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Sublime Text: L’editor di codice elegante e funzionale

Published by
Valeria Poropat

Quando si lavora con un qualunque linguaggio di codice, riuscire ad avere uno strumento che aiuti nella gestione del codice e nella modifica è importante.

Sublime Text è uno dei più famosi editor di codice che esistono e, come vedremo, i motivi sono molti.

Dopo una panoramica di tutto quello che puoi fare con Sublime Text, vedremo anche come integrarlo se decidi di modificare o produrre stringhe di codice da implementare poi all’interno del tuo sito WordPress o se decidi di cominciare a costruire plugin e temi per la grande community di cui fai parte.

Che cos’è Sublime Text e come funziona?

Per moltissimo tempo, e in effetti c’è chi ancora lo fa, scrivere e modificare codice è stata un’attività svolta con uno dei pezzi di software più facili da rintracciare all’interno di qualunque PC a prescindere dal sistema operativo: l’editor txt.

Una schermata che tutti i programmatori conoscono! – sos-wp.it

Perché in teoria per lavorare con il codice, con qualunque lingua di codice, tutto quello di cui c’è bisogno è uno spazio in cui scrivere, seguendo le regole della sintassi di quello specifico codice.

Ma è chiaro che nel tempo si sono aggiunti nuovi strumenti che consentono di velocizzare la scrittura ma soprattutto la revisione del codice, di lavorare con un feedback che arriva quasi in tempo reale e quindi di poter avere un codice migliore.

Tra gli strumenti più famosi c’è proprio Sublime Text.

Sublime Text è un editor che mette i developer nelle condizioni di lavorare avendo a disposizione una serie di strumenti che rendono la scrittura e la modifica più veloci e più efficaci.

L’editor è al momento disponibile sul suo sito ufficiale nella versione 4 che contiene una serie di novità di cui vale la pena parlare.

C’è per esempio il supporto nativo per i nuovi chip Apple Silicon e per l’architettura Linux arm64, il che consente quindi di lavorare su una gamma più ampia di macchine.

Ci sono poi alcuni miglioramenti all’interno del software, tra cui una organizzazione più reattiva delle tab che possono ora essere anche selezionate in gruppo. All’interno di Sublime Text, come vedremo, è infatti possibile aprire più di un file e lavorare quindi contemporaneamente su più parti che devono per esempio dialogare tra loro o che devono avere in comune alcuni elementi o, ancora, che si citano a vicenda con riferimenti incrociati.

Anche l’interfaccia utente nella versione 4 è stata migliorata e c’è la possibilità di attivare la modalità scura con in più nuove funzioni adattive sia su schermi Windows sia su Linux. Tra gli aggiornamenti però più interessanti c’è il lavoro con il motore per la sintassi che è stato rivisto e migliorato e che è in grado di gestire tutta una nuova gamma di definizione di sintassi senza utilizzare però troppa memoria.

Allo stesso modo l’API è stata aggiornata alla versione di Python 3.8, mantenendo però la retrocompatibilità con tutto quello che era disponibile nella versione Text 3. Da ultimo è stato aggiunto il nuovo supporto ai linguaggi di programmazione che stanno ora prendendo piede. Tra questi il TSX e il JSX.

Ma se questa è la prima volta in cui ti interfacci con Sublime Text è difficile notare i cambiamenti. Vediamo quindi quello che può tornarti utile sapere nel momento in cui vuoi utilizzare questo editor per il tuo codice.

Sublime Text è ottimo per chiunque scriva

Tante delle funzioni che si trovano all’interno di Sublime Text sono utili per chi sviluppa codice. La organizzazione interna del software, però, potrebbe essere d’aiuto anche se non ti occupi di scrivere codice ma comunque ti occupi di scrittura.

Vedremo per esempio come l’organizzazione dei progetti e la gestione dei file aiuti anche chi scrive contenuti.

Ma andiamo con ordine. La prima cosa da fare è scaricare dal sito ufficiale il file di installazione. Ed è importante sottolineare che questo software non è gratuito. Viene distribuito nella forma dello shareware.

Significa che se vuoi sfruttare appieno tutto quello che ha da offrire devi chiaramente pagare per una licenza. Le licenze hanno un costo variabile a seconda se si tratta di licenze per uso personale (99 dollari l’anno) e licenze per aziende (da 65 dollari l’anno per utenza).

In teoria è anche possibile continuare ad utilizzare il software come se fosse free ma dopo un certo periodo di tempo aprire il software significa trovarsi davanti con il pop-up che ricorda come si effettua l’acquisto di una licenza, qualcosa che dovresti comunque valutare se utilizzi il software in maniera intensiva!

Chiarito questo primo punto, vediamo come si può lavorare all’interno di Sublime Text e quali sono soprattutto le caratteristiche da tenere presenti.

Trattandosi di un software che accomoda le esigenze di una certa fetta di utenti, potresti trovarti anche tu a voler modificare l’aspetto delle finestre che vedi. Tutto dentro Sublime Text viene gestito come se fosse una stringa di codice.

Questo vuol dire che anche modificare dettagli come la grandezza del font utilizzata devi cambiare le proprietà che si trovano all’interno dei file di impostazione di Sublime Text scritti in formato JSON. Questo significa che devi quantomeno avere una infarinatura di come funziona questo linguaggio di codice.

Non è raccomandabile andare a scartabellare le impostazioni del programma, a meno di non essere sicuri di quello che si sta facendo. Di certo lavorare su un sito WordPress con un page builder senza codice è più comodo!

La struttura di Sublime Text – sos-wp.it

Quello cui invece devi abituarti è il sistema con cui vengono gestiti i progetti e i file all’interno dei progetti.

Una delle caratteristiche forse più comode di Sublime Text è la possibilità di andare a lavorare alla struttura interna di una cartella di un progetto direttamente dall’interno del software senza dover fare avanti e indietro con il desktop.

Ti basta trascinare la cartella che vuoi utilizzare come cartella di riferimento all’interno del software e da lì puoi creare tutte le sottocartelle che ti servono. Questa è anche una delle caratteristiche comode per chi scrive contenuti.

Puoi organizzare quello che devi produrre in pochi secondi e il tutto rimane organizzato e pulito. E se sei organizzato nella scrittura diventi anche più efficiente.

Attenzione poi ai progetti.

Questo è un dettaglio importante se invece decidi di utilizzare Sublime Text per scrivere, per esempio, codice che deve trasformarsi in un tema o in un plugin per WordPress.

I progetti all’interno di Sublime Text non sono semplicemente cartelle e infatti un progetto può contenere diverse cartelle.

Se decidi di costruire qualcosa di complesso non devi quindi utilizzare semplicemente le funzioni di salvataggio dei file ma ricordarti del menu che riguarda espressamente i progetti.

Sublime Text è come WordPress!

Abbiamo più volte già detto che uno degli utilizzi che si può fare di Sublime Text è quello di sostegno nella organizzazione del lavoro e nella realizzazione poi di plugin e temi per WordPress. Questo perché con Sublime Text è possibile gestire i linguaggi che costituiscono l’ossatura di WordPress.

Ma c’è un dettaglio che avvicina ulteriormente queste due piattaforme.

Per rendere il lavoro all’interno di Sublime Text più facile se poi si esporta per WordPress esistono quelli che vengono chiamati package e che potremmo assimilare in effetti ai plugin.

Si tratta di strumenti che possono essere installati come degli add-on all’interno di Sublime Text e che sono stati costruiti proprio per rendere più veloce e facile il lavoro di chi si interfaccia poi con WordPress. Per poter trovare i package devi lavorare all’interno del menu delle impostazioni tra le preferenze, dove troverai la voce Package Control.

Con una rapida ricerca per parola chiave, utilizzando WordPress per scremare tutti i package disponibili, troverai quelli pensati per migliorare il lavoro dei developer. Ce ne sono diversi e tutti hanno una loro utilità.

Se non sai da dove cominciare, però, i due che ti consigliamo assolutamente di provare sono PHPTidy e WordPress Completions.

PHPTidy è indispensabile se lavori con questo linguaggio e vuoi avere la certezza di stare lavorando seguendo gli standard della piattaforma. Mentre Completions aiuta con le funzioni di autocompletamento per quelle parti che vengono utilizzate da WordPress.

Un altro package molto importante, perché ti aiuta a tenere in ordine il lavoro che fai con WordPress, è il package di version control. Riuscire ad avere un log con un riassunto di tutti i cambiamenti fatti via via alle stringhe di codice è molto importante, soprattutto se si sviluppa per altri.

Con un plugin di version control, tra quelli che sono disponibili per Sublime Text ti consigliamo di provare Git: puoi avere sempre sotto mano i cambiamenti che hai apportato e quindi, nell’eventualità che debbano essere fatte operazioni di debug, scoprire dove il tuo codice potrebbe incepparsi.

Come per tanti software, l’unico vero modo per riuscire a comprendere come funziona Sublime Text è quello di scaricarlo e aprirlo: vinci la paura e i dubbi e provalo.

Ricorda che puoi sfruttare proprio il fatto che il download è completamente gratuito e che quindi non devi preoccuparti di dover pagare nulla, se poi scopri che sviluppare per WordPress non fa per te.

La community che si è costruita negli anni intorno a Sublime Text è una community molto solida e il software esiste da quasi vent’anni. Se dovessi avere dubbi puoi porre domande sui forum e riceverai sempre una risposta.

Valeria Poropat

Laureata in traduzione, Valeria adora da sempre la tecnologia in ogni sua forma e in particolare ai modi in cui la tecnologia può aiutare ad avvicinare le persone e stimolare la curiosità.

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