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Oltre la SEO tradizionale, è importante comprendere come gli LLM valutano i contenuti web e quali strategie è meglio adottare per ottimizzare la presenza del tuo sito nell’era dell’intelligenza artificiale generativa.
I Modelli Linguistici di Grandi Dimensioni (LLM) non sono semplici strumenti di ricerca, ma sistemi complessi che influenzano sempre più il modo in cui gli utenti trovano e interagiscono con i contenuti. Per chi gestisce un sito, questo significa un cambio di prospettiva, perché non basta più “fare SEO” come abbiamo sempre fatto, ma dobbiamo capire come questi modelli “ragionano”.
Gli LLM non “navigano” il web come un utente umano, maelaborano quantità enormi di testo e codice, scovando pattern, relazioni e probabilità statistiche. In pratica, “leggono” il web in modo molto diverso da come lo facciamo noi. La conseguenza diretta è che la struttura e la qualità delle informazioni che offriamo sul nostro sito diventano cruciali per essere compresi correttamente dall’AI. Se il nostro sito è un labirinto l’LLM rischia di perdersi, se è un libro ben scritto la comprensione è immediata.
Per capire come farci trovare e apprezzare dagli LLM, dobbiamo analizzare le loro “fonti di informazione”. Da dove prendono i dati per rispondere alle domande degli utenti? Ecco le principali, con un occhio di riguardo a come ottimizzarle per WordPress:
Il tuo sito è la tua base. È la fonte primaria da cui gli LLM attingono informazioni sul tuo brand, i tuoi prodotti, i tuoi servizi. Ma attenzione, “sito” non significa solo la homepage, ma include ogni singola pagina, articolo del blog, FAQ, descrizione prodotto.
Ecco come ottimizzarlo (e qui WordPress ci dà una grossa mano):Gli LLM non guardano solo al tuo sito. Vogliono sapere cosa si dice di te “là fuori”. Articoli di giornale, recensioni indipendenti, blog di settore: tutto fa brodo. Come influire su queste fonti?
Le opinioni dei clienti sono una miniera d’oro per gli LLM, perché dicono cosa funziona e cosa no, cosa piace e cosa fa arrabbiare: ignorarle è un suicidio. Come gestirle?
Gli LLM non si fidano solo del “testo libero”, ma amano i dati strutturati. Per questo, guardano a database come Wikipedia e al Knowledge Graph di Google. Come “entrare” in questi database?
I commenti sul tuo blog, i post sui social media, i forum di discussione: è tutto UGC (User Generated Content). È il web che parla di te, nel bene e nel male. Come gestirlo?
Gli LLM non danno lo stesso peso a tutte le fonti. Ci sono “preferenze”, criteri che determinano quali informazioni sono più rilevanti. Ecco i principali:
L’era della GenAI è una sfida, ma anche un’opportunità enorme per chi ha un sito. Ottimizzarlo per gli LLM non è solo una questione di SEO. È una questione di creare un’esperienza utente migliore, di fornire informazioni più utili e di costruire una presenza online più forte e autorevole.
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