I domini non sono tutti uguali, ci sono quelli .it, .com, .net. Vi siete mai chiesti qual è la differenza e perché scegliere uno piuttosto che l’altro? Tutto ciò che c’è da sapere
Il senso della loro creazione è molto semplice, la parte terminale del dominio doveva rappresentare il Paese quindi creando un sito internet per l’Italia aveva senso puntare a .it mentre creandolo per una struttura di tipo commerciale .com.
Tuttavia l’idea di base è cambiata e oggi la situazione è molto differente sia in termini di scelta che di uso successivo. Vediamo con attenzione quali sono le differenze e che tipo di spesa fare per essere al primo posto.
Il dominio di primo livello viene assegnato ad ogni paese, quindi ad esempio potete notare .nl per i Paesi Bassi, .de per un sito tedesco e così via. Quindi il dominio . it identifica l’assegnazione che è stata fatta all’Italia. Vuol dire che per registrare un dominio con questa estensione l’azienda o la persona deve risiede nel territorio o essere un cittadino all’interno dell’Europa o Svizzera, San Marino e Vaticano. Non potete quindi vivere negli Stati Uniti e comprare un dominio italiano.
Ovviamente c’è un grande ma perché nonostante queste “regole” il dominio è tra i più richiesti in assoluto ed è quindi ampiamente acquistato dalle attività per avere un sito tutto italiano. Spesso questo viene anche fatto per determinare poi dei prezzi di vendita maggiorati.
Il dominio .com invece è riferito a commercial e quindi nasce con l’esigenza di accomunare tutti i siti che avevano uno scopo commerciale come aziende, marchi, ecc. Successivamente è stato aperto quindi non esiste più questo limite di utilizzo e oggi può essere acquistato da chiunque e permette grande riconoscibilità soprattutto a livello internazionale. Questo però va differenziato da .com con cui si intende Commercial United Kingdom.
Quale scegliere quindi? Sicuramente se l’obiettivo è lavorare con l’Italia o comunque dare rilevanza proprio alla provenienza del brand non ha senso scegliere .com ma è molto meglio puntare proprio su questo perché è possibile farne motivo di grande vanto. Inoltre ciò non chiude alle possibilità di lavorare con l’estero perché i siti sono sempre accessibili. Se invece in partenza l’obiettivo è lavorare su scala globale allora è utile puntare ad un dominio più aperto e internazionale e quindi valutare il .com.
Oltre a queste nozioni di tipo tecnico però bisogna ammettere che la grande differenza lo fa il costo, i domini possono andare da pochi euro a migliaia di euro quindi la vera valutazione viene fatta in questo senso. Se non avete un’idea precisa per il nome conviene sicuramente fare delle analisi di mercato e capire in termini di rapporto costo/beneficio quale costa meno.
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