WordPress copre più del 40% di tutti i siti che si trovano al momento pubblicati su internet. Dai blog fino ai grandi e-commerce, moltissimi ogni giorno si affidano a WordPress per costruire la propria presenza online.
Questo dimostra per prima cosa quanto questa piattaforma possa essere versatile e come stia diventando la risposta a bisogni che sono i più diversi. Basti pensare che anche moltissimi siti istituzionali per esempio degli Stati Uniti sono costruiti proprio a partire da WordPress e sfruttano anzi un tema che è stato pensato appositamente per loro.
Ma come tutti i grandi fenomeni, anche per quello che riguarda WordPress è interessante guardare un po’ i numeri che lo descrivono. Abbiamo quindi deciso di mettere insieme una lista con alcune statistiche e fatti interessanti che riguardano WordPress.
Numeri che fanno girare la testa sono di certo quelli che riguardano la quantità di post su ogni blog in tutto il mondo che vengono pubblicati mensilmente come pure il numero dei siti web ora attivi e di quanti utenti finiscono, anche magari senza accorgersene, a guardare un contenuto pubblicato su un sito costruito con WordPress.
Per quello che riguarda la quantità di post sui blog che vengono pubblicati ogni mese, siamo nell’ordine di 70 milioni con 409 milioni di persone che ogni mese leggono un contenuto su siti costruiti su questa piattaforma. E non è difficile che capiti dato che, al momento, ci sono 38 milioni di siti web attivi che sono costruiti sull’impalcatura di WordPress.
Tutte queste pagine sono poi anche molto attive per quello che riguarda i commenti: 77 milioni ogni mese. A riprova che comunque le persone, se gli viene dato uno spazio in cui esprimersi, lo faranno. Altri numeri molto interessanti sono quelli che riguardano i plugin. Abbiamo tante volte ricordato quanto WordPress possa essere versatile e adattabile alle esigenze di moltissime realtà diverse anche grazie all’utilizzo dei plugin.
Elementi molto preziosi che vanno tenuti sempre aggiornati per evitare di incappare in spiacevoli problemi. Le curiosità su WordPress che riguardano i plugin sono per esempio i numeri di quanti temi ci siano nella sezione gratuita che WordPress dedica a questo elemento: 11.731 e il numero cresce.
Un altro numero da capogiro è quello dei plugin gratuiti: oltre 60.000. E oltre ovviamente a ciò che c’è di gratuito ci sono anche quegli elementi aggiuntivi a pagamento. Per esempio i temi a pagamento hanno un prezzo medio di circa 58 dollari.
Ma quali sono gli elementi più scaricati per lavorare in maniera personalizzata su WordPress? In cima c’è Elementor, il plugin page builder è stato scaricato oltre 5 milioni di volte, mentre per gestire la SEO sembra che quello più gettonato sia Yoast SEO, con 5 milioni di installazioni attive, seguito a ruota con 3 milioni di installazioni attive da All in One SEO. Sempre Elementor, un altro aspetto interessante, è utilizzato in circa il 22% di tutti i siti che sono costruiti con WordPress.
Al secondo posto in questo caso si trova WooCommerce, con il 21,7% di tutti i siti WordPress. Una statistica e una curiosità su WordPress che risulta decisamente interessante e che ci dice di come un quinto dei siti costruiti con WordPress siano sicuramente e-commerce. E-commerce che, traducendo la percentuale in numero, sono in totale 6 milioni.
Le ultime statistiche di cui vogliamo parlare sono quelle che riguardano la sicurezza. La scoperta che forse fa meno rumore è il fatto che WordPress sia uno dei principali target di tutti gli hacker, non potrebbe essere altrimenti data la diffusione di questa piattaforma.
La piccola consolazione è che, di solito, questi stessi hacker non attaccano direttamente WordPress ma cercano di passare attraverso i plugin e i componenti di terze parti. Per questo motivo, il 90% delle vulnerabilità che sono riscontrate su WordPress sono in realtà vulnerabilità che riguardano specificamente i plugin, un altro 6% sono le vulnerabilità che riguardano i temi e solo il 4% sono vulnerabilità da ricondurre al codice sorgente.
Gli attacchi più gettonati, se così possiamo dire, sono quelli di tipo Cross-site scripting che sono stati registrati nel 50% delle vulnerabilità mentre un altro 15% è di tipo Cross-site request forgery.
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