Se stai leggendo queste parole stai utilizzando un browser.
Se per caso hai bisogno di una nostra guida specifica, è probabile che tu abbia usato un browser per fare una ricerca online e che tu abbia poi letto o visto i contenuti di cui avevi bisogno sempre attraverso lo stesso pezzo di software.
Potrebbe quindi sembrare facile rispondere alla domanda su cosa è un browser e anche, più o meno, riuscire a spiegarne il funzionamento.
Ma come succede per quello che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, qualche volta è meglio fare un passo indietro e provare a rispondere anche a quelle domande che sembrano più elementari.
Quello che vedremo oggi è quindi effettivamente cosa è un browser e come funziona,guardando da vicino questo software diventato così importante da arrivare preinstallato ovunque.
Cosa è un browser?
Come per qualunque software, quello che si vede di un browser è una minima parte di quello che in realtà esiste e si muove dietro le quinte.
Tutto funziona perché il software, attraverso una connessione internet, è in grado di raggiungere diversi database posizionati su server che poi forniscono effettivamente le risposte alle domande che vengono scritte o dettate dall’assistente vocale. E ogni giorno vengono fatte 5.6 miliardi di query ogni giorno!
Ma cosa è un browser?
È in effetti il software che è in grado di raccogliere le informazioni e i dati e li ripropone in un modo che l’utente può comprendere. È quindi importante che chi costruisce il browser tenga presente che esistono alcuni standard che riguardano la codifica delle informazioni e quindi anche la loro corretta proposizione all’utente.
Dato però che i dati possono essere di diversa natura, è chiaro che un browser può essere utilizzato in diversi modi. Se quello che cerchi sono informazioni, quello che otterrai saranno link a testi che dovrebbero rispondere alle domande che hai posto al motore di ricerca.
Se quello che invece cerchi è un’immagine pure un video, quello che otterrai in risposta saranno immagini o video in base alle informazioni che hai richiesto.
Occorre quindi chiarire, a questo punto, che il browser e il motore di ricerca non sono la stessa cosa.
Il browser è il software che ti permette poi di accedere a un motore di ricerca che a sua volta lavora nel web. Se vuoi approfondire puoi leggere anche la guida su cosa è un motore di ricerca.
Browser e motori di ricerca lavorano a stretto contatto ma non sono perciò la stessa cosa, anche se può capitare, per esempio, che utilizzi come browser Google Chrome e che ti appoggi alla ricerca di Google come motore di ricerca.
Ma in realtà da qualunque browser puoi tecnicamente decidere di utilizzare un qualunque motore di ricerca così come qualunque motore di ricerca può funzionare su browser diversi.
Chiarito che browser e motore di ricerca non sono la stessa cosa, proseguiamo nel nostro esame di cosa è un browser e su come funziona e soprattutto su quello che devi sapere nel momento in cui il tuo sito web finisce nella rete.
È tutto un linka linka!
Il browser, come dicevamo, funziona perché esistono database che contengono le informazioni che poi sono esaminate dai motori di ricerca.
Ma una volta che il motore di ricerca, che è solo uno dei tanti pezzetti che compongono l’esperienza online, ti ha mostrato i risultati che potrebbero servirti, è poi il browser che si occupa di trasformare tutte le informazioni che si trovano all’interno del database che costruisce l’ossatura del sito web che hai scelto in una pagina con un testo, delle immagini, magari qualche video e soprattutto dei link, perché tutta la rete si regge sui link, sui collegamenti tra un contenuto e l’altro.
Collegamenti che possono essere interni o esterni (e quanto sono importanti!), rimandare a video oppure a prodotti scaricabili e così via. Il browser comprende quello che c’è dietro il link che stai cliccando e ti permette di raggiungere la risorsa che ti serve.

Biscottini più o meno indigesti
Non si può parlare di browser senza parlare anche dei cookie. I cookie vengono salvati via via sul computer in una cartella specifica cui il browser fa riferimento quando ne ha bisogno. Di solito i cookie servono per rendere per esempio il login su un portale che visiti spesso più veloce.
Ma ci sono chiaramente molti altri tipi di cookie. Alcuni biscottini digitali sono un po’ più indigesti di altri perché sono quei cosiddetti cookie di profilazione che poi permettono alle aziende, in maniera più o meno evidente, di mostrarti una pubblicità che possa interessarti.
Molti browser adesso mostrano di tenere particolarmente alla privacy dei loro utenti e quindi hanno attivato dei sistemi per cui i cookie più invadenti sono tenuti a bada.
La privacy per un motore di ricerca deve infatti essere la cosa più importante: ora che gli utenti sono molto più consapevoli di quello che succede ogni volta che cliccano su qualche link o che fanno una ricerca online, le loro preferenze si stanno infatti spostando verso quei browser che consentono di avere un’esperienza in cui non proprio tutto quello che si cerca online viene classificato e riutilizzato per la pubblicità.
La caratteristica dei browser affine alla gestione della privacy è poi la cosiddetta modalità privata. Ciascun browser la chiama in modo diverso ma la sostanza non cambia. Si tratta di un modo in cui puoi navigare in rete senza lasciare troppe bricioline e con un’esperienza molto poco personalizzata.
Chiaramente non rimani nascosto per esempio agli occhi di chi fa pubblicità, ma puoi stare sicuro che la cronologia di ricerca sul browser verrà eliminata automaticamente.
C’è però da dire che alcuni browser effettivamente dichiarano che una volta che viene attivata la modalità privata di navigazione, oltre a eliminare tutti i dati che si trovano potenzialmente all’interno dei cookie e alla cronologia di navigazione, vengono anche cancellati i dati potenzialmente inseriti all’interno dei form.
Perché è importante conoscerne più di uno?
Quello che abbiamo visto finora è una panoramica di cosa è un browser e di quello che solitamente gli utenti fanno con questo pezzo di software che tutti diamo per scontato. Ma come accennavamo prima, non esiste un unico browser come non esiste un unico motore di ricerca.
Società diverse hanno infatti nel tempo dato vita ai propri browser, accompagnati molto spesso da un proprio motore di ricerca per completare l’esperienza utente.
Ciascun browser, però, può funzionare in maniera leggermente diversa rispetto agli altri proprio perché cerca di offrire agli utenti un’esperienza diversa.
Dopo che hai costruito il tuo sito web dovresti poi controllare come il tuo sito e i contenuti che offri vengono mostrati agli utenti nel momento in cui questi fanno una ricerca attraverso uno qualunque dei browser a disposizione.
E potresti in questo essere tentato di concentrarti solo su Google, perché in effetti Chrome è uno dei browser più diffusi in assoluto e quindi, lavorando in un modo che potremmo definire chrome-centrico, potresti essere abbastanza al sicuro da eventuali problemi.
Ma non devi sottovalutare il fatto che, soprattutto negli ultimi anni, il numero dei browser è aumentato e, come dicevamo, è aumentata anche la consapevolezza degli utenti riguardo l’importanza di mantenere il più possibile la propria privacy.
Dovresti quindi prendere la sana abitudine di avere installati su almeno un PC 2 o 3 browser diversi e controllare periodicamente l’aspetto che i tuoi contenuti hanno quando vengono caricati all’interno di questi browser.
Potresti così scoprire se ci sono problemi nell’esperienza utente che qualcuno può avere se sceglie un browser diverso da quello su cui tu hai sviluppato il tuo sito web. Se qualcosa non funziona ricorda che c’è la nostra assistenza!
Non puoi ovviamente prendere in considerazione tutta la casistica dei possibili browser, ma lavorare con almeno quelli più conosciuti e utilizzati ti aiuta a non avere poi brutte sorprese.