Ogni campagna in Google Ads è funzionale allo scopo se vengono adottati gli elementi che rendono la strategia efficiente, con piccole modifiche potrete ottenere subito un picco nelle vendite.
Che si tratti di un business agli esordi, di una variazione legata ad una nuova strategia o al passaggio a nuovi sistemi bisogna avere l’occhio lungo e pianificare campagne adeguate allo scopo, orientate alle vendite ma anche ad attrarre i clienti e finalizzare l’acquisto.
Spesso i profitti non sono significativi, nonostante tutti gli sforzi profusi. Questo vuol dire che c’è un problema, qualcosa che non funziona e che fallisce nel momento in cui bisogna effettuare la conversione. Molte visualizzazioni e magari poche vendite oppure una campagna che non fa appeal sugli utenti, cosa fare?
Per una strategia in Google Ads è importante procedere per prove ed errori, ciò che vale e funziona per un business potrebbe non funzionare per uno diverso. Quindi non c’è da preoccuparsi ma solo capire come ottimizzare le vendite.
Il primo elemento chiave in questo senso (ovvero in grado di determinare l’80% della strategia totale) è la campagna quindi immagine e prezzo del prodotto. La prima cosa da fare è lavorare sulle immagini poiché spesso non sono appropriate, coinvolgenti oppure utili allo scopo. Come si effettua l’analisi per parole chiave bisogna anche fare uno studio apposito per le foto. Concentrarsi su qualcosa che stuzzichi subito l’attenzione non richiede investimenti eccessivi e può essere fatto subito, con grandi potenzialità future.
La seconda questione riguarda il prezzo nel feed. Tutti vogliono risparmiare, quindi abbassare anche leggermente il costo prodotto ad esempio di 2 euro (sempre in base al tipo di prodotto in vendita e al margine di guadagno che deve essere proporzionato) può stimolare gli utenti con una conversione migliorata fino al 50% in più.
Una strategia vecchia come il mondo che funziona sempre, sempre relativamente al prezzo finale, è modificarlo per attrarre l’occhio dell’utente. Gli studi dimostrano che una modifica leggera al prezzo finale comporta per il venditore una perdita irrisoria ma attira molto più l’attenzione. Scegliere di vendere a 7.99 euro oppure a 0.67 centesimi fa la differenza. Anche solo per 1 centesimo, a parità di qualità e caratteristiche, le persone sceglieranno sempre quell’elemento che li convince di un effettivo risparmio. Sono questioni psicologiche da sfruttare.
In generale resta valido il concetto di posizionarsi correttamente in base alle parole chiave quindi lavorando sempre su questo aspetto con una questione in divenire e non finita perché la concorrenza può cambiare nel tempo anche quando vi siete posizionati primi in un mercato di nicchia con poche alternative.
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