sotto gamba. Perché la tua storia abbia successo (e quindi un utente si convinca a comprare ciò che offri), la costruzione della tua campagna e lo storytelling marketing che metti in atto devono andare a toccare le corde giuste.
Prima di passare a vedere quello che puoi fare per migliorare la tua comunicazione online facciamo una riflessione: quanto pensi sia facile creare uno spot pubblicitario o una campagna marketing per una qualunque delle aziende che producono lingerie femminile? E quanto pensi che sia complicato invece costruire una campagna di marketing su un’azienda che produce aspirapolvere?
Ad un occhio esterno potrebbe sembrare che, potendo stuzzicare l’attenzione di un pubblico vasto con la lingerie, la campagna di questi brand si scriva da sola mentre chi è costretto a trovare storie interessanti intorno ad un aspirapolvere faticherebbe non poco. Ma in realtà, e questa è una riflessione fatta anche da Vanhishikha Bhargava su Storychief, la difficoltà nel creare una storia intorno ad un prodotto viene solo dal fatto che si pensa che tutte le storie debbano essere uguali.
Tutte popolate dagli stessi personaggi, con gli stessi problemi e le stesse soluzioni. Ma dove lo storytelling marketing funziona davvero è nel creare una situazione, e quindi una storia, in cui il prodotto di cui si cerca di parlare produce un risvolto positivo nella vita del protagonista (in cui l’utente deve ritrovarsi). Come per qualunque buona storia hai quindi bisogno di un protagonista, di un problema di una soluzione. Il modo in cui questi tre elementi si mescolano nel frullato che poi dà vita alla tua campagna di marketing è lo storytelling che decidi di adottare. Non devi per forza quindi vendere lingerie per essere interessante. Devi essere tu per essere interessante.
Abbiamo più volte ribadito il concetto che nello storytelling marketing racconterai il prodotto che offri o il servizio che metti a disposizione degli utenti e lo farai attraverso una storia. Una storia in cui il protagonista è qualcuno con cui l’utente si relaziona e in cui si rispecchia, che ha un problema la cui soluzione si ritrova nel tuo prodotto. Ma anche se il protagonista della storia che andrai a costruire non sei tu in realtà tu sei ovunque in quello che fai e in quello che racconti.
Per questo motivo, perché la tua campagna funzioni e lo storytelling lavori per te devi avere chiaro qual è il modo in cui vuoi presentarti: un brand amichevole e alla mano? Un brand per cui la giacca e la cravatta sono un must? Un brand che non ama troppo scherzare? Un brand affidabile in ogni situazione? Tutto quello che tu vuoi trasmettere del tuo brand deve entrare nello storytelling. Come dimostrato dal cinema e dalla TV anche se la storia di Cappuccetto Rosso la conosciamo tutti ci sono infiniti modi in cui declinarla e riscriverla e tu devi raccontare la tua versione.
Il tono e il modo in cui scriverai la tua storia sarà il modo in cui il tuo brand verrà percepito e le due cose devono essere entrambe positive per te. Trattandosi di una campagna di marketing è importante che tu abbia chiaro non solo chi sei ma anche con chi stai parlando. Conoscere il tuo target audience, e lo abbiamo ribadito più volte, è fondamentale perché il marketing funzioni. E non devi avere neanche paura di restringere la nicchia di chi potrebbe essere interessato a quello che offri: meglio 5 clic da 5 persone effettivamente interessate a ciò che compri che non 100 clic fatti da persone che hanno incontrato per caso quello che vendi ma che poi sono uscite dal tuo sito alla velocità della luce perché non erano interessate.
Abbiamo parlato di cosa puoi fare e di come costruire la tua esperienza raccontata. Facciamo però un esempio: un brand tra i più noiosi forse mai esistiti che però ha creato un vero e proprio vocabolario di storie e per il cui storytelling marketing funziona alla stessa velocità dello Shinkansen?
Ikea.
Vendere mobili, che tra l’altro si montano a casa con tutti i problemi e le frustrazioni annessi, non dovrebbe essere un’attività entusiasmante eppure i negozi del colosso nordico dell’arredamento sono sempre pieni di persone entusiaste di trasformare la loro casa con quattro viti a brugola. Come è successo?
Per rispondere guarda con attenzione come lo storytelling viene utilizzato nel marketing Ikea: ci sono persone reali che si muovono in ambienti plausibili con problemi quotidiani in cui i prodotti del brand svedese aiutano verso la soluzione. E uscendo appena un po’ dalla prospettiva del marketing per il digitale ma rimanendo nell’ambito dell’esempio di Ikea prova a fare un giro in un negozio: esperienza di marketing definitiva.
Tu in qualità di persona entri in un mondo in cui Ikea costruisce piccole capsule di vita quotidiana e in cui puoi immaginarti mentre vivi la tua vita senza doverla per forza stravolgere. Il tuo scopo è quello di lavorare come Ikea: costruisci un mondo che ruota intorno all’utente in cui tu racconti la tua storia a parole tue.
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